(Marco Gatti e Paolo Massobrio)
di Michele Pizzillo, Milano
Il “Buono che fa Bene” è il tema della 13esima edizione di Golosaria, in programma a Milano, negli spazi del Mi.Co-Fieramilanocity, da sabato 27 a lunedì 29 ottobre.
La manifestazione è stata presentata ieri a Palazzo Lombardia dai suoi due ideatori, Paolo Massobrio e Marco Gatti, insieme al sottosegretario Fabrizio Turba e a Lamberto Rubini, che con il suo format FormaggItalia si allea con una manifestazione che mette a disposizione dei milanesi le rare sciccherie scoperte in 25 anni di pubblicazioni de il Golosario, un volume di 960 pagine che con le sue segnalazioni di botteghe, artigiani, viticoltori, racconta l’evoluzione del gusto degli ultimi 25 anni. Tant’è vero che alla presentazione, a simboleggiare il “Buono che fa bene”, c’era il Nergi, un baby frutto 100% sostenibile made in Piemonte e le forme dei formaggi Bitto e di Casera, che il Consorzio di Tutela ha omaggiato ai cinque premiati della giornata, ovvero l’evoluzione della bottega, con Alessandro Lanzani di Brescia; la trattoria sociale: Rob de Matt di Milano; l’evoluzione della pizzeria in cucina dinamica, ovvero Luca Mariani de La Fortuna di Campagnola Cremasca e infine i due migliori pranzi dell’anno Daniel Canzian per le tavole di Milano e Mauro Elli de Il Cantuccio di Albavilla per le tavole regionali. Applausi quando è stato ricordato Gualtiero Marchesi.
“Buono e Bene, dunque, come specchio dello “stile italiano” e del modello mediterraneo che saranno declinati a Golosaria secondo alcune suggestioni”, anticipa Massobrio. A partire dai supercibi quotidiani, ovvero ingredienti del nostro artigianato e dell’agricoltura che, inseriti regolarmente nell’alimentazione, possono cambiare la vita: dai cereali trasformati in farina ai formaggi a latte crudo fino a verdura e frutta, dalla mela rossa Cuneo, diventata anche simbolo dell’ortofrutta italiana al Macfrut, al baby frutto Nergi, alleati del benessere.
A Golosaria ci saranno più di 300 espositori provenienti da tutta Italia, fra cui alcuni storici protagonisti che in questi 25 anni hanno cambiato il modo di fare impresa. A raccontarlo alcuni marchi simbolo del made in Italy a tavola come Prosciuttificio Marco d’Oggiono, con i suoi crudi distribuiti nelle migliori boutique del gusto italiane; la pasticceria Fiasconaro che con il suo panettone alla manna ha conquistato anche l’Oriente; Inalpi, che porta la migliore materia prima in pasticcerie e gelaterie di altissimo livello. Golosaria però guarda anche alla nascita dei nuovi modelli, come i dispenser per il vino a bicchiere Wineemotion, protagonisti di una nuova idea di enoteca, le soluzioni di design per il bere conviviale targate Vinstrip o quello delle Ciberie, il format di negozi che hanno esteso la propria offerta alla somministrazione che Francesco Donadini porterà per il terzo anno a fieramilanocity. Quest’anno un focus speciale sarà dedicato anche alla bottega italiana e alla sua capacità di adattarsi allo spirito del tempo, per sopravvivere e continuare ad essere una risorsa. Per questo domenica 28 saliranno sul palco di Golosaria storici bottegai e giovani fondatori delle boutique del gusto per firmare, tutti insieme, il Manifesto della Bottega Italiana. “Ci sono poi le nuove comunità di produttori e di botteghe che cambiano volto contribuendo a tenere vive le città”, sottolinea Massobrio e annuncia che il problema botteghe sarà il tema del talk show d’apertura, condotto insieme a Tessa Gelisio, e la partecipazione del ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Gian Marco Centinaio. Ha ricordato Massobrio che solo a Roma, nel 2017, hanno abbassato le serrande 3mila negozi di prossimità. Ma il dato negativo è diffuso in tutta Italia, da Genova a Milano, da Ivrea a Senigallia. Le botteghe storiche si stanno estinguendo, così come la tradizione artigiana che ha fatto del made in Italy un modello seguito e imitato in tutto il mondo. E i responsabili, al di là della crisi e delle istituzioni spesso assenti, si chiamano e-commerce, un fenomeno in continua crescita, oltreché la grande distribuzione, la “bestia nera” che ha portato drogherie, torrefazioni, mercerie e piccole botteghe artigiane al collasso”. Così il Club di Papillon, il movimento di consumatori fondato proprio da Massobrio, ha deciso di ripartire stilando il Manifesto della Bottega Italiana, un decalogo che vuole essere prima di tutto un elemento di sensibilizzazione politica: verso le istituzioni e verso le associazioni di categoria.
