di Gianni Paternò
Gangi, nell’entroterra madonita, non si è cullato sugli allori per essere stato inserito tra “I Borghi più belli d’Italia” e con decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ottenuto, unico comune siciliano, l’appellativo di “Comune Gioiello d’Italia” per l’attrattiva turistica, la capacità di valorizzare le sue tradizioni e il suo territorio, per avere saputo mantenere il suo patrimonio architettonico nonché per la salvaguardia del centro storico.
Altri fattori determinanti: ottima ricettività alberghiera, punti di informazione e promozione turistica, musei, aree archeologiche, biblioteche, parchi e riserve naturali, organizzazione di eventi culturali ed enogastronomici.
Tra questi ultimi, dopo il successo della prima edizione dello scorso anno, torna il 13 e 14 luglio “Memorie e Tradizioni”, un’immersione di due ore nei cinquanta anni a cavallo fra ottocento e novecento dove a gruppi guidati si ripercorrono le memorie e le tradizioni etniche e gastronomiche di uno dei periodi più floridi del borgo quando a quel tempo con i suoi oltre 16.000 abitanti Gangi era il paese più florido e popoloso delle Madonie. Un’epoca in cui la vita agreste regolava il modo di vivere della società siciliana.
Nell’ampio scenario urbano che comprende la parte più antica e suggestiva del borgo medievale, lungo le sue strade, la manifestazione, ampliata rispetto alla prima edizione, proporrà uno spaccato della vita quotidiana di quel periodo: gli usi e i costumi, la sapienza dei mestieri legati alla terra, la memoria orale, le abitudini quotidiane, le differenze sociali, i momenti che si fanno rito e, non ultimo, i sapori di un passato non molto lontano ispirati e condizionati dalla civiltà rurale con i piatti tipici gangitani, col mangiare caratteristico dei contadini e dei burgisi, che costituivano la classe ricca dei proprietari terrieri e dei professionisti.
Dalle ore 19 fino a notte inoltrata i gruppi guidati, formati da circa 80 persone, percorreranno il paese ammirando 12 postazioni sceniche: dalla vita dei campi a quella di paese, dalla cerimonia del fidanzamento alle attività delle antiche botteghe artigiane.
In quattro di queste i partecipanti saranno anche protagonisti in quanto saranno loro offerte le specialità culinarie di quei tempi. Così assistendo alla loro preparazione si gusteranno i prodotti della caseificazione col pane di casa, la pasta col macco di fave, la cipollata, le fugliulate (frittate), u pani cunsatu, la pasta, la carne e la salsiccia al sugo; tra i dolci il bianco-mangiare, i torroncini tipici, il torrone accompagnati dal rosolio fatto in casa.
Il tutto sarà accompagnato dal vino rosso della Cantina CVA, una cooperativa di viticultori di Canicattì che da anni fa della qualità la sua mission.
Sabato 13 alle ore 16,30 negli storici locali municipali di Palazzo Bongiorno un’interessante Tavola Rotonda con autorevoli relatori tra cui Dario Cartabellotta, Assessore Regionale alle Risorse Agricole.
Per il programma dettagliato e tutte le informazioni sulla manifestazione leggete qui (http://memorieetradizioni.webnode.it/programma2/).
Nel sito troverete anche l’elenco delle strutture ricettive per trascorrere un indimenticabile fine settimana sicuramente diverso dal solito.
Per partecipare con soli 4 euro è necessario prenotarsi:
Ufficio Turistico di Gangi
tel. 0921 501471
cell. 345 8861363
memorieetradizioni@libero.it
http://memorieetradizioni.webnode.it/
http://www.comune.gangi.pa.it/
Le foto sono della passata manifestazione.