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La manifestazione

SpumantItalia nei banchi 150 etichette di 75 aziende: e ci sarà un’area gastronomica

22 Gennaio 2020
Andrea_Zanfi Andrea_Zanfi


(Andrea Zanfi)

di Michele Pizzillo

Del festival nazionale Spumantitalia in programma a Pescara dal 24 al 26 gennaio si sa già tutto.

Dal programma già diramato da qualche settimana, ai nomi dei personaggi del mondo spumantistico italiano meritevoli di un premio (leggi questo articolo>), in pratica gli “Ambasciatori del brindisi italiano 2020” oltre ad alcuni premi ad personam a personaggi, ovviamente del settore spumantistico italiano, che nella loro attività si sono distinti attraverso il loro lavoro e le loro idee, sottolinea l’organizzatore della kermesse, Andrea Zanfi, editore e direttore del magazine Bubble’s; come pure i nomi delle aziende destinatarie di un riconoscimento per l’impegno messo per la valorizzazione di un prodotto che ha fatto dell’Italia il più grande produttore del mondo. Come, per esempio, Vittorio Moretti, Giorgio Soldati, Riccardo Cotarella, tutta la Famiglia Gancia – ed è una novità, che sottolinea l’impegno di un intero nucleo familiare -, Maurizio Zanella e Mattia Vezzola. Il “Premio Francesco Scacchi”, Zanfi, lo ha voluto per quella che ritiene sia la più innovativa azienda spumantistica italiana, cioè, l’azienda di Salvatore Murana di Pantelleria. Un’altra scelta azzeccata è il riconoscimento  speciale “L’ inizio e il quotidiano, poi la storia” a Mario Pojer ma – quello che personalmente riteniamo azzeccato è la scelta, per questo premio -, anche di Girolamo d’Amico, Louis Rapini, Ulrico Priore che, per primi, hanno introdotto il metodo classico in Puglia e dato l’avvio a trasformare San Severo in una sorta di Reims con il recupero e l’utilizzo delle cantine sotterranee che si snodano per diversi chilometri; il “Premio Gerolamo Conforto” sarà consegnato a Josef Reiterer e Franco Adami; e, infine, il premio innovativo del Festival, qual’è “Il frutto nel bicchiere”, all’enologo Tonino Guzzo.

Qualcuno potrebbe dire che questi sono aspetti tecnici (o, secondari), probabilmente con un pizzico di invidia per non essere stato ammesso alla cena di gala – e, sicuramente, solo per motivi di spazio, visto che la manifestazione si terrà nei saloni dell’Hotel Esplanade – che offrirà la “fortuna” di poter scegliere bollicine da degustare fra la massima qualità che l’Italia esprime in questo settore. Per questo, riteniamo che l’evento più atteso per gli appassionati di bollicine è la giornata di domenica 26 gennaio, con il grande banco d’assaggio e la possibilità di scegliere tra 150 etichette le bollicine da degustare proposte da 75 aziende e ben otto Consorzi di tutela (vini d’Abruzzo, Prosecco doc, Garda doc, Asti e d’Acqui docg, Lambrusco doc, vini del Sannio, Durello Monte Lessini) nonché poter conoscere tutto di un mondo straordinariamente affascinante. Perché i produttori e i Consorzi presenti avranno a disposizione isole espositive dedicate dove potranno raccontare il loro territorio e la loro filosofia di produzione e, ovviamente, con il calice in mano. I vini – fanno sapere gli organizzatori – saranno accompagnati da un’area dedicata alla gastronomia, gestita dall’Accademia delle 5T: un’associazione culturale, il cui nome deriva dall’acronimo delle parole Territorio, Tradizione, Tipicità, Trasparenza e Tracciabilità, costituita da aziende e persone che producono o vendono o somministrano prodotti agroalimentari legati al territorio, distinguendosi per qualità e tipicità, sostenendo i valori di biodiversità, sostenibilità e naturalità. A conclusione, “Un Brindisi Italiano che intende innalzare l’idea stessa dell’eccellenza qualitativa degli spumanti nazionali a una più alta cognizione culturale e di identità che gli stessi rappresentano per l’Italia”, dice Andrea Zanfi, organizzatore dell’evento. Un brindisi meritato, dicono i numeri diffusi proprio in questi giorni e sintetizzati in un numero speciale del Corriere Vinicolo, settimanale dell’Unione Italiana Vini. 

Senza trascurare i due giorni precedenti alla kermesse, con un calendario con ben 11 masterclass e 6 talk show, consultabili nel sito www.spumantitalia.it, durante i quali saranno trattati temi importanti come, per esempio, il confronto fra le territorialità di quelle poche aree italiane che hanno consolidato nel tempo la loro identità produttiva e le news collecting che stanno operando per tale fine. Nonché masterclass e talk show coordinati da un comitato tecnico di pregio e rivolti agli operatori del settore, durante i quali si tratteranno molti temi legati al mondo degli Spumanti Made in Italy spaziando dalla storia, all’evoluzione, al marketing e all’export. E, la preview di giovedì 23 con il corso formativo “Master Bubble’s Spumantitalia”, che già registra un grande successo di iscrizioni perché sarà una  interessante lezione sull’evoluzione della spumantistica italiana, con attestato finale ai partecipanti, che vedrà impegnati come docenti Giampietro Comolli, Lamberto Gancia e Andrea Zanfi.