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La manifestazione

Milano capitale del cibo: “La tre giorni di Golosaria con le eccellenze eno-gastronomiche”

30 Ottobre 2017
MarcoGatti_PaoloMassobrio MarcoGatti_PaoloMassobrio

Un riconoscimento per lo stellato di Modica Accursio Craparo per la migliore tavola dell'anno


(Marco Gatti e Paolo Massobrio)

di Michele Pizzillo, Milano

Tema di Golosaria 2017, in programma a Milano (MiCo, Milano Congressi) dall’11 al 13 novembre: oltre il buono. Cioè, dice Paolo Massobrio, ideatore della manifestazione sulla scia del ventennale successo di quella bella guida che è “il Golosario” (ne parlavamo in questo articolo) “riflettere sul concetto di buono. Ossia, passare dal riconoscimento di una qualità diffusa all’attenzione per un prodotto che faccia bene”. 

E, così, aggiunge Massobrio “i mille e più prodotti esposti a Golosaria, molti dei quali al debutto, diventano segno di una continua innovazione in agricoltura e nell’artigianato alimentare”. Valori che si ritrovano anche in problematiche come la professionalità dell’oste italiano (raccontata anche nel GattiMassobrio, il taccuino dei ristoranti italiani dove Massobrio, insieme a Marco Gatti, segnala 3.000 locali con una sezione dedicata alle pizzerie d’eccellenza che propongono la pizza contemporanea, che tra 296 corone, massimo riconoscimento, e 514 faccini radiosi, ne premia 810 a conferma della qualità che offre la ristorazione italiana) o l’economia circolare del cibo che sintetizza l’attenzione ai temi del riuso; dalla dimensione della comunità del cibo sino alla sua profondità  storica e culturale, con il racconto del cibo fatto attraverso i libri e il web ma, anche le pagine di “Buone Notizie”, inserto del Corriere della Sera, e alcune case history come quella di Fabio Cerri de “L’Albero del pane di Visso” che ha superato il terremoto con un nuovo laboratorio.


(Marco Gatti, Gianni Fava e Paolo Massobrio)

La qualità diffusa della produzione gastronomica italiana, a Milano durante i tre giorni di Golosaria, sarà rappresentata dai 200 produttori selezionati quest’anno per il grande evento che fa convogliare su Milano migliaia di visitatori, che proporranno più di 1.000 prodotti selezionati dal Trentino alla Sicilia. Ci sarà anche la qualità diffusa del vino, con la premiazione (domenica 12) dei Top Hundred 2017 cioè i 100 migliori vini d’Italia selezionati dal duo Gatti-Massobrio. Senza trascurare il recupero delle eccedenze attraverso la Doggy Bag che permetterà di portare a casa quello che non si riesce a consumare nel ristorante. Del progetto “Doggy Bag. Se avanzo mangiatemi” se ne parlerà molto diffusamente a Golosaria. Interessante, poi, l’attenzione per la pizza, con l’approfondimento dei temi sintetizzati nel Manifesto della pizza italiana contemporanea, sottoscritto nel 2012 a Vighizzolo d’Este. Senza trascurare la socialità e i cocktail; l’importanza della comunicazione, con al centro l’editoria gastronomica che registra l’esordio della collana “I libri del Golosario” firmata in coedizione Cairo-Comunica, cioè l’editore del Corriere della Sera e la casa editrice di Massobrio.

Golosaria, alla XII edizione, è ancora una manifestazione che non perde mai di vista le idee nuove che irrompono nel mondo della ristorazione. Come le Ciberie, nuovo format di ristorazione inventato da Francesco Donadini per aggirare le difficoltà che provoca la crisi economica. O la filiera del riso, con la presentazione del volume “Il libro del riso italiano” scritto da Valentina Masotti e Massimo Biloni che ha l’ambizione di rilanciare un grande prodotto italiano che, probabilmente, pochi conoscono bene, anche per la disponibilità di diverse varietà che affiancano quelle che sono le più note: Carnaroli, Arborio, Vialone nano, Rosa Marchetti. E, proprio partendo dal riso, dalle difficoltà che attualmente incontra all’estero il nostro prodotto, che l’assessore all’agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, parla della necessità di una politica agricola capace di sostenere esempi virtuosi di filiera come, tanto per fare qualche esempio, l’olio extra vergine d’oliva con l’Associazione Città dell’olio o il Grana Padano che è un’altra eccellenza tutta italiana. Però, dice Fava, fino a quando mancherà la giusta informazione, le grandi crisi commerciali, esempio il riso, avranno sempre delle ripercussioni negative per l’Italia. L’obiettivo di Fava, comunque, è quello di fare di Milano la capitale del cibo italiano. I presupposti ci sono tutti per raggiungere questo traguardo.


(Premiazione della famiglia Gibertoni)

Dalla presentazione della manifestazione avvenuta in cima al Palazzo Lombardia, la sensazione è quella che Golosaria 2017 sarà diversa dalle precedenti edizioni, perché anche Massobrio è convinto che Milano ha tutte le carte in regola per diventare la capitale del cibo italiano. Intanto Gatti e Massobrio hanno premiato Viviana Varese del ristorante Alice come “eccellenza delle eccellenze, migliore tavola di Milano” mentre il 12 novembre riconoscimento sarà assegnato anche ad Accursio Craparo di Modica come la migliore tavola dell’anno. Gli altri due riconoscimenti pre-manifestazione, sono stati assegnati ad Alessio Rovetta, della pizzeria dei Sette Ponti di Cenate Sopra, in provincia di Bergamo, per l’eccellente pizza contemporanea che fa; e a Davide Gibertoni, titolare di Cose Buone di Pegognaga, in provincia di Mantova, come bottega del gusto per il grande impegno di comunicazione e divulgazione delle migliori produzioni italiane.