Olio Officina Festival. Parte, in digitale, la decima edizione.
“Nessuno poteva immaginare quello che stiamo oggi vivendo. È accaduto ovunque nel mondo. Riguarda tutti. Ne siamo usciti storditi, ma non ci si può fermare. Occorre solo sperare di stare bene in salute. Tutto qui. Fermarsi, mai. Occorre osservare sempre le buone regole: distanziamento, massima pulizia, mascherina da indossare correttamente. In attesa del vaccino, massima prudenza. Sempre, anche perché i rischi sono altissimi.
Si affermano delle ovvietà, fin qui. Lo so, ma è così. Non sempre occorre riservare parole e pensieri speciali”. Così – non in presenza nella suggestiva ambientazione milanese di Palazzo delle Stelline, ma da uno schermo – Luigi Caricato, ideatore e direttore di Olio Officina Festival presenta la decima edizione di una manifestazione che in un decennio è diventata un appuntamento imperdibile per il mondo dell’olio. E, prosegue “questa decima edizione di Olio Officina Festival l’avevo immaginata scoppiettante, unica, speciale, e invece è accaduto quel che sappiamo. Ma siamo qui, e la manifestazione si esprime nel programma che potrete seguire sino a domenica 7, ovviamente in digitale ed è una esperienza che ci rende comunque soddisfatti e appagati. Ogni esperienza arricchisce comunque”.
Ciò che stupisce Caricato e il team che lo coadiuva, è, semmai, il tema, perché “è quanto mai calzante oggi, che era stato scelto sul finire del 2019 per questa decima edizione: L’olivo rinasce. E noi oggi abbiamo proprio bisogno di questo: di una rinascita, di tornare nuovi, di rigenerarci, proprio come l’ulivo, pianta che si rigenera da sé. E la nostra speranza è che anche il tema portante della undicesima edizione sia bene augurante”. E, poi, come da tradizione, già si annuncia il tema di Olio Officina Festival 2022, che si svolgerà comunque nel mese di febbraio e, dopo il digitale “L’olivo rinasce”, nel 2022 si spera, come è diventato usuale dire, in presenza, per magnificare “L’olio della bellezza”.
Però, il premio “Olio Officina – Cultura dell’Olio” è stata consegnato tra presenza, a Giovanni Lercker e a Matteo Frescobaldi, mentre in collegamento da Bari e da Roma, a Donato Boscia, Luciano Capone, Giovanni Martelli (alla memoria) e Omar Di Monopoli, autore dell’’immagine simbolo della cartolina di presentazione della decima edizione della manifestazione. Il festival continua venerdì 5, cominciando dal marketing d’impresa con il racconto dei cento anni di una famiglia di oleari di Lucca, i Rocchi, al marketing dell’olio ai tempi della pandemia; dal primo appuntamento con un evento imperdibile come la presentazione del “Premio le forme dell’olio” alla descrizione del comprensorio del dop Garda; dal forum olio & ristorazione con il direttore della rivista Artù Alberto Schieppati a come comunicare l’olio ad una vasta platea partendo dell’esperienza di MasterChef.
Sabato 6, invece, il primo appuntamento è con l’arte e cioè con il movimento culturale “Arte da mangiare” e la cultura dell’olio mese per mese con il calendario Agridè; e si prosegue con la gastronomia consapevole e l’approfondimento di benessere& salute attraverso le esperienze del bolognese Palazzo di Varignana alla marchigiana Fattoria Petrini. E, infine, ampio spazio alla letteratura con un nuovo commento attualizzante alla Divina Commedia ma, anche, spazio al mondo dei fumetti. Domenica è la giornata degli assaggi dall’Essenza Nocellara del Belice agli oli pugliesi, dall’olio dop del Garda al granfruttato di Monini. Assaggi alternati alla premiazione delle forme dell’olio e delle forme dell’aceto, appuntamento importante, visto che il contenitore può essere altrettanto importante come la qualità del contenuto per il successo commerciale del prodotto.
Michele Pizzillo