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La manifestazione

Golosaria 2018: “Botteghe e ristoranti di qualità riqualificano spazi marginali delle città”

01 Novembre 2018
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Neppure i giorni di maltempo hanno frenato l’ascesa di Golosaria, la manifestazione andata in scena al MiCo di FieraMilanocity, ideata da Paolo Massobrio e Marco Gatti, alla guida del movimento di consumatori che porta il nome di Papillon.

Lunedi alla presentazione del GattiMassobrio, la guida alle migliori tavole d’Italia (ne vengono citate 3.300) erano 915 i ristoratori accreditati che hanno applaudito commossi quando dal palco è apparsa la foto di Gualtiero Marchesi e di Gianni Azaria Borrelli (detto il Monsignore) che hanno rappresentato le due anime della ristorazione italiana: la cucina creativa e quella tradizionale. Presente alla cerimonia l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, che ha sottolineato come sia sempre di più il prodotto agricolo la fonte della grande ristorazione lombarda e italiana. Ma a Golosaria è emerso anche un concetto nuovo, ossia che l’impegno per il gusto, quindi per il buono, va di pari passo con quello per il bello. Botteghe e ristoranti di qualità arrivano a riqualificare spazi marginali delle città e a modificare il genius loci in qualcosa di accogliente. Lo ha sottolineato anche il ministro per le Politiche Agricole e il Turismo Gian Marco Centinaio che è intervenuto al talk show inaugurale mettendo la prima firma del Manifesto della Bottega Italiana, che il giorno dopo è stato sottoscritto da 500 titolari di botteghe di qualità.

Tanti assaggi durante la tre giorni: i 500 formaggi presenti nello spazio FormaggItalia, i vini nella terrazza ad esse dedicata, ma anche la Barbera d’Asti e l’Asti presenti rispettivamente con due banchi d'assaggio. E poi le 5.000 degustazioni effettuate ai dispenser di WineEmotion, apparsi per la prima all'Expo al Padiglione del Vino e riproposti a Golosaria per favorire il servizio del vino a bicchiere nei ristoranti. Grande soddisfazione da parte dei 300 espositori, visitati da oltre 20.000 persone che hanno apprezzato le nuove aree di quest’anno: digital food e food design. Il tema di questa edizione, “Il Buono che fa bene”, aveva come main sponsor, non a caso, Lauretana, l’acqua più leggera d’Europa, mentre tutti i partecipanti sono stati accolti con l’omaggio di una Mela Rossa Igp di Cuneo.

Ma c’era anche la Pomella, rara varietà coltivata in provincia di Pavia, l’aglio nero, il riso da coltivazioni ecosostenibili e tante novità che hanno debuttato per la prima volta nella manifestazione che più rappresenta le innovazioni agroalimentari. La chiusura di Golosaria è stata una celebrazione del simbolo di Milano, il panettone, interpretato da 15 maestri pasticcieri presenti a Golosaria. Ognuno di essi è salito sul palco per donarlo al sindaco Giuseppe Sala, che ha sottolineato il valore di Milano, luogo di integrazione alimentare e di contaminazioni positive. E di fronte ad Aimo e Nadia, in prima fila coi loro 70 anni di lavoro a Milano è stato ribadito il detto: “Milan col coeur in man”.

Golosaria prosegue le sue tappe a Padova il 19 novembre prossimo, poi nel Monferrato, il 30 e 31 marzo 2019 e ancora a Milano, per la 14^ edizione, sempre al MiCo, il 26-27-28 ottobre 2019.

C.d.G.