(Vigneti di Riesling)
di Michele Pizzillo, Milano
Con “Enozioni a Milano”, che caratterizzerà l’ultimo weekend di gennaio, l’Associazione italiana sommelier metterà a disposizione del grande popolo di appassionati del nettare dell’uva, un entusiasmante viaggio nel gotha del vino, per celebrarne la qualità assoluta e proiettarla verso ogni meraviglioso e prezioso angolo di mondo.
L'iniziativa è stata voluta ed ideata dalla delegazione milanese dell’Ais. Si tratta di un evento che riserva, fra l’altro, un omaggio alla comunicazione, visto che la sua espressione consente al vino di svelarsi per ciò che è: una sintesi di passione e di cultura. Ed è dallo stesso quartier generale di Ais Milano che a pochi giorni dal grande evento, arrivano conferme sui tasselli che comporranno il mosaico enoico che debutterà il 26 gennaio, per poi protrarsi per altri due giorni in modo da approfondire meglio la conoscenza di quelle eccellenze che valorizzano ancora meglio il territorio da dove vengono. Epicentro di “Enozioni a Milano” sarà il prestigioso contesto del The Westin Palace Hotel, dove si fanno tutte le iniziative, e sono davvero tante, che organizza la delegazione milanese dell’Ais. Nelle sale di questo elegante albergo, le tradizionali danze saranno aperte la sera di venerdì 26 gennaio, con un’esclusiva cena di gala denominata “Mise en Palace” che prenderà vita dalle sapienti mani dello chef Augusto Tombolato. Si degusteranno, ovviamente, i piatti dell’ottimo chef dell’albergo e si parteciperà alla consegna dei premi “Enozioni a Milano” a quanti, nel corso del 2017, attraverso la loro preziosa attività, hanno dato un contributo veramente significativo al mondo del vino. I nomi selezionati saranno resi noti durante la cena di gala.
Dalle ore 14 di sabato 27 gennaio fino alle ore 20 di domenica 28 gennaio, scorrendo il programma predisposto dagli organizzatori della manifestazione, sarà poi un tripudio di eventi all’insegna dello spettacolo del vino con grandi banchi di degustazione e un susseguirsi di seminari d’eccezione che permetteranno ai partecipanti di confrontarsi con le più alte espressioni vinicole che hanno fatto storia. A raccontarli, in un raro rapporto quasi uno-a-uno, alcuni tra i migliori relatori Ais, che metteranno a disposizione la loro riconosciuta competenza nello scenario meneghino. Dalla magia della Campania alla finezza dell’Oregon, dalle mille sfumature dello Champagne al fascino incondizionato dei Riesling, dal profilo millenario del Libano all’intrigante Sancerre, senza privarsi della regalità del Barolo e della Borgogna: tutto questo e molto altro sarà “Enozioni a Milano”. La nota più alta di questo sinfonico viaggio sarà toccata dal sorprendente accordo dei tre “tenori del vino” che hanno reso la loro voce un coinvolgente mezzo di comunicazione. E, dice il delegato Ais di Milano, Hosam Eldin Abou Eleyoun, avrà l’onore di ospitarli e di ascoltarli in una serata indimenticabile sabato 27 gennaio, alle 20.30, con l’appuntamento “I tre tenori. Le grandi voci del vino. Degustazione con Nicola Bonera, Armando Castagno, Luisito Perazzo”.
(Oregon)
Andiamo per ordine, anche per permettere a chi ci legge di organizzare meglio la propria partecipazione a “Enozioni a Milano”. E, quindi, partiamo da sabato 27, alle ore 14 – e gli altri con una cadenza di 30 minuti – con l’appuntamento “Millesimi memorabili per memorabili Champagne”, degustazione con Nicola Bonera. Seguiranno “Il Pinot Noir e il sorprendente habitat dell’Oregon”, con Guido Invernizzi e “Sancerre, cristalli liquidi scolpiti nella selce”, con Luisito Perazzo. Alle ore 15, invece, è programmata la prima tappa del banco di degustazione “Il Giro d’Italia in una rotazione di calici”. Si riprende alle 16.30 con gli incontri che abbiamo definito uno-a-uno e, cioè, Bonera con “Riesling, il mito teutonico dell’immortalità”; Perazzo con “L’emozione della tradizione. Lo spirito dei fortificati” e Invernizzi con il “Viaggio panoramico tra i vini del mondo”. Conclusione della giornata con i tre tenori.
Si riprende domenica alle 14, con Perazzo impegnato nella degustazione “Champagne Heritage, l’arte del tempo”. Seguito dall’esordio di Samuel Cogliati con la guida della degustazione “La prospettiva artigianale del Vin de Champagne”. Per lasciare il posto a Invernizzi e alla sua “Il patrimonio identitario della Campania autoctona”. Alle ore 15 c’è la seconda tappa del banco di degustazione “Il Giro d’Italia in una rotazione di calici” nella Sala Colonne e Giardino del Westin Palace e, in contemporanea, il banco di degustazione vis à vis “I volti del vino naturale”, nella sala Verdi. Alle ore 16.30, ritorna Perazzo con la degustazione “La nobiltà espressiva del nebbiolo da Barolo”, seguito da Armando Castagno con la degustazione “Introversa, magnetica, seduttiva Borgogna”. Conclusione alle ore 17.30 con “Château Musar, il Libano tra archeologia e vino”, degustazione con Nicola Bonera.