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La manifestazione

Il vero sushi giapponese le bollicine di Bellavista: la fusion “italonipponica” a Milano

21 Settembre 2017
Niimori_Nobuya Niimori_Nobuya


(Niimori Nobuya)

di Michele Pizzillo

La lettera f, di fashion, è italiana; mentre quella di food, è giapponese che, però, si appoggia all’italian style per la lettera w, quella di wine, in questo caso di bollicine. 

Diciamo subito che in occasione della Milano Fashion Week, che si conclude sabato 30 settembre, uno dei più importati ristoranti giapponesi, Sushi B – con locali oltre che a Tokyo, anche a Parigi premiato con una stella Michelin -, ha deciso di omaggiare l’Italia  con un menù giapponese abbinando, però, le bollicine di Bellavista. Il menù omakase preparato dallo chef Niimori Nobuya prende spunto dalle radici della cultura nipponica con qualche incursione moderna, con piatti come: dentice kobu jime e bottarga ellenica abbinato e carpaccio di tonno, aburi toro, mango e passion fruit abbinati a Bellavista vendemmia rosè 2011; King crab Alaska, fagiolini, spinaci e salsa kimizu e gambero rosso di Mazara del Vallo e yakinasu entrambi abbinati  a Bellavista vendemmia satèn 2011; mentre con il polipo karaaghe e battuto di okura abbinato è stato servito il Bellavista vendemmia pas operè 2010; e con l’Oshisushi di anguilla shirayaki, il Bellavista Vittorio Moretti 2008. Muschio Matcha parfait al the mathca, terra di cioccolato Domori Apurimac 72% e salsa di lampone, il sommelier di Sushi B, Mototsugu Hayashi, premiato nel 2010 dalla “Guida d’Italia dei Ristoranti” de L’Espresso come sommelier dell’anno, non ha indicato nessuna bollicina, lasciando libertà di scelta agli invitati che un po’ tutti hanno optato per un fresco succo d’arancia.

L’omaggio allo stile italiano in occasione della settimana della moda arriva da un ristorante come Sushi B, ubicato nel quartiere milanese di Brera, che al primo impatto appare semplice, ma è elegante e curato nei minimi dettagli da Garde, uno studio di architetti giapponesi con sedi in tutto il mondo che hanno voluto custodire la tradizionale anima giapponese declinata nei diversi ambienti che lo caratterizzano: dalla meravigliosa e unica terrazza giardino dove sorseggiare un drink per l’aperitivo o fermarsi per un pranzo informale ma curato, agli ambienti interni del ristorante gourmet e del sushi bar, più intimi e perfetti per chi desidera scoprire con calma la cucina dello chef  Nobuya e dei due sushi chef Tetsuaki Maruyoshi e Takashi Shimazu. Si tratta di tre diverse realtà legate dal filo comune della tradizione nipponica.

La proprietà di Sushi B è giapponese, che ha investito sull’idea di creare un proprio modo di fare ristorazione, dove a parlare fosse la cucina autentica del Sol Levante in chiave innovativa. E questa proprietà che non appare mai, lasciando il palcoscenico agli chef, al sommelier e al direttore del locale, Simone Anastasio, veneziano di origine, trasferito a Milano da un decennio, dove ha lavorato al Grand Hotel Et De Milan, da Berton, con un intermezzo a Brusaporto Da Vittorio, e il ritorno a Milano, alla Terrazza dell’Excelsior Hotel Gallia con la gestione proprio dei figli del mitico Vittorio, i fratelli Cerea, conquistando, l’anno scorso, il premio come miglior servizio di sala di hotel, assegnato dalla “Guida dei ristoranti” di Gambero Rosso.

In cucina, come abbiamo già detto, c’è Niimori Nobuya, perché Sushi B anche nella cosmopolita Milano, dal pranzo alla cena, vuole fare vivere il Giappone attento alla minuziosa ricerca gastronomica, alla grande materia prima, alle evocazioni della miscelazione in terrazza, alla professionalità del suo personale, per la maggior parte di provenienza nipponica, come Nobuya, appunto, che nato a Tokyo, si è formato in patria, dove ha appreso tecniche e segreti della pura cucina giapponese. La sua idea culinaria fonde insieme la più rigida impronta nipponica a quella fusion, con numerose incursioni italiane con l’utilizzo di molti ingredienti nostrani. Dopo aver fatto esperienza al bistellato “Madonnina del Pescatore” di Senigallia, lo chef nipponico prosegue la sua carriera presso i ristoranti giapponesi Kiyo e Nobu Armani a Milano, prima di essere “requisito” dalla proprietà del Sushi B.

Mentre figura di riferimento e filo di congiunzione tra l’eleganza del servizio Italiano e la minuziosa cura della cucina giapponese è il servizio che assicura il sommelier Mototsugu Hayashi che, tra l’altro, ha fatto esperienze da Gong e da Gualtiero Marchesi. Il costo del menù proposto durante la Milano Fashion Week, è di 110 euro, e comprende anche gli abbinamenti con le bollicine Bellavista.

Sushi B
Via Fiori Chiari 1/a, Milano
02.89092640
info@sushi-b.it
www.sushi-b.it