“L’appuntamento di Torino è politico, riguarda la tutela dell’ambiente, la difesa della biodiversità, il diritto dei contadini a essere trattati con dignità”.
Carlo Petrini ha presentato il Salone del Gusto e Terra Madre in programma al Lingotto Fiere e all'Oval di Torino dal 23 al 27, presente in conferenza stampa anche il sindaco Piero Fassino.
Un doppio compleanno per l'evento firmato Slow Food, un ventennale in cui si celebranno i dieci anni del Salone e i dieci di Terra Madre. E si festeggerà con alcune novità. Tra cui il padiglione 5 del Lingotto che sarà interamente dedicato alla didattica e all’educazione del gusto. E una formula rinnovata per le conferenze che costellano l'intenso programma della manifestazione. Si terranno, insieme ai consueti dibattiti, le lectio magistralis, analisi più profonde tenute da esperti e studiosi del mondo del food, dell'economia e della ricerca. E poi ci saranno i focus Scuola di Cucina, dove seguire la nascita di un piatto proprio come nella cucina di un ristorante; la Fucina di Pane e Pizza che coinvolge i maestri panettieri e pizzaioli dei corsi di Alto Apprendistato dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche; l’areaMixology con i migliori bartender del momento per diffondere l’arte e la cultura dei cocktail. E torneranno gli Appuntamenti a Tavola, per chiudere l’esperienza del Salone con una cena di alta gastronomia a Torino e dintorni. Tra le iniziative clou ci saranno sempre i Laboratori della Terra e gli appuntamenti nella Casa della Biodiversità.
“Al centro della scena del Salone del Gusto e Terra Madre c’è la salvaguardia della biodiversità, purtroppo sempre più a rischio. Un esempio su tutti: nel mondo ci sono oltre 30.000 piante commestibili, ma solo 30 forniscono il 90% del nostro fabbisogno energetico”, ha detto il neo presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale. “Portate il prodotto che volete salvare a Torino, sarà il prossimo passeggero dell’Arca del Gusto, il progetto di Slow Food che segnala i cibi in via di estinzione”.
Tema dell'edizione 2014 sarà anche l’agricoltura familiare. “Questo tipo di agricoltura dà l’opportunità di incentivare le economie locali e la sostenibilità delle comunità, restituendo il ruolo centrale al contadino, troppo spesso messo da parte da una meccanizzazione e industrializzazione eccessiva”, aggiunge Pascale.
Durante la presentazione Petrini ha tuonato sull'expo 2015. “Da quando l’hanno presentato, si è trasformato in un evento che non ha nulla a che fare con il cibo, con la nutrizione e con il pianeta. Ma non scordiamoci che l’asso di picche è rappresentato da Terra Madre! Parteciperemo all’Expo in maniera critica perché questo evento non ha anima. Expo va trattato con determinazione, chi gli vuole bene non può stare zitto, ed è per questo che noi alziamo la voce andando controcorrente. Dobbiamo metterci l’anima, e questo significa garantire il diritto al cibo per tutti”.
Dopo otto anni di ricerca e sperimentazione, Salone del Gusto e Terra Madre è riuscito a cambiare l’impatto sull’ambiente del 65% rispetto al 2006, edizione di nascita del progetto. E si qualifica come primo tra le manifestazioni fieristiche che pongono attenzione sulla questione ambientale, per quest’anno gli organizzatori rilanciano: il prossimo obiettivo sarà migliorare anche gli aspetti sociali e sensoriali, mantenendo lo stesso spirito di apertura verso progetti innovativi.