di Marco Sciarrini, Roma
Nell’ex mattatoio di Roma, si sono dati appuntamento per una tre giorni di full immersion, produttori, operatori della ristorazione e appassionati enogastronomici. Regia dell’evento Divin Gustare è stata l’agenzia Winelovers di Andrea Catelani.
Gli espositori tra i quali due etichette tra le top 100 di Wine Spectator, tre aziende che sono state premiate dai 3 bicchieri del Gambero Rosso e diversi 5 grappoli di Bibenda, e poi Champagne con la maison Jean Pierre Delong; mentre tra il food, formaggi e salumi da tutta Italia ed anche un gustoso “corner” di prodotti ittici e crudo provenienti anche dalla Francia. L’ideatore della manifestazione Andrea Catelani racconta che Divin Gustare è nato per mettere insieme eccellenze enogastronomiche che potessero rappresentare al meglio il Made in Italy. Questa prima edizione ha riscosso molto successo tra il pubblico nonostante le avverse condizioni meteorologiche. “Stiamo già lavorando e buttando le basi per il futuro Divin Gustare 2019 -dice Catelani – in cui ci saranno anche molte altre liete sorprese per gli appassionati e per gli operatori del settore. Abbiamo creato l'evento per poter presentare alle aziende del settore Horeca e anche al pubblico di consumatori. Quando ho iniziato questa attività da zero sei anni fa, quello che abbiamo fatto in questi giorni, era un sogno, anzi una visione e uno scalino da raggiungere per andare avanti, crescere ancora insieme alla squadra che ho e alla fiducia che le prestigiose aziende di qualità che rappresento mi carica di energia.
(Cantina Zýmē)
Nel corso della visita abbiamo particolarmente apprezzato la Cantina Zýmē, il cui nome proviene dal greco e significa “lievito”, elemento fondamentale nel mondo dell’enologia, ma anche elemento simbolico che richiama la naturalità. La sua etichetta Harlequin 2012 ci ha incuriosito, perchè fatta con uve provenienti da 15 vitigni ci cui 4 a bacca bianca con passaggi di 2 anni in barrique nuove che si ripetono per ben 3 volte per finire con 2 anni di affinamento in bottiglia e prodotte solo in annate di eccellenza. Altra etichetta interessante della stessa cantina è from black to white, un Igp Bianco Veneto, con Rondinella Bianca 60%, Gold Traminer 15%, Kerner 15%, Incrocio Manzoni 10%. Ci ha destato anche interesse assaggiare un’inedito Oseleta in purezza. Particolare dell’azienda è quella di aver scoperto tra le sue vigne una uva bianca particolare che ha subito incuriosito la proprietà che facendola analizzare ha scoperto che trattasi di un vitigno Rondinella (vitigno tipicamente a bacca rossa) albina.
(Rebollini)
Altra azienda con vini di spessore è l’azienda agricola Rebollini in Oltrepò Pavese, territorio che sta cercando di risollevarsi. L’azienda produce dal 1968 vini classici della zona come il Pinot Nero, il Riesling ed anche un ottimo metodo classico Docg millesimato 95% Pinot nero 5% Chardonnay che noi abbiamo testato del 2013 con 36 mesi sui lieviti e una sboccatura a maggio 2018, ed anche un metodo classico rosè Docg 2012 Cruasè 100% Pinot nero, 48 mesi sui lieviti e sboccatura ad aprile 2018 con una selezione di vigneti e uve di alta qualità.
(Poggio Bonelli)
Tra le altre cantine espositrici,segnaliamo Cantina Poggio Bonelli che nella sua storia è stata proprietà ambita dalle più importanti famiglie senesi. Ha avuto diversi proprietari nel corso dei secoli, posseduta dall’antica famiglia Spennali durante tutto il Medioevo, nella seconda metà del '500 Poggio Bonelli passò invece nelle mani della illustre famiglia Piccolomini, in seguito, probabilmente per via dinastica, divenne proprietà stabile della famiglia Landucci per tutto il '600 e il '700. Le famiglie Croci e Landucci, unite, hanno portato avanti il podere di Poggio Bonelli fin dentro il XX secolo. La tenuta è ubicata nel comune di Castelnuovo Berardenga a cavallo delle due denominazioni Chianti (Colli Senesi) e Chianti Classico. Tra i vini presentati abbiamo gradito il Chianti Docg Classico Riserva, ed anche Chianti Colli Senesi Docg, Sangiovese in purezza.
(La Morosina)
Abbiamo anche molto apprezzato un’azienda condotta da giovani, La Morosina che produce birra, in cui la materia prima è completamente prodotta nella proprietà a due passi da Milano presso una tipica e storica Cascina nella valle del Ticino. Una produzione che, come tengono a dire i ragazzi, è puramente agricola con etichette di birre ambrata, bionda e weizen ed anche una senza glutine in stile golden ale, sviluppando una tecnica di lavorazione, per abbattere il contenuto di glutine, conservando tutto il gusto ed il carattere.
Ed infine per il food, particolarmente con l’Azienda Atelier specializzata in forniture per la ristorazione ma anche per il privato, dove i loro prodotti vengono da aste locali ed anche nazionali. Le ostriche obbligatoriamente provenienti dalla Francia da produttori selezionati e una lavorazione della materia prima che li porta a servire ristoranti di grande livello.