di Michele Pizzillo
Chi vorrebbe vedere gli chef al lavoro nel proprio ambiente, la cucina, non può perdersi Taste of Milano, ormai consolidato evento che più di ogni altro celebra l’alta cucina del capoluogo lombardo.
Tanto che qualcuno considera l’evento un “Festival degli Chef”, visto che sembra essere l’unica manifestazione in cui si crea quella magica atmosfera tra chef e quel pubblico che resta di anno in anno in attesa di vedere i suoi beniamini all’opera, in cucina appunto, invece che solo in un teatro, in video o sopra a un palcoscenico. Perciò appare realistica la missione di Taste of Milano di volere essere l’occasione ideale per avvicinarsi ai grandi chef, incontrarli dal vivo e assaggiare la loro idea di cucina, espressa in 4 portate a un costo accessibile a tutti. Venti i ristoranti coinvolti, con molti nomi storici della città, più qualche new entry, che dovranno tenere testa a più di 20 mila visitatori che – dicono gli organizzatori – in quattro giorni avranno la possibilità di scegliere tra 80 portate, divertenti degustazioni, avvincenti showcooking e corsi di cucina per rendere i propri piatti deliziosi.
Il menu, in occasione del lancio della prima settimana milanese del food e organizzata da Comune di Milano, Fiera Milano con Tuttofood e Regione Lombardia, offrirà un omaggio al territorio ospitante e alle sue identità culinarie. Il piatto speciale, in questa edizione, è stato infatti pensato con forti rimandi alle materie prime regionali e con una spiccata attenzione alla stagionalità. In più, Taste of Milano inaugurerà la “Week&Food” milanese: una settimana dedicata a tutti gli aspetti dell’enogastronomia, esplorati da molteplici punti di vista per far vivere il territorio, e che si propone di diventare un appuntamento fisso annuale come la settimana della moda e quella del design.
(Claudio Sadler)
L’apertura ufficiale del “festival degli chef”, a The Mall (qui saranno allestite 10 cucine messe a disposizione da Electrolux), nel quartiere più moderno della città, avverrà alle 19 di giovedì 4 maggio, per andare avanti con una serie di eventi ed iniziative sul tema dell’alimentazione, sino a domenica 7, praticamente a fare da apripista a Tuttofood, la fiera che dall’8 all’11 maggio, riunirà nel quartiere fieristico di Milano-Rho le più grandi aziende nazionali e internazionali per una quattro giorni di business dedicata agli operatori del food&beverage di qualità. E, grazie anche a Taste, per la prima volta Tuttofood avrà per la prima volta una sua presenza nel cuore della città, con attività rivolte al pubblico, per dare un assaggio dell’evento fieristico attraverso uno spazio multifunzionale – Taste of Tuttofood – che vedrà coinvolti gli chef dell’associazione Jeunes Restaurateur d’Europe, che per l’occasione realizzeranno un menu speciale e una coinvolgente attività di blind tasting con il Masterchef Stefano Callegaro, dicono a Brand Events Italy, la società che organizza i tre appuntamenti italiani di Taste (Milano, Roma e l’edizione invernale a Courmayer a gennaio del 2018).
Visto che Milano è una città cosmopolita che strizza l’occhio a nuovi gusti e sapori provenienti da lontano, insomma un luogo in grado di unire tradizione ed innovazione, con nuove aperture e grandi capisaldi che continuano a dare lustro al territorio, Taste vuole presentare ai visitatori uno spaccato di questo variegato panorama enogastronomico. Nei quattro giorni di evento si alterneranno nelle cucine, divisi in due turni, ben 20 ristoranti con i rispettivi chef e brigate.
(Tutti gli chef di Taste of Milano 2017)
Giovedì 4 e venerdì 5, i visitatori potranno assaggiare le creazioni di Elio Sironi (Ceresio 7 Pools and Restaurant), Felice Lo Basso (Felix Lo Basso), Roberto Okabe di Finger's, Denis Pedron e Domenico Soranno di Langosteria, Alberto Minio Paluello (Mantra Raw Vegan), Rafael Rodriguez di Quechua, Claudio Sadler (Sadler), Tano Simonato (Tano Passami L'Olio), Ilario Vinciguerra (Vinciguerra Restaurant) e Andrea Aprea del Vun del Park Hyatt Hotel.
Sabato 6 e domenica 7, invece, le proposte saranno quelle di Alessandro Buffolino (Acanto), lo chef giapponese Takeshi Iwai (Ada e Augusto), Andrea Provenzani (Il Liberty), Roberto Conti (Il Ristorante Trussardi Alla Scala), Tommaso Arrigoni e Eros Picco di Innocenti Evasioni, Edoardo Fumagalli (La Locanda del Notaio), Andrea Berton, Andrea Asoli (Ristorante Rubacuori by Venissa), Fabrizio Ferranti (Unico Ristorante) e Wicky Priyan (Wicky's Wicuisine).
Rinnovata la tradizione di utilizzare, per i pagamenti, la speciale valuta del ducato, che corrisponde a un euro. La formula per gustare l’alta cucina resta invariata: 3 portate in formato degustazione, con prezzi variabili tra i 6 e gli 8 ducati, e un quarto piatto, del valore di 10 ducati, legato alla stagionalità e ai prodotti locali, per un totale di quattro portate realizzate da ogni ristorante. A completare il programma le iniziative di Electrolux con workshop e sessioni di cucina interattive sotto la guida degli chef della Chef Academy aziendale, con l’obiettivo di rendere la vita un po’ più gustosa. La scuola di cucina di Electrolux, in collaborazione con Cibo (Culinary Institute of Bologna), offrirà ai visitatori l'opportunità di raccogliere suggerimenti, consigli e tecniche da alcuni degli chef più importanti in Italia, grazie a corsi di cucina che permetteranno di provare a cucinare le loro ricette e di scoprire i più recenti metodi di cottura che utilizzano il vapore e l’induzione. A disposizione anche il maître chocolatier Ernst Knam, per scoprire da vicino la preparazione del cioccolato.
Con le masterclass di Illy si potranno scoprire le diverse tecniche di preparazione del caffè nonché conoscerne gli aspetti naturali, organolettici e geografici. Insomma, un’esperienza sensoriale totale per immergersi nel mondo Illy, guidati dall’esperienza e autorevolezza dell’Università del Caffè e dei suoi docenti. I fratelli Trimani, enotecari di Roma, invece, provvederanno all’abbinamento del vino con i piatti proposti dagli chef mentre il Birrificio Angelo Poretti, per incoraggiare il pubblico di Taste a mettersi alla prova con abbinamenti originali, nei menu di ogni ristorante farà indicare la birra di propria produzione consigliata per esaltare la creazione di ogni piatto.