(Il villaggio dei sapori di NovOlio – ph Gdr)
di Clara Minissale
L’annata, si sa, non è stata delle migliori in quanto a raccolto, ma la qualità è buona e Menfi non si è scoraggiata. Anzi ha rilanciato. E lo ha fatto con una festa dell’olio nuovo, NovOlio, per l’appunto, che è stata una celebrazione delle ricchezze del territorio e un giusto riconoscimento al lavoro nei campi.
Per due giorni la cooperativa “La Goccia d’Oro”, col marchio Feudotto dal nome della contrada in cui sorge, è stato il centro intorno al quale hanno ruotato incontri, assaggi, dibattiti, con l’obiettivo di promuovere l’olio extravergine di oliva di qualità. In un’area tra quella maggiormente vocate della Sicilia – l’agrigentino è la provincia con più superfice olivicola, seguita dal palermitano e dal messinese – con i frantoi ancora in attività e l’odore di olio buono a permeare l’aria, tecnici, produttori, istituzioni e appassionati, hanno avuto l’occasione di fare il punto su cosa accade nel mondo dell’olio extravergine di oliva siciliano a poche settimane dall’approvazione definitiva in Commissione europea della nuova Igp Sicilia, l’indicazione geografica protetta che certifica il riconoscimento di un marchio di qualità e identità territoriale garantita all’origine.
(Il convegno – ph Gdr)
Quello di Menfi con “La Goccia d’oro, è stato evidenziato, è un esempio virtuoso non solo perché l’olio prodotto è di buona qualità, cosa confermata da esperti e mercati, ma anche perché è un chiaro esempio di sviluppo possibile di un territorio. Qui si parte da una base produttiva di oltre mille ettari e da tre cultivar, Biancollilla, Cerasuola e Nocellara del Belice, alle quali si dà un valore aggiunto che rappresenta la vera forza del prodotto finale: gli agricoltori, i mille soci della cooperativa, controllano l’intera filiera e non solo mettono la faccia in quello che fanno, come hanno con forza ribadito nel corso della tavola rotonda dedicata a “Denominazioni d’origine e marchi di qualità, un vantaggio per produttori e consumatori”, ma vanno oltre perché non c’è maggior garanzia sulla salubrità e bontà di un prodotto del fatto che siano anche gli stessi agricoltori con le loro famiglie e i loro figli a consumarlo.
(Pubblico al convegno – ph Gdr)
“La filiera della cooperazione – ha ribadito Giuseppe Oro, presidente della cooperativa – è in grado di sviluppare un processo sano e trasparente ma è necessario che su questo si punti con risorse e politiche adeguate”. “La nostra missione è preservare il territorio e tracciabilità del prodotto, attenzione in tutti i processi di lavorazione e innovazione non sono per noi parole astratte – ha aggiunto Accursio Alagna, direttore di Feudotto, uno dei marchi di riferimento della Dop Val di Mazara –. Manifestazioni come Novolio rendono tutto visibile e apprezzabile, oltre ad aiutarci a far comprendere il valore di un buon olio nell’alimentazione”.
(La raccolta delle olive – ph Gdr)
Dal giro in uliveto si è passati alla raccolta delle olive – che a Menfi va da ottobre a novembre inoltrato e coinvolge circa duemila persone – quindi alla spiegazione delle differenze delle tre cultivar che costituiscono la Dop e poi alla degustazione guidata di vari oli per comprenderne, bicchierino alla mano, differenze e peculiarità che possano orientare nella scelta, fino al percorso conclusivo, in frantoio, per assistere alla molitura delle olive raccolte poche ore prima e trasformate in un olio denso e profumato.
(Pane fatto in casa e olio nuovo – ph Gdr)
A fare da contorno, stand con prodotti del territorio, formaggi, il pane fatto con i grani antichi siciliani da Gaspare Mulè, frutta di stagione, piatti caldi realizzati da docenti e allievi dell’alberghiero di Castelvetrano che hanno anche preparato un gelato all’olio fatto con olive Biancolilla e i dolci del pasticcere Giuseppe Bono in cui l’olio extra vergine di oliva, in forma di crema o di ripieno di un cioccolatino, è stato interessante protagonista.
(Gelato all'olio – ph Gdr)
Ma la cooperativa guarda anche oltre le 150.000 bottiglie di olio prodotto e i sei paesi serviti oltre all’Italia (Cina, Giappone, Canada, Germania, Irlanda e Corea del Sud) e diversifica l’offerta con una linea cosmetica che si avvale della moderna tecnologia applicata al sapere antico.
(La linea di cosmetici all'olio – ph Gdr)
Nascono così le creme mani, corpo, viso e solare all’olio extravergine di oliva Nocellara, che è risultata la cultivar più ricca in polifenoli e sostanze nutrienti per la pelle. Prodotti che è possibile trovare nella gran parte delle strutture ricettive della zona e che contribuiscono a rafforzare l’idea di un territorio in cui natura è cultura.