Incastonato fra i monti Sicani, il piccolo comune di Ribera in provincia di Agrigento ha chiuso ieri la prima manifestazione tutta dedicata all’arancia Dop.
In occasione del Riberella days, infatti, il centro storico di questa vera e propria oasi agrumicola siciliana si è vestito a festa per tre giorni, dal 29 aprile al 1 maggio, giorni durante i quali sono stati svolti e organizzati una serie di eventi fra cui workshop, degustazioni e laboratori con al centro la famosa quanto gustosa arancia di Ribera.
“Le difficoltà ci sono state, come in ogni prima edizione. Il tempo non ci ha aiutato portando spesso nuvole cariche di pioggia. – ha detto Carmelo Pace, sindaco di Ribera – Nonostante tutto, però, il nostro obiettivo è stato raggiunto. L’arancia di Ribera Dop e il territorio hanno avuto il risalto che speravamo, consapevoli delle difficoltà logistiche e di tempo, e ha accolto più di 50 giornalisti accreditati di stampa locale, nazionale, e di settore. Sulla base dell’esperienza appena maturata riproporremo Riberelladays per la seconda edizione il prossimo anno”.
Tra i protagonisti del fiore all'occhiello dell'agricoltura riberese è stato certamente Paolo Ganduscio, uno dei primi produttori del comune agrigentino: “Ogni anno mettiamo in commercio ottomila quintali di arance della qualità Washington Navel, più famose come “Brasiliane”, oggi conosciute con il nuovo marchio Riberella Dop, che da sola copre l'80% dell'intera produzione. Coltivo da trent’anni i 12 ettari di terreno ereditato dalla mia famiglia, senza mai usare diserbanti o concimi”.
Quest’anno la produzione è andata molto bene e per il futuro si pensa di allargare la commercializzazione anche ad altri paesi, oltre Francia e Germania, che già da anni acquistano le arance siciliane: “Tra i paesi che speriamo di intercettare sul mercato – ha spiegato Ganduscio – ci sono certamente i paesi scandinavi e quelli del nord Europa”. Soddisfatto Giuseppe Pasciuta che guarda al futuro: “Vogliamo allungare la presenza delle arance riberesi sul mercato – ha dichiarato – pubblicizzando e facendo conoscere un’altra varietà molto buona e più tardiva, che si può raccogliere fino a maggio inoltrato. In questo modo – ha concluso il presidente Pasciuta – miriamo ad eliminare la frigoconservazione”.
Tra le iniziative che hanno avuto più successo durante la kermesse il laboratorio gastronomico dei fratelli Granata, che hanno presentato il gelato al cedro vincitore del Premio Procopio de’ Coltelli di Sherbeth Festival 2010 e il gelato all’arancia di Ribera Dop ben accolto da tutti i presenti e commentato dal giornalista Nino Aiello insieme al pubblico e ai giornalisti presenti.
Piera Zagone