di Michele Pizzillo
Da giovedì 4 a giovedì 11, 320 eventi, decine tra enti pubblici e partner privati coinvolti che porteranno gli eventi ad oltre 500, un modo di fare sistema: questa è Milano Food City, la settimana dedicata al cibo e alla cultura della sana alimentazione ma anche all’educazione a ridurre lo spreco, che il Comune di Milano ha organizzato con il coinvolgimento della Regione Lombardia, Fiera Milano, Confcommercio ma anche partner privati e onlus che danno una mano a chi è in difficoltà.
Insomma, un programma impegnativo di cui non si sa se darà i risultati positivi che sperano gli organizzatori. C’è da dire che bisognava scommettere sul grande patrimonio di Expo 2015, riportando i riflettori sul food anche per confermare che Milano è il luogo privilegiato per la riflessione su un tema importante come la promozione dell’enogastronomia italiana. Tant’è vero che con Milano Food City, il capoluogo lombardo vuole aggiungere alle consolidate settimane della moda e del design, una dedicata al Food anche perché l’agro milanese è il territorio agricolo più vasto d’Italia. Il respiro internazionale all’evento voluto dalla Municipalità, verrà assicurato da Tuttofood, in programma dall’8 all’11 maggio, che quest’anno si rinnova come polo agrifood internazionale, visto che agli oltre 500 espositori provenienti dall’estero, si aggiungono 3.150 buyer e qualcosa come 14.000 prenotazioni di contatti con i 2.850 espositori che nel quartiere fieristico di Rho occuperanno una superficie che sfiora i 200mila mq.
Numeri importanti che dovrebbero permettere “di mettere a frutto quanto la città ha imparato e condiviso durante l’Esposizione Universale del 2015 – dice il sindaco Giuseppe Sala, che di quell’evento è stato commissario straordinario -. Con la Carta di Milano e con il Milan Urban Food Policy Pact è stato preso un impegno importante: ridurre il disequilibrio nella distribuzione delle risorse alimentari”. E, in più, con la settimana che si inaugura il 3 maggio, la cultura del cibo e della corretta alimentazione viene portata in città, con il coinvolgimento dei cittadini che, per motivi professionali, non hanno interesse a visitare fiere, pur essendo interessati a conoscere meglio il mondo del cibo. Attraverso Milano Food City, poi “che ci auguriamo che diventi un appuntamento fisso nel calendario degli eventi milanesi, non solo veicoliamo il grande patrimonio gastronomico italiano, ma promuoviamo la città da punti di vista non scontati, per favorirne una scoperta più autentica, senza tralasciare la lotta allo spreco e l’attenzione ai più bisognosi”, dice Cristina Tajani, l’assessore che tira i fili di questo grande evento che se risponderà alle aspettative, porterà a tre gli appuntamenti milanesi che attirano turisti da tutto il mondo. “Anche perché il cibo non è solo un alimento – aggiunge l’assessore al turismo Roberta Guaineri -, ma uno stile di vita, un’attrattiva in più per una città che ormai è conosciuta come un luogo di turismo di qualità”.
Insomma, tutti sono convinti della necessità di organizzare un evento come la settimana del food, tutti sperano che sia un successo per consolidare la vocazione turistica di Milano. E, sarebbe un successo anche per le istituzioni che hanno promosso questo evento “dimostrando che quando si vuole, è possibile trovare forme di collaborazione tra istituzioni e soggetti privati per fare crescere tutto il Paese – dice l’assessore lombardo allo sviluppo economico, Mauro Parolini -. Quindi, una sorta di avanguardia per indicare come sostenere la ripresa del dinamismo produttivo italiano”. D’altronde “siamo certi che sarà un debutto vincente, perché Milano ha la vocazione ad essere una città globale”, sostiene Giorgio Rapari di Confcommercio che ha presentato la food-bag, una speciale confezione che sarà regalata ai ristoratori per invogliare i propri clienti a portare a casa tutto quello che non riuscirebbero a mangiare nel locale.
E, poi, la presenza di Barack Obama, il giorno 9 maggio, a Milano (è la sua prima uscita pubblica dopo aver lasciato la guida degli Stati Uniti), è senz’altro un altro tassello a sostegno della vocazione internazionale del capoluogo lombardo; nonché un invito a visitare una città tutta da scoprire. Si comincia la mattina del 3 maggio – l’inaugurazione ufficiale, però, avverrà alle 19.30 -, presso l’appena inaugurato palazzo della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, con la presenza del ministro delle risorse agricole, Maurizio Martina, per il “Food For All! Dalla Carta di Milano al cibo del futuro, per tutti”, per proseguire con una serie di eventi che non trascureranno nessun aspetto del mondo del food. Anche l’installazione di bilance per la pesata collettiva #piusiamopiudoniamo, per calcolare la quantità di cibo che le aziende partner dell’iniziativa devono dare ad organizzazioni come Banco Alimentare, Caritas e Pane Quotidiano, impegnati a sostenere chi ne ha bisogno. Insomma, una settimana che permetterà di affrontare tutti i temi del food anche sotto l’aspetto culturale, oltre che come business.