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La manifestazione

Salone del Gusto. Il congresso con i delegati di 86 Paesi per parlare di crisi e Pac

16 Ottobre 2012
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Carlo Petrini alla cerimonia di inaugurazione dell'edizione 2010

Al Salone del Gusto, dal 25 al 29 ottobre, al Lingotto Fiere-Oval, si terrà anche il congresso internazionale di SlowFood, cinque anni dopo l'ultima assise a Puebla, e si parlerà di crisi e della Politica Agricola Comune.

 Parteciperanno i delegati di 86 Paesi.

“In questo periodo tutto è mutato – ha dichiarato Petrini -,  travolto dallo tsunami di una crisi che non è ancora finita. Nessuno può più pensare che non sia necessario un profondo cambiamento della Politica Agricola Comune. Il congresso ribadirà che un nuovo rapporto tra uomo e natura è il paradigma per uscire dalla crisi. Perché, volenti o nolenti, anche se qualcuno fatica ancora a capirlo, si esce dalla crisi solo se la nuova economia partirà da un approccio diverso e più responsabile dei temi che riguardano l'alimentazione, l'agricoltura e la trasformazione dei prodotti”.

Un Salone del gusto sempre più internazionale quello di questa edizione, una Terra Madre che si apre al mondo, facendo incontrare le Comunità del cibo con il pubblico, per la prima volta da quando la rete mondiale è stata creata da SlowFood. “Fino ad ora – aggiunge Petrini – il Salone del Gusto è stato 95% Italia, 5% resto del mondo, questa volta il rapporto sarà 85%-15%, ma c'è spazio per arrivare in futuro a 50-50”. 
  
Il doppio evento, organizzato con la Regione Piemonte e la Città di Torino, da quest'anno sarà unito in un'unica manifestazione aperta alla visita anche per la parte che riguarda i piccoli allevatori, contadini, pescatori che ogni anno arrivano in Piemonte da ogni angolo del Pianeta. A nove giorni dalla cerimonia inaugurale, il pomeriggio del 24 ottobre al Pala Olimpico di Torino, con la presenza del segretario generale della Fao, si limano gli ultimi dettagli di una rassegna che sfida la crisi senza mostrare rughe, anche se l'ultimo responso sarà quello del pubblico.

I coltivatori di Terra Madre saranno assistiti di volontari dell'organizzazione, “ma per molti di loro non ce ne sarebbe bisogno – aggiunge Petrini – perché ormai vengono a Torino ogni due anni dal 2004, quando si è tenuta la prima edizione dell'incontro mondiale. E ormai quasi ovunque riconoscono in Torino una capitale mondiale della gastronomia”.

C.d.G.