La due giorni si è tenuta a Palazzolo Acreide in provincia di Siracusa ed è stata organizzata da novi ristoratori del posto per valorizzare i prodotti della zona
(Il percorso di Vicoli & Sapori)
di Clara Minissale
Gli ingredienti più importanti di “Vicoli&Sapori” sono la voglia di fare e lo spirito di collaborazione. Due elementi che, in un piccolo centro come Palazzolo Acreide, cittadina barocca della provincia di Siracusa con 8 mila abitanti, non è certo facile concentrare e mettere in un unico piatto.
Eppure l’omonima associazione, nata due anni fa proprio per dar vita alla manifestazione, ci è riuscita, portando a casa un buon successo di pubblico anche per l’edizione numero due dell’evento che, per due giorni, ha animato l’antico quartiere dell’Orologio. Il luogo scelto è un dedalo di viuzze che costituisce il nucleo storico della cittadina che si trova sui Monti Iblei, a circa 700 metri di altitudine e vicino alla quale scorre il fiume Anapo. Dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 2002 insieme con la Val di Noto, Palazzolo Acreide fa parte anche dei Borghi più belli d’Italia e vanta un’antica vocazione gastronomica testimoniata dalla presenza di trentacinque tra ristoranti, trattorie e pizzerie, numerose pasticcerie e aziende agricole, tanto da essersi meritata anche il titolo Best in Sicily come miglior comune per l’offerta enogastronomica di Cronache di Gusto. Ed è proprio partendo da questa vocazione che nove illuminati ristoratori hanno deciso di unire estro e sforzi per dar vita ad una manifestazione che facesse conoscere Palazzolo oltre i confini della Val di Noto.
(Paolo Didomenico e Andrea Alì)
“Vicoli&Sapori – spiega il Presidente dell’Associazione Paolo Didomenico – vuole far conoscere realtà e potenzialità del territorio attraverso una visita diretta delle aziende che producono eccellenze ma anche attraverso la storia che dal territorio arriva a noi attraverso luoghi come le necropoli della Pinita, il teatro greco, la strada romana, le neviere, il castello medievale, il quartiere ebraico, le chiese barocche, i palazzi baronali, segni del fatto che Palazzolo è stato da secoli un territorio abitato e ambito per la sua posizione strategica e la generosa produttività”.
(Piazza del Popolo a Palazzolo Acreide)
Nel più antico quartiere della città, quello dell’Orologio, appunto, Lo Scrigno dei Sapori, La Corte di Eolo, La Taverna di Bacco, Al Punto Giusto, Andrea, Tancredi, Il Cinghiale, Agriturismo Giannavì e Trattoria del Gallo, hanno creato un percorso di gusto lungo il quale potere assaggiare alcune tra le migliori specialità del posto. Una passeggiata serale accompagnata da buona musica, buon cibo e buon vino, alla scoperta della storia del paese e delle sue tradizioni gastronomiche: salumi e formaggi, cinghiale, tortino di patate e zafferano degli Iblei con vellutata di tenerume, pasta di Bidì con ragù bianco di maialino e fonduta di ragusano Dop, raviolo di melanzana con pesto siciliano, gallo ripieno, salsiccia palazzolese al limone con zucchine alla menta, stemperata di suino nero, panino siciliano le proposte salate. E per concludere, gelo di anguria, bianco mangiare, gelato mandorlivo (ovvero fiordilatte alla mandorla con olio extravergine di oliva Tonda Iblea, buccia grattugiata di limone e oliva candita) e granita limone, pistacchio e mandorla. Il tutto accompagnato dai vini di diverse cantine e birra prodotta in Sicilia.
(Un tipico balcone di Palazzolo)
Un allestimento ben curato, con stand e percorsi studiati da tre giovani architetti di Palazzolo – Marco Masuzzo, Elena Fontana e Giuseppe Ingannè – in modo da non creare lunghe file di attesa ai banchi d’assaggio, divisi in isole tematiche, ciascuna delle quali con il proprio colore e simbolo di riconoscimento e un genere musicale di accompagnamento. Impagabile lo scenario naturale offerto dal sali scendi di viuzze, belvedere e ruderi illuminati: l’occasione perfetta per assaggiare la famosa salsiccia di Palazzolo Acreide, l’olio della Tonda Iblea, il tartufo, i formaggi o le carni locali, lo zafferano, i piatti a base di maialino nero allevato in zona o il pane fatto con il grano molito a pietra, per citare alcune tra le produzioni che sono il fiore all’occhiello della cittadina.
(Allevamento di suino nero)
“Per troppo tempo Palazzolo ha vissuto in una specie di isolamento – conclude Andrea Alì del ristorante “Andrea, sapori montani” – adesso speriamo che tanti scoprano la nostra città, i suoi prodotti e tutto ciò che questo territorio generoso può offrire”.
ALCUNI PIATTI DEGUSTATI
(Raviolo di melanzana con pesto alla siciliana)
(Salsiccia palazzolese al limone con zucchine alla menta)
(Stemperata di suino nero)
(Gelato mandorlivo)