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La manifestazione

Radici, tuberi, erbe spontanee e un fuoco: in Toscana chef in gara sotto le stelle

26 Giugno 2017
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di Manuela Zanni

Il bosco secolare di Santa Maria a Pigli, piccola località sopra Arezzo, ospiterà il prossimo 28 giugno, per il terzo anno consecutivo, in un contesto naturale incontaminato, un contest dedicato alla cucina selvatica ispirato alla filosofia del foraging e degli alimenti ancestrali.

Una compagine di chef pronti a mettersi in gioco cucineranno alla luce del tramonto e delle stelle, fantasiose pietanze a base di radici, tuberi, erbe, fiori che saranno poi giudicate da una nutrita schiera di giurati esperti del settore enogastronomico. Una gara appassionante, ma con ferree regole da seguire: niente attrezzature elettriche, niente carne, materie prime quasi esclusivamente vegetali per una “spesa” organizzata ad hoc tra i prodotti messi a disposizione dalla linea Roots di Roberto Burroni e David Rossi. Gli chef potranno scegliere la loro dotazione tra ingredienti selezionati e i prodotti “Radici di Toscana-Roots of Tuscany”, linea di specialità gastronomiche a base di essenze naturali della terra.

L’idea di questo contest ebbe inizio nel 2015 quando David Rossi e Roberto Burroni, per presentare la linea “Roots”, idearono una emozionante performance rievocativa di un fatto realmente accaduto. La famiglia di David Rossi fu direttamente colpita dalla tragedia dell’eccidio di Civitella in Val di Chiana avvenuto il 29 giugno del 1944, in piena seconda guerra mondiale. Tutti e 400 gli uomini del paese rimasero uccisi e Gemma, la nonna di David, scappò nei boschi con i bambini del paese e li nascose nutrendoli per oltre due settimane solo con bacche, radici e foglie. La prima edizione dell’evento fu solo una rappresentazione per ospiti eccellenti scelti tra giornalisti, importatori, distributori e clienti d’Europa che arrivarono al calar del sole e assistettero ad uno spettacolo emozionante. Nella veste di attori-chef furono chiamati, fra gli altri, Erika Bergheim del ristornate stellato Schloss Hugenpoet in Germania, Simone Cipriani chef del ristorante Essenziale di Firenze, Fernando del Cerro chef di Casa Josè di Aranjuez in Spagna, Michelino Gioia chef stellato del ristorante Splendide Royal a Parigi; Sara Preceruti chef del ristorante Acquada a Porlezza sul Lago di Lugano, Tomohiro Uido chef una stella Michelin nel suo ristorante “Le Village” a Marly le Roi in Francia non lontano dal centro della Ville Lumière.

La seconda edizione, nel luglio del 2016, si trasformò in un Summer Camp Cooking Contest, con l’intenzione di portare anche in Italia la formula del contest outdoor basato sulla creatività e l’improvvisazione degli chef. Visto il grande successo ottenuto dalla formula “contest”, anche quest’anno si svolgerà una avvincente gara che si svolgerà sotto la luce delle stelle senza elettricità e attrezzature speciali utilizzando solo la cottura con le braci. L’evento, come nelle precedenti edizioni, sarà presentato da Luigi Cremona, noto giornalista enogastronomico, che sarà anche alla guida della giuria composta da chef, giornalisti, esperti di erbe spontanee del mondo gastronomico e scientifico che assaggeranno e voteranno anche in base al rispetto del difficile tema di gara.

Tra  i concorrenti di quest’anno vi saranno alcuni già incontrati nelle edizioni precedenti come Riccardo Cappelli (Argentario Golf Resort- Porto Ercole GR), Federico Delmonte (Chinappi-Roma), Carlo Nappo (Alla Catina-PN), Francesco Palombo (Sfumature Gourmet- Cassino FR), Fabiana Scarica (Villa Chiara Orto e Cucina-NA) e Marcello Tiboni (28 posti-MI). Nuovi concorrenti invece sono Alessio Biagi (La Terra di Nello-Castiglione della Pescaia GR), Niccolò Cappelli (Tenuta Carretta-CN), Donato De Filippis (Tenuta Esdra Agrispa-Pontecorvo FR), Christian De Simone (La terrazza sul mare-SR), Vito Gaballo (Ristorante Origano-LE), Donato Martella (il Capriccio-Vieste FG), Ettore Moliteo (Raphael Roma), Andrea Mosca (Marili-AP), Carlo Porcu (Osteria La Lodola-), Davide Puleio (Pipero-Roma), Alessandro Rossi (Le Terrazze del Chiostro- Pienza-SI), Andrea Viola (Sangiorgio- Maccarese-RM).

La gara avrà la durata di due ore. Durante la prima ora gli chef concorrenti dovranno preparare tutto l’occorrente che servirà per mettere a punto nella seconda ora la pietanza da proporre ai giurati senza fare uso di utensili elettrici. Le materie prime saranno “acquistate” e “pesate” nel Banco di Verdure e Legumi che sarà installato al centro del luogo di gara. Ogni concorrente potrà portare con sé anche un formaggio o un ingrediente vegetale primario (es una varietà di pomodoro particolare) e un ingrediente vegetale secondario (erba aromatica, aroma, spezia) rappresentativo del luogo di appartenenza.