(Fina Curcio, Ornella Daricello e Alessandra Messina)
di Manuela Zanni
Chi l'ha detto che il cibo vegano e senza glutine non sia anche gustoso? È stato questo il tema della colazione social organizzata dalla blogger Tiziana Colombo (Nonna Paperina), in collaborazione con Granarolo,che si è tenuta presso la torrefazione palermitana Histo Caffè dedicata al pubblico delle food blogger.
L' idea che vegano e gluten-free sia sinonimo di poco gustoso deriva dai pregiudizi legati all' idea che gli ingredienti diversi da quelli classici siano privi di sapore e che, quindi, non possano fare gola ai buongustai. A sfatare questa errata convinzione, compito che negli ultimi anni era esclusivo appannaggio di piccole realtà gestite da privati, adesso sono arrivate anche le grandi aziende che si sono rese conto di dover far fronte alle richieste sempre crescenti di clienti vegetariani, vegani e celiaci.
(Alessio Vabres e Claudia Silvagni)
Un esempio è offerto dall'azienda Granarolo che ha creato una linea 100% vegetali, dalle bevande vegetali alle alternative vegetali, agli yogurt, per continuare con la polpette, burger e primi piatti precotti, in cui vengono utilizzati esclusivamente ingredienti vegetali quali riso, cocco, mandorle, nocciole e soia non geneticamente modificata. “Il nostro obiettivo è non solo rispondere alle esigenze dei consumatori, ma anche quello di valorizzare il patrimonio agroalimentare e zootecnico italiano – spiega Claudia Silvagni, digital project manager Granarolo – la linea 100 per cento vegetale è nata dalla convinzione che vendere prodotti biologici non sia soltanto motivo di business, ma favorisca comportamenti che contribuiscono a rendere il nostro mondo migliore. Il nostro impegno nei confronti dei consumatori inizia con un’accurata selezione delle materie prime e continua con i rigorosi controlli in ogni fase del processo produttivo. Tutti i prodotti Granarolo 100% Vegetale a base di soia sono certificati secondo lo standard DTP 030”.
(Rosa Maria Zito, Stefania Oliveri, Elena Benfante e Cinzia Carcìa)
Acquistare prodotti biologicamente certificati significa, infatti, scegliere società che pretendono un’accurata selezione dei metodi di coltivazione delle materie prime, e che non cedono all’uso di diserbanti, antiparassitari, concimi chimici e di sintesi, organismi geneticamente modificati, che inquinano la nostra terra, le nostre acque e la nostra aria. Per questo motivo l’85% dei fornitori sono italiani e il Il 70% delle materie prime usate per la preparazione dei prodotti viene coltivato in Italia.
(Francesco Lipari di Histo Caffè e Alessio Vabres)
Il Gruppo commercializza quasi 400 prodotti senza glutine e oltre 130 i prodotti senza latte. Moltissime le referenze a base di farro, kamut e quelle senza lievito. La colazione social è stata accompagnata dai caffè mono-origine Terraroma prodotti da Histo Caffè e preparati dalle sapienti mani di Alessio Vabres dell' omonimo bar che per l' occasione ha preparato anche dei cappuccini a base di latte vegetale alle nocciole, riso, mandorle e soia della linea Granarolo vegetale. Alla colazione social hanno partecipato Alessandra Messina (Cose buone di Ale), Fina Curcio (L’Avvocato nel fornetto), Ornella Daricello (Gialla tra i fornelli), Stefania Conti (Profumi e Sapori), Cinzia Carcia (Il Forno incantato), Stefania Oliveri di (Gluten Free Travel and Living e Cardamomo & Co), Elena Benfante (La montagna incantata), Alessandra Inzerillo (Il blog di Ale), Rosa Maria Zito (La cucina di Bimba Pimpa), Anna e Sebastiana Ferro (Pasticciando insieme), Elena Nasta (La celiaca pasticciona), Tiziana Colombo (Nonna paperina) e Manuela Zanni (Saggi&Assaggi).