(La brigata del Charleston)
di Manuela Zanni
Come una bella signora che compie 50 anni ma che ne dimostra appena la metà, il ristorante Charleston, icona non solo della ristorazione ma anche della storia, cultura e del costume di Palermo, si prepara a festeggiare il mezzo secolo di vita il prossimo 21 ottobre.
In questo giorno del 1967 avvenne appunto l’apertura a piazzale Ungheria, per poi trasferirsi nel 1969 la storica sede estiva presso l’Antico Stabilimento Balneare di Mondello, che diventò, in seguito, l’unica nella stagione 1999-2000. Successivamente, il trasferimento nella villa dei Conti Bernard de la Gatinais, la dimora in stile Liberty attuale sede del Charleston. Fin dai primi anni di vita il ristorante divenne famoso anche a livello internazionale per la sua prestigiosa cucina, caratterizzata dalla qualità delle materie prime utilizzate e per gli elevati standard del servizio offerto alla clientela ottenendo in fretta un posto nell’Olimpo dei locali del successo.
(Baccalà a sfincione)
Nel corso degli anni, da Maria Callas a Papa Giovanni Paolo II, passando per presidenti della Repubblica e Primi ministri, sono stati davvero tanti personaggi di spicco del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo che sono stati ospiti dello storico ristorante. La sua cucina, ha rappresentato un punto di incontro tra la tradizione siciliana e quella internazionale, ottenendo negli anni prestigiosi riconoscimenti, come le due stelle Michelin, le quattro forchette della Guida Veronelli, quelli delle guide Pirelli e Gambero Rosso e l’Oscar della Cucina italiana. La celebre “Melanzana Charleston”, la “Cernia alla Matalotta” e gli “Involtini di pesce spada” sono, infatti, solo alcuni dei piatti storici nati nelle cucine del Charleston che poi si sono diffusi nei ristoranti di tutta la città, entrando di fatto a far parte della tradizione della cucina palermitana.
(Calamaro che sembra un risotto)
Oggi il Charleston continua a portare avanti la filosofia che in passato lo ha portato al successo rappresentando un punto di riferimento per i gourmet di tutto il mondo grazie ai piatti dello chef Angelo Gervasi che, dopo aver lavorato tra New York, Parigi, Tokyo e Berlino, dal 2008 è alla guida della cucina del ristorante. Ad affiancarlo, nella brigata di cucina, il giovane sous-chef Santino Corso che rappresenