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La manifestazione

Italia vs Francia, la sfida eterna “a colpi” di vino. A Barletta torna la “Wine Challenge”

15 Dicembre 2016
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Cugini, vicini, alleati a tratti e rivali, eternamente. Italia e Francia tornano a sfidarsi su uno dei terreni più caldi della leggendaria competizione ma mutuando le armi dalla Storia. 

Andrà in scena nella due giorni dal 17 al 18 dicembre 2016 la seconda edizione de “La Disfida – Wine Challenge”, nel corso della quale 39 vini fra italiani e francesi divisi in due squadre si sfideranno in una gara all’ultimo calice. Terreno di gioco sarà il castello svevo di Barletta, tutt’altro che a caso. L’evento evoca infatti la Disfida, battaglia che vide fronteggiarsi 13 cavalieri italiani e altrettanti francesi il 13 febbraio 1503 proprio a Barletta. Cinque secoli dopo, il patrimonio immateriale della pagina di storia rinascimentale orienterà il corpo a corpo fra Nero di Troia e Languedoc, Franciacorta e Champagne, Cremant e Prosecco. Identico il codice etico di stampo cavalleresco che regolerà il duello: armi pari, scontro leale e amor patrio quanto basta. Al termine della due giorni le giurie popolare e tecnica, quest’ultima composta anche da sommelier ed esperti del Best italian wine awards, decreteranno la squadra e le etichette vincenti. Le degustazioni di tutti i vini saranno rigorosamente alla cieca.

“Wine Challenge – afferma Stefano Remigi – è una manifestazione innovativa nel settore del vino italiano, un contesto pensato per dimostrare che lavorando bene insieme possiamo arrivare ovunque nel mondo con l'enogastronomia italiana e, nel nostro caso, con l'enogastronomia pugliese. Saremo in grado di ottenere questo meritato risultato soltanto costruendo un approccio diretto col grande pubblico italiano in una esperienza che ha un duplice aspetto: il coinvolgimento diretto nella valutazione di un vino da parte del consumatore e il conseguente aumento della sua conoscenza del prodotto vino in sé, nel nostro caso del Nero di Troia e degli altri “cavalieri”, gli altri vitigni italiani e francesi, protagonisti della disfida”.
 
Il Nero di Troia è stato utilizzato per tanti anni come vino da tavola e da tagli, come testimoniato anche dai ricordi personali di Lino Banfi, ma poi, ad un certo punto, i produttori locali hanno iniziato a credere nelle sue potenzialità e il Nero di Troia ha assunto connotazione di grande vino, come afferma Riccardo Cotarella: “E' il più grande vino d'Italia? No. Ma è il più grande vino che il suo territorio può esprimere. Ha tutte le caratteristiche per continuare ad essere un grande vino. Il nome stesso dà l'idea della sua intensità, della sua ricchezza espressiva che non si limita solo al colore, ma si racconta anche al naso e al gusto, senza mai essere volgare, senza mai perdere in eleganza se lavorato come si deve”.
 
Luca Gardini  è ben contento di dare il suo contributo di esperto e di bevitore, perché fortemente convinto che la comunicazione del vino debba puntare direttamente sul pubblico finale: “La Puglia è una grande regione che ha mal comunicano la grande qualità che le appartiene. Il Nero di Troia ha grandi caratteristiche, è denso, profondo, cupo nel colore e nella sua profondità. Restituisce una certa eleganza e una certa identità, ha un tannino croccante, pieno, anche aggressivo ma particolare, con una naturale possenza attenuata dal lavoro degli enologi degli ultimi anni ed ha i suoi punti di forza nella grande longevità, può tenere anche 10-15 anni in bottiglia, e il suo territorio che conferisce la parte salata che ha al gusto”.


(Giancarlo Giannini e Carlo Cracco)

 
I PROTAGONISTI 
Lo scorso anno, capitani ad honorem delle due squadre sono stati Philippe Leroy e Giancarlo Giannini. Guest star della giuria tecnica, lo chef Carlo Cracco. Cast stellare anche per la seconda edizione: a capitanare le squadre saranno Christopher Lambert, attore di rango internazionale oltre che produttore e distributore di vini in Francia, mentre l’armata di vini italiani sarà guidata da Riccardo Scamarcio, popolare attore e produttore italiano noto anche all'estero e molto legato per le sue origini alla terra di Puglia. Ospite d’onore della serata Lino Banfi, recentemente insignito del titolo di Ambasciatore della Puglia nel mondo oltre che appassionato selezionatore di eccellenze sotto il nuovo marchio Bontà Banfi. Protagonisti di rango anche per la parte squisitamente tecnica dell’evento: i vini in gioco saranno selezionati dal presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella mentre a guidare le degustazioni sarà Luca Gardini, consacrato Miglior sommelier del mondo 2010 dalla Worldwide Sommelier Association. In sala una brigata di settanta sommelier coordinati da Marina De Tullio, delegata Ais Svevia. I fuochi nelle cucine della Disfida 2016 saranno invece affidati a tre chef pugliesi che hanno in comune con i vignaioli in gara la selezione maniacale della materia prima e il legame sanguigno con la terra: Pietro Zito (Antichi sapori, Montegrosso di Andria), Peppe Zullo (Villa Jamele, Orsara di Puglia a Foggia) e Lello Lacerenza (Antica cucina 1983 di Barletta). La serata sarà presentata dallo scrittore e giornalista Alessandro Bonan e da Diletta Leotta, entrambi conduttori di Sky Sport, in collaborazione con Mauro Pulpito.

IL FORMAT
La Disfida – Wine challenge nasce da un’idea di Stefano Remigi, manager specializzato nell’internazionalizzazione del Made in Italy. Cofinanziato dalla Regione Puglia e patrocinato dal Comune di Barletta l’evento è sostenuto e promosso dal Consorzio del Nero di Troia doc Tavoliere con capofila Tenuta Coppadoro e realizzato in collaborazione con lo Studio Cassandro di Barletta. La formula accende i riflettori sul mondo del vino utilizzando il messaggio della disfida rinascimentale in chiave contemporanea: la sfida diventa esperienza, il piacere e il fascino coinvolgente dell’esperienza determinano il coinvolgimento di chi la vive che diventa a sua volta veicolo di promozione del prodotto che ha sperimentato e moltiplicatore di un messaggio di qualità. Il gusto e il gioco fanno il resto, ma a differenza della Disfida andata in scena cinque secoli fa, nel Wine challenge nessuno rischia la vita e tutti si divertono. Lo scopo dichiarato del progetto è quello di promuovere il Nero di Troia, fratello dei vitigni a bacca nera come Primitivo e Negroamaro che condividono il primato della Puglia da bere, regione enologicamente matura non solo per affrontare il corpo a corpo con i cugini transalpini ma anche per esportare la buona Puglia nel mondo e alzare l'asticella del suo valore percepito anche all’estero.

LE REGOLE DEL GIOCO
Tutto accade in due serate entrambe di scena nel castello svevo di Barletta. La prima serata avrà inizio sabato 17 alle 19.30 e sarà aperta al pubblico che potrà degustare i migliori 13 Nero di Troia selezionati da Assoenologi – sempre blind – acquistando un ticket all’ingresso. Domenica 18 invece, serata di gala, red carpet e ingresso rigorosamente su invito. La gara consta di uno scontro uno contro uno: un vino italiano versus uno transalpino, due le giurie deputate a decretare le sorti degli sfidanti, una pop, l’altra di esperti composta da giornalisti di rango nazionale, influencer del settore e opinion leader i cui nomi saranno svelati solo all’ultimo momento. Ciascuno dei giurati-commensali sarà dotato di una scheda e chiamato ad esprimere la propria preferenza. Lo stesso vale per la giuria tecnica il cui voto ha un peso specifico doppio rispetto a quello della giuria popolare. Vinceranno il vino, la squadra e le etichette che sapranno farsi apprezzare di più, semplicemente, come avviene in uno scontro autenticamente cavalleresco.

C.d.G.