Uno spazio speciale sarà poi dedicato al formaggio, esempio di un’evoluzione che non ha mai lasciato le sue radici, ma anche di un alimento che, a sua volta, cambia in base alla materia prima. A Golosaria per la prima volta approderà FormaggItalia, il Salone Italiano dei Formaggi Artigianali che porterà, oltre a una rappresentanza unica di produttori, circa 60, il tema del latte come fattore distintivo per il formaggio. Lo stesso tema salirà sarà al centro del concorso “Formaggi di Classe”, basato sugli studi del professor Rubino circa la distinzione del latte, che al MiCo vedrà confrontarsi i massimi esperti del settore. E speciale sarà anche la partecipazione del Consorzio per la Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto e del Consorzio Tutela Formaggio Montasio, presenti con show cooking e aperitivi a tema.
Da sempre Golosaria è l'occasione per celebrare anche il vino, con la presenza di 100 cantine italiane, i Top Hundred premiati (domenica 28 ottobre) da Paolo Massobrio e Marco Gatti e il debutto di “Vino. Assaggi memorabili di quel giorno e di quell’ora”, il libro scritto a quattro mani da Massobrio e Gatti (Cairo-Comunica editori). Quindi un programma di wine tasting che farà scoprire il potenziale enoico tricolore: dai grandi rossi portati dal Consorzio della Barbera d'Asti e Vini del Monferrato ai bianchi aromatici del Consorzio per la Tutela dell'Asti Docg. Passando per i vini del Valcalepio e i friulani di Tenuta Stella. Un viaggio da Nord a Sud tra le etichette più rappresentative che riserverà alcune clamorose novità: dai tre terroir (Chianti, Maremma e Sardegna) riuniti in anfora nel progetto DCasadei al Bellone laziale valorizzato da Sanvitis, passando per i vini profumati della costa di Amalfi, gli autoctoni di Puglia e Calabria, fino a rarissimo Baratuciat che ha preso dimora nel Monferrato. Come ogni anno, il riconoscimento dei Top Hundred ha anche i Top dei Top, ossia l’eccellenza per ogni categoria. Per i vini bianchi è il Terre Siciliane Bianco “Il Coro di Fondo Antico” 2016 della cantina Fondo Antico di Trapani; per i rossi il Capriano del Colle Rosso Riserva “Riserva degli Angeli” 2015 prodotto da Lazzari di Capriano del Colle (BS); per gli spumanti il Trentodoc Extra Brut Rosé Riserva 2014 di Maso Martis di Trento; per i passiti il Moscato Passito di Noto 2017 di Feudo Luparello di Pachino (SR). Fra i 40 “Fuori di top” emerge l'Isola dei Nuraghi “Migiu”, affinato in anfora dalle Cantine Olianas di Gergei, mentre la sorpresa spiazzante fra i 100 vini Top è il Pinot Nero 2013 di Cascina Eugenia 1641 di Pettenasco. Fra le cantine memorabili, menzione speciale per la vetta di Tramin col suo “Epokale”.
Golosaria punterà pure sull'arte della mixology, con professionisti del settore che declineranno le ultime tendenze della miscelazione con una significativa rappresentanza del patrimonio liquoristico e delle firme degli spirits nostrani. Un fenomeno in continua crescita che sarà celebrato con la presentazione del libro di Alessandro Ricci “Bartender a casa tua” (Cairo – Comunica), ovvero come trasformare l'arte del cocktail in un'esperienza da trasferire anche all'interno delle mura domestiche. A caratterizzare l’ edizione di quest’anno saranno anche quattro nuove aree: dal digital food, con le tecnologie 3D dell'Università Cattolica e l'e-commerce di Artimondo, al food design, che sarà rappresentato dal brand simbolo del design italiano nel mondo Alessi, protagonista sul palco dello showcooking e con un premio, alla prima edizione, destinato ai 40 pranzi dell'anno del GattiMassobrio.
Senza dimenticare che Golosaria è da sempre una vetrina per I territori. Quest'anno avrà la Calabria come regione ospite e, nello stesso tempo, strizzerà l'occhio ad una serie di curiosità della vicina Liguria. Oltre alla rinnovata partecipazione di Regione Lombardia, presente in un'area dedicata con il suo paniere di eccellenze lombarde: dai prodotti di montagna, alla biodiversità fino alle avicole. “La Lombardia non può mancare a una rassega come 'Golosaria rappresenta un'occasione di incontro importante anche per gli addetti ai lavori”, è il commento dell'assessore all'Alimentazione Fabio Rolfi -. L'offerta agroalimentare della Lombardia – prosegue – è una ricchezza enorme sotto il profilo della tradizione, della cultura e della sicurezza alimentare, dell'indotto economico e della narrazione del nostro territorio anche in chiave turistica. Proprio in quest'ottica non posso far altro che sposare il tema dell'edizione 2018: Il Buono che fa Bene”.