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La manifestazione

Tasting, buon cibo e musica: tutto sull’Aglianico del Taburno a “Vinestate”

01 Settembre 2017
venestate venestate

Buon cibo, ottimo vino e musica travolgente. Questi gli ingredienti di Vinestate 2017, una tre giorni imperdibile a Torrecuso, in provincia di Benevento, che festeggia quest’anno la sua 43esima edizione. 

Grazie alla passione e alla genialità di una ventina di produttori, affiancati da un’amministrazione comunale illuminata, danno vita ogni anno a una manifestazione che raccoglie sempre maggiori consensi e risonanza mediatica. Numerosi gli appuntamenti in programma, per la gioia di appassionati e visitatori che troveranno in questo evento soddisfazioni per tutti i sensi, ma anche momenti di riflessione, come il focus sull’Aglianico del Taburno, previsto per sabato 2 settembre alle ore 18,30 nella splendida cornice del palazzo Caracciolo-Cito. Si tratterà dello storico vitigno che dà lustro a questo piccolo comune campano e a tutto il Sannio. Ad animare il convegno sull’Aglianico del Taburno sarà una rosa di giornalisti di livello internazionale: interverranno Marco Sabellico, curatore della Guida dei Vini d’Italia del Gambero Rosso, Veronika Crecelius, corrispondente per l’Italia di Weinwirtschaft, Patricia Guy, autrice di numerose pubblicazioni sul vino italiano e non solo, e Annibale Discepolo, giornalista del Mattino di Napoli, moderati da Costantino Antonio Gabardi, brand manager ed esperto di comunicazione. Un talk-show che racconterà lo stato dell’arte di questo storico vitigno e ne delineerà le prospettive in un dinamico confronto con vini di successo provenienti da altre regioni d’Italia. A seguire un interessante incontro intitolato “Il primo piatto della Stazione Enogastronomica di Torrecuso è la Formazione”

“Da oramai 43 anni Vinestate rappresenta il fiore all’occhiello dell’estate torrecusana – dice il sindaco del comune sannita Erasmo Cutillo, presidente comitato Vinestate – perché riunisce il meglio della produzione vitivinicola tipica di questa fiorente parte della Campania in una tre giorni ricca di appuntamenti per tutti i gusti, dalla musica alla cucina, a dimostrazione dell’ospitalità e dell’operosità campane. Quest’anno il comitato vanta al suo interno la partecipazione di giovani produttori che hanno raccolto il testimone di una grande tradizione ma puntano con forza al futuro”. Venti le aziende promotrici del Comitato Vinestate, che rappresenta un’imperdibile vetrina per l’enologia di questo territorio, un appuntamento sempre più seguito da enoturisti, gastronauti e visitatori in genere.

“Vinestate 2017 è la testimonianza di un forte clima di fermento tra i produttori torrecusani – dichiara Francesco Rillo, proprietario dell’azienda Cantine Tora e membro del comitato Vinestate – che non hanno esitato a dedicare a questa storica manifestazione tutto il supporto necessario. D’altro canto questi eventi sono la cartina tornasole della crescita qualitativa del nostro comparto vitivinicolo – e agricolo in generale – che oggi si presenta in ottima salute. I prodotti agricoli del nostro territorio sono sicuramente i primi alleati dei nostri vini, che sono frutto di tecniche e attrezzature d’avanguardia, ma nascono da vigne impiantate in un terroir straordinariamente vocato, e questo da millenni”.

E ancora: tra i vicoli e le piazze di Torrecuso ci saranno musica ed intrattenimento a Cura del Conservatorio Nicola Sala di Benevento, con il Sala’s 4et, la Sassinfunky Street Band,  Il Sassofono di Marco Di Maria e le coinvolgenti Pizzica e Taranta, il tutto condito da succulenti stand gastronomici e artigiani che proporranno piatti tipici e street-food della tradizione. A Palazzo di Palma-Cocchiaro saranno inoltre inaugurate le  mostre “Flash City 4.0” dell’artista sannita Leonardo Pappone “Leopapp”, e “Verso il Sole”, dell’artista lituano Valdemaras Semeska. In via Rampa S. Erasmo avrà luogo l’inaugurazione della mostra “…tutto iniziò così”, Storia per immagini e non della Sagra del Vino- Vinestate a cura di Edoardo Rillo. Particolare interesse richiama la degustazione guidata a cura di Fondazione Italiana Sommelier e molto altro ancora.
 

C.d.G.