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La manifestazione

Feudo Arancio, a luglio l’ok per il biologico Maccari: “E l’export è in grande crescita”

26 Maggio 2017
Feudo Arancio Feudo Arancio

L'azienda aderisce a Cantine Aperte e sarà visitabile domenica 28 maggio dalle 10 alle 18

Esistono luoghi pieni di fascino in grado di trasportare chi li visita in una dimensione atemporale. Questo è più facile che avvenga quando le strutture sono di epoche precedenti, ma se questo avviene quando sono di nuova costruzione ciò è ancora più pregievole poichè è la prova che il nuovo con l'ambiente circostante è in perfetta armonia.

È questo il caso delle Cantine Feudo Arancio, che si affacciano sullo splendido lago Arancio a Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento che presentano, in omaggio alla tradizione siciliana e al profondo rispetto per il territorio, la tradizionale struttura del baglio siciliano. Nonostante l'atmosfera d'altri tempi, tuttavia, qui i metodi  tradizionali incontrano le tecnologie più avanzate e l’alta qualità in un perfetto connubio tra le tecniche enologiche  avanguardistiche e l'architettura dal sapore retrò per un risultato finale di gran pregio.I vigneti di Feudo Arancio sono coltivati oltre che nella tenuta di Sambuca di Sicilia anche in quella di Acate in provincia di Ragusa.

“Selezioniamo accuratamente singole varietà per coltivarle in purezza nei nostri vigneti assolati – spiega l'enologo Maurizio Maurizi – Settecento ettari di sana viticoltura in cui coltiviamo sia vitigni autoctoni che internazionali con grande cura e dedizione consapevoli che il sole e il vento faranno il resto”. Le cantine sono dotate delle migliori attrezzature enologiche e tutti i materiali utilizzati sono di nuova generazione in un ambiente totalmente termo-condizionato. Il processo di vinificazione è seguito da un consolidato team di agronomi ed enologi, tanto appassionati del proprio lavoro quanto esperti, con la vocazione di ottenere vini di alta qualità, ricchi, intensi, dal gusto morbido e con tannini dolci, armonici ed eleganti. La barricaia rappresenta, inoltre, il vero fiore all'occhiello dell'azienda costituita da botti di rovere francese in cui i vini affinano vigore, sapori e profumi che fanno già parte del corredo genetico delle uve.

“È innegabile che la richiesta nel mercato italiano sia in forte crescita e che anche l'export ci stia dando ultimamente grandi soddisfazioni – racconta il direttore generale Fabio Maccari – come prova quanto avvenuto in occasione dell'apertura di un negozio virtuale su Alibaba che in un solo giorno ha venduto ben 10 mila bottiglie del gruppo Mezzacorona. Ciò indica che con il nostro lavoro stiamo andando nella giusta direzione”. Da luglio, inoltre, l'azienda, da sempre attenta a questo ambito, otterrà la conversione al biologico. Un altro importante traguardo raggiunto dopo aver già portato a casa importanti riconoscimenti per le Riserve Doc Sicilia, Cantodoro e Dalila e avere presentato allo scorso Vinitaly lo spumante a base di grillo “Accussì”.

Tutti coloro interessati a visitare questa splendida realtà, potranno farlo il prossimo 28 maggio in occasione di Cantine Aperte. L'opportunità per visitare questa meravigliosa tenuta, che si estende per 280 ettari tra il Lago Arancio e la Riserva Naturale “Bosco Magaggiaro” facendo trekking oppure in mountain bike. La cantina sarà visitabile dalle 10 alle 18 e sarà possibile degustare tutte le etichette accompagnate dalla Mortadella Bologna Igp del Salumificio Villani pagando un ticket d’ingresso di 5 euro.

Manuela Zanni