di Michele Pizzillo
Intanto il B(eer)BQ Day. Che cos’è? Una sfida di barbecue nella quale si sfideranno 12 team (Autogrillers, BGBQ, Porci Scomodi, Margaritas ante Porcos, Flame no More, Old River BBQ Team, La griglia del Frau, Bearded Pigs, BoBoQ, The Burning Bulls, Maltrainsema, Porn BBQ) per conquistare il “favore” del pubblico – questo il premio – visto che i concorrenti saranno giudicati sì da una giuria tecnica ma anche da una popolare che potrà determinare l’esito del punteggio finale.
Una gara senz’altro accattivante organizzata dal birrificio artigianale Hibu nel giardino del proprio stabilimento, a Burago di Molgora, nei pressi di Monza, domenica 9 luglio a partire dalle 9 di mattina e sino a mezzanotte. Sarà una bella sfida vedere le 12 squadre al lavoro nella preparazione di tre specialità a testa, dal ribs (un classico delle competizioni ufficiali di barbecue), dessert ed una chef choice ossia una specialità a piacere – in almeno una delle categorie i concorrenti dovranno utilizzare una delle birre Hibu – che sottoporranno al giudizio della giuria tecnica e a quella popolare, per conquistare il premio finale, l’applauso del pubblico e un ulteriore impegno a cucinare i piatti vincitori perché tutti li vorranno assaggiare.
Insomma, una giornata divertente per chi non avrà la possibilità di allontanarsi dalla città (siamo praticamente alle porte di Milano) in questo torrido luglio. In più, si avrà la possibilità di degustare l’ultima nata in casa Hibu, la Beerliner, che Raimondo Cetani, il mastro birraio dello stabilimento di Burago di Molgora in Brianza, l’ha ideata per dissetare i mesi più caldi dell’anno, “quel luglio e quell’agosto che anche se non sudi, lo fai solo a pensarci”, chiosa davanti ad un boccale pieno della sua nuova creatura. E, così il B(eer)BQ Day sarà anche una sorta di festa per il debutto in “società” della Berliner che richiama ad un ideale viaggio nella fresca Foresta Nera.
La Beerliner è una birra di frumento molto chiara, rinfrescante e a basso contenuto alcolico (3.5%), “con acidità lattica impartita dalla fermentazione simbiotica di lievito ad alta fermentazione con vari ceppi di Lactobacillus”, spiega il mastro birraio di Hibu, che ne decanta anche l’aroma acidulo con note moderatamente fruttate che possono aumentare con la maturazione. Non è il luppolo a fornire l’equilibrio (il cui amaro non è affatto percepibile, non a caso si ferma ad 8 ibu), bensì l’acidità. A compensare il fatto che in terra natia spesso è servita con uno spruzzo di sciroppo (‘mit schuss’) di lampone (himbeer), asperula odorosa (waldmeister) o liquore di cumino carvi (Kümmel), Cetani vi ha aggiunto la purea di lamponi, per bilanciare la decisa acidità.
Siccome il “mago” di Hibu è un convinto che la birra è un prodotto vivo e quindi deve seguire i cicli delle stagioni, per chi non è riuscito a farlo, domenica avrà anche la possibilità di degustare la birra imbottigliata nel bimestre maggio-giugno. E, cioè, “Mango li cani”, la fruit beer che parte dolce e finisce amara. Poetizzando, magari rifacendosi alle sue origini lucane, Cetani dice “manco tu fossi assetato, manco l’estate fosse alle porte e lo spacciatore di fiducia di frutta del birrificio avesse messo da parte qualche cassetta di troppo di manghi succosi e profumati. Ecco, “Mango li cani” è come il bambino preso con le dita nella marmellata”: una fruit beer generosa (5,4 gradi d’alcol) e amara al punto giusto (28 ibu) con lo sguardo birichino. Aroma tropicale spinto ed evidenti tracce agrumate a bilanciare il rapporto fra dolcezza e amaro, come si chiede ad una bevuta che deve chetare l’arsura, una birra di colore ambrato carico, con riflessi arancio, schiuma fine e compatta; beverina si adatta a questo preciso momento in cui la primavera si trasforma in estate.
Le due etichette sono del mastro illustratore Giuseppe Ferrario, ispirandosi sempre ad Ettore, il cane del birrificio. Che proprio abboccaticcio non si può definire, lui mangia solo costolette barbecue – domenica per lui sarà una sorta di presa della Bastiglia – manghi e ogni tanto si concede di fiutare una fruit beer. Da aggiungere, inoltre, che nessuno resterà a bocca asciutta. Essendo una giornata di festa, tutti potranno degustare le specialità preparate appositamente dalla squadra di esperti griller “All you can smoke Bbq team” capitana da Marco Agostini, uno dei massimi esperti italiani di barbecue. Agostini non mancherà di fare dediche sull’ultima fatica “letteraria” dedicata alle tecniche del griller “Subito Barbecue”, appena uscito in stampa per Il Golosario. Ed ovviamente birra a fiumi Hibu ad annaffiare il tutto.