(Alois Lageder, Giancarlo Morello, Lorenza Sebaste Pallante e Alberto Di Grésy – ph Canio Romaniello)
di Michele Pizzillo
Una storia di successo con alla base una scelta logistica, necessaria, conseguente di un’altra storia di grande successo.
Sembra difficile a dirsi, ma è proprio così. Cerchiamo di spiegarci, partendo dalla presentazione di giovedì 9, a Milano, presso la Trattoria Trombetta. Dove i protagonisti sono tre: un produttore di vini, una fiera affermata (non rappresentata, però) e un’altra che si rivelerà una geniale intuizione. La storia di successo è Summa, la manifestazione inventata da Alois Lageder, altoatesino produttore di grandi vini, così noto che non aggiungiamo altro per non passare per informatori banali; l’altra manifestazione di successo è il Vinitaly, a Verona. Cosa era successo a metà degli anni '90 del secolo scorso che aveva convinto Lageder a inventare qualcosa di diverso della manifestazione veronese? “L’impossibilità di gestire le persone a cui tenevo di più a causa del super affollamento del Vinitaly – dice il vignaiolo altoatesino –. Così, per accogliere tutti, si finiva per trascurare operatori, clienti, enotecari e ristoratori che arrivavano a Verona per raccontarci di come andavano le cose, scambiare qualche impressione, valutare iniziative da organizzare sul territorio”.
Cosa fa Alois? Noleggia un po’ di pullman per portare, chiamiamoli i suoi amici, a casa sua per una bella serata allegra e spensierata dopo una giornata trascorsa nel girone infernale del Vinitaly. Un successo, che ripete l’anno successivo sino ad arrivare al coinvolgimento dello chef Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus Rosa Alpina. “Devo premettere che, inizialmente, avevamo battezzato l’evento con il nome di “Vinal“, con l’intento di creare un collegamento tra Vinitaly e Alois Lageder. In seguito e per diversi anni, la manifestazione è stata chiamata “Quintett“, poiché eravamo partiti dall’idea di invitare alla nostra tenuta cinque vignaioli da altrettante zone di produzione diverse. In realtà, nelle edizioni successive, questi cinque ospiti iniziali sono diventati sempre di più, così com’è aumentato il numero dei visitatori provenienti da tutto il mondo, a riprova della crescita e del carisma di cui gode quest’evento”, ammette con un pizzico di commozione Lageder.
Anche perché, il successo era diventato tale che, racconta “nel 2004 pensammo che fosse giunto il momento di trovare un nome nuovo alla manifestazione, e come sovente accade, fu un caso fortuito a suggerircelo: una sera, io e mia moglie Veronika eravamo immersi nelle note del compositore estone Arvo Pärt e stavamo rimuginando proprio sul nuovo nome da dare all’evento. Quando lei, per combinazione, consultò la custodia del Cd per leggere il titolo del brano che stavamo ascoltando, trovò scritto “Summa for Strings“. Ci guardammo negli occhi e fu chiaro ad entrambi che avevamo finalmente trovato il nome giusto. Anche se il termine “Summa” deriva dal latino e significa “somma“ o “totalità“. Lo si può interpretare in due accezioni diverse: da un lato in senso enciclopedico, ossia come qualcosa che abbraccia tutto lo scibile e l’esistente, ma dall’altra anche nel senso di coglierne e sintetizzarne gli aspetti essenziali. Personalmente propendo per la seconda, quindi per il significato di “essenza“, e proprio questo mi ha convinto a scegliere quel termine. Il nostro obiettivo comune, infatti, è di far incontrare i vignaioli migliori puntando alla varietà, ma anche all’essenzialità, facendo emergere in questo modo le sfaccettature più salienti e le eccellenze della produzione vinicola europea”.
(Un momento della presentazione – ph Canio Romaniello)
E, da non dimenticare, sempre privilegiando l’atmosfera festosa, cordiale, dove ci si conosce tutti, o comunque si fa subito amicizia. Tant’è vero che Summa del ventennale si terrà domenica 9 aprile e sarà riservata soprattutto agli operatori del settore, con posti limitati. La grande novità sarà la serata di apertura di sabato 8 aprile, che darà risalto a questa ricorrenza attraverso il Walking Wine Dinner, intitolato “Sette premium chef per Summa”, sempre presso le due tenute di Lageder. L’evento viene organizzato insieme ai vignaioli che partecipano a Summa e in partnership con Care’s, The Ethical Chef Days, progetto ideato da Norbert Niederkofler. Più di una vigilia, si può dire un’anticipazione del programma di Summa 2017, una festa che si annuncia entusiasmante: 80 vignaioli con 330 etichette e sette cuochi di fama internazionale (Giancarlo Morelli, Anatoly Kazakov, Fratelli Costardi, Norbert Niederkofler, Thorsten Probost, Yoji Tokuyoshi) e anche la squadra di Hannah & Elia, da anni partner di Summa, delizieranno con le proprie creazioni, basate su principi di stagionalità e regionalità, i palati di clienti, fornitori, giornalisti e wine lover presenti alla cena. In abbinamento, una selezione di oltre 80 etichette di Summa – 20th Anniversary.
Si può mancare ad una manifestazione del genere? No. Oltretutto, dice Alois Clemens Lageder che con la sorella Anna rappresenta la sesta generazione decisa a seguire la tradizione di famiglia e a conservarne la radicata filosofia, “Summa per me non significa solo un evento all’insegna del vino, ma è soprattutto un’occasione dove le persone si ispirano reciprocamente, in un’atmosfera familiare ed accogliente. L’enorme forza che nasce da questo incontro influisce sulle nostre idee e sul nostro lavoro quotidiano. Questa è la quintessenza di Summa, che ci accompagna sin dall’inizio”.
Nell’ideazione di Summa, Lageder si è ispirato un po’ a quello che avviene a Vinexpo, a Bordeaux, dove la sera si illuminano le cantine per fare incontrare vignaioli, operatori, clienti, in un’atmosfera di grande cordialità. Tant’è che alla presentazione del XX anniversario di Summa, i Lageder si sono fatti accompagnare da Lorenza Sebaste Pallante di Castello di Ama e da Alberto Cisa Asinara di Grésy. Dice Lageder: “Con la Marchesi di Grésy collaboriamo sin dagli anni ’80 nel comune intento di far conoscere e valorizzare i propri vini e di costruire reti di distribuzione in Italia e all'estero, ma che hanno anche visto crescere di anno in anno il rendez-vous enoico di Magrè. Mentre Ama è stata una delle cinque aziende che avevo avvicinato quando nel 1999 avevamo deciso di organizzare una presentazione dei nostri vini in occasione della Vinexpo presso un Chateau a Bordeaux. Eravamo venti produttori di quattro paesi: Francia, Germania, Austria e Italia”.
Da sottolineare, infine, che parte del ricavato di Summa sarà devoluto alla Casa della Solidarietà di Bressanone, che accoglie e assiste persone bisognose, parecchie delle quali in condizioni di grave necessità; mentre i badge d’ingresso della manifestazione verranno realizzati dalle persone che lavorano nei laboratori protetti della comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina.