di Federico Latteri
La quarta edizione di “Piccolo è bello”, manifestazione dedicata ai piccoli produttori etnei, che si è tenuta presso Feudo Vagliasindi, suggestivo albergo di Randazzo, ha registrato un grande successo di pubblico e consensi da parte degli intervenuti.
Gli stand delle aziende hanno trovato spazio nell’area della piscina, mentre nel parco alberato adiacente sono stati allestiti dei salottini per dare ai partecipanti la possibilità di sedersi per degustare i prodotti tipici e conversare. Il focus di qust’anno era rappresentato dai vini rossi, senza limiti di annate o etichette. Cinquantasei le cantine partecipanti e 650 complessivamente le presenze con 500 visitatori, numero bloccato nel pomeriggio del giorno precedente perchè, pur volendo avere tanta gente, si è ritenuto fondamentale poter dare il giusto spazio ai presenti. Non solo vino, ma anche sei produttori di olio di oliva e piccole aziende del settore alimentare come la pasticceria Musumeci di Randazzo, il laboratorio dolciario Dulcisia di Solicchiata e la cooperativa Bionatura di Randazzo con i suoi salumi e i formaggi. L’evento è stato organizzato da Agata Arancio, vice presidente regionale della Fondazione Italiana Sommelier e dai titolari di Feudo Vagliasindi, i fratelli Paolo e Corrado Vassallo. Quest’ultimo ci spiega il significato dell’iniziativa: “E’ strettamente legato al nome. Piccolo è bello nasce come vetrina di piccole aziende, non solo vitivinicole. In realtà, però, essere piccoli non è una dimensione, ma una filosofia, qualcosa di natura concettuale. Il piccolo è naturalmente artigilanale, ma anche il grande produttore potrebbe esserlo seguendo gli stessi principi. Quest’anno hanno partecipato anche un paio di cantine medio-grandi che sposano questo modo di fare vino. Potrei affermare che piccolo è bello quando diventa grande con la condivisione. E’ importante stare insieme per promuovere il territorio”. E poi aggiunge: “In questa edizione c’è stata una sintonia mai vista tra produttori, organizzazione e visitatori. Sono molto contento”. Tra i nostri assaggi sono stati numerosi i vini ricchi di personalità, stile e territorialità. Molti hanno portato diverse annate dello stesso rosso, offrendo così la possibilità di un interessante confronto, inoltre abbiamo degustato alcune rarità come l’unica annata prodotta, la 2014, di Etna Rosso Contrada Marchesa di Peter Wiegner e l’Etna Rosso 2005 di Aitala o novità come i vini di Le Due Tenute di Biancavilla. E poi Camarda, Filippo Grasso, Calcagno, Feudo Cavaliere, Vini Calì, Tenuta Boccarossa, Sive Natura, Licciardello, Mecori, Cantina del Malandrino, Sofia, Vigneti Vecchio, solo per citarne alcuni. Concludendo la nostra conversazione, Corrado Vassallo ci rivela cosa si augura per il futuro: “Bisogna che ci siano tante occasioni, non solo quelle delle istituzioni, ma anche quelle dei privati. La mia speranza è che “Piccolo è bello” vada oltre Feudo Vagliasindi e la Sicilia, anche lontano, approdando in altre regioni e in altre aziende come sede per gli anni successivi. Deve spostarsi, essere itinerante”.
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(ph Elia Priolo)