di Giovanni Paternò
“Si deve imporre ai cuochi iscritti alla Federazione Italiana Cuochi di inserire nei loro menu almeno un piatto del territorio”.
È questo il messaggio conclusivo del 1° Raduno Gastronomico Interregionale “Cibo Nostrum, la dieta mediterranea nel Regno delle Due Sicilie” proposto dal vice presidente per l’area sud Giacomo Giancaspro. L’incontro si è tenuto a Zafferana Etnea presso l’ Esperia Palace Hotel, occasione, per circa cento soci, di incontrarsi e confrontarsi.
Organizzato dall’Associazione Provinciale Cuochi Etnei, ha dedicato una vetrina al Convegno sull’agroalimentare di qualità nel Mediterraneo, dove dirigenti delle SOAT catanesi hanno illustrato le caratteristiche del miele, delle olive e dell’olio dell’Etna con degustazioni guidate.
Momento topico la cena di gala che dopo un buffet di antipasti siciliani rivisitati con gusto ed eleganza (foto 4a+b+c+d mettili insieme), ha compreso piatti cucinati dagli chef regionali con le materie prime dei loro territori. Per la Sicilia i cuochi dell’Esperia guidati dal patron Seby Sorbello, oltre agli antipasti, hanno proposto “Composizione fredda di pescato dello Jonio e verdurine con tagliolini croccanti di cannolo”
e “Alalunga ca cipuddata, polpettine di pesce in foglie di limone, pepata di cozze, carciofi gratinati, pomodorino datterino con ricotta salata”.
Per la Calabria il maestro Carmelo Fabbricatore, che aveva anche polemicamente chiesto: “Dove è finito Adrià Ferran? Come mai non si parla più o quasi della cucina molecolare mentre invece la cucina di territorio fatta di prodotti di qualità è sempre più universalmente in auge?”. Parole che meritano un’attenta riflessione, ha presentato “Cornucopia di capocollo DOP con mousse di ricotta podolica, sfogliatina alle mandorle e fichi dottati di Bisignano DOP”
e “Tortino di patata silana IGP con cuore di caciocavallo DOP e crema di porcini”.
La Basilicata con Andrea Barone e Giuseppe Sciaraffa
ha proposto “Strascinati con peperoni secchi di Senise IGP, mollica croccante di pane di Matera IGP e cacioricotta lucano”.
La Puglia ha cucinato un tipico e tradizionale piatto : “Tiella barese di patate, riso e cozze”
mentre la Campania ha concluso con la famosa “Pastiera di grano alla napoletana”.
Altra tavola entusiasmante quella a base di rosticceria catanese con arancini (al maschile secondo la tradizione della Sicilia orientale) con ragù, ai funghi, alla norma, cartocciate, crispelle, nonchè formaggi e salumi siculi.
Il raduno si è concluso a Mascalucia attorno al buffet dell’Osteria “Pane olio e sale”dello chef Domenico Pulvirenti che ha deliziato gli ospiti con un festival di pesce azzurro accompagnato dalle birre artigianali di Rocca dei Conti di Modica.