(Pino Cuttaia, Igles Corelli, Salvo Ficarra e Tony Lo Coco)
di Stefania Petrotta, Palermo
Sarà possibile creare un intero menù di piatti preparati al barbecue? Questa la domanda che si è posta “OM by Oliveri”. E per dare una risposta, ha coinvolto ben tre chef stellati nella cena “Ferri e Fuoco” che si è tenuta al Golf Club Palermo Parco Airoldi.
Approfittando della prima sortita siciliana del Torneo Boffi e DePadova Classic, noto torneo del circuito golfistico nazionale, la OM by Oliveri ha invitato Igles Corelli, Pino Cuttaia e Tony Lo Coco insieme alla giovane promessa della Trattoria di Mare Ajamola, Giuseppe Calvaruso, a sbizzarrirsi in proposte salate e dolci in un menù che ha visto protagonisti tradizione e innovazione. E se i “ferri” del titolo sono chiaramente le mazze utilizzate dai golfisti, il “fuoco” è stato appunto quello dei barbecue “Broil King” messi a disposizione dalla OM by Oliveri.
(Giuseppe Calvaruso)
“Siamo soddisfatti della serata e abbiamo ricevuto ottimi feedback dagli ospiti – dice Francesca Basile, responsabile marketing del gruppo Oliveri – Volevamo dimostrare che il barbecue non si lega solo alle scampagnate ma che può essere usato anche per preparazioni più “gourmet”. E per fare ciò non potevamo che invitare il re del barbecue, lo chef Corelli, con la certezza che avrebbe soddisfatto appieno le aspettative nostre e dei nostri ospiti”.
Di Corelli il coppone di bianco siciliano con salsa di mirtilli, cipolla in osmosi e misticanza selvatica. “Ho pensato ad un piatto che fosse a “chilometro Italia” – racconta Corelli – utilizzando una razza di maiale siciliana, i mirtilli delle colline bolognesi, il sale di Cervia e l’olio toscano, perché sono convinto che il nostro Paese abbia materia prima di eccellenza da nord a sud. Sta solo all’intelligenza di chi la lavora, saperla utilizzare e valorizzare”.
(Pino Cuttaia)
Alla tradizione si sono invece ispirati Cuttaia e Lo Coco, entrambi esecutori di un piatto salato ed uno dolce a testa, il primo con gli gnocchi alla sorrentina al bbq e la tarte tatin alle mele, il secondo col manzo in battigia e i fichi d’india al bbq con zafferano e passito. Per lo chef de La Madia si tratta di un viaggio nella memoria, il primo rapporto col fuoco quando lavorava in pizzeria. Piatti tradizionali, sì, ma pensati da un cuoco contemporaneo e quindi alleggeriti, come nel caso degli gnocchi in cui al posto della farina utilizza gli amidi. Anche Lo Coco mette nelle sue proposte rimandi a sapori tradizionali, come l’insalata con l’aringa, la bruschetta di pane, le cozze scoppiate e ancora pomodorino, acciughe, aglio per il piatto salato; fichi d’india, zafferano e mandorle per quello dolce.
(Il piatto dolce di Tony Lo Coco)
Ci è piaciuto tanto anche il polpo al bbq con acqua di tenerume e cremoso al rafano del giovane Calvaruso che si conferma chef emergente da tenere d’occhio: la commistione del sapore antico del tenerume col pensiero orientale del rafano, insieme alla nota affumicata del polpo cotto alla perfezione al barbecue, ha dato alla sua proposta la spinta giusta per farne un piatto gourmet a tutti gli effetti. Visti i risultati, lo staff di OM si è già messo al lavoro per progettare la seconda edizione di “Ferri e fuoco” che, ne siamo certi, saprà stupirci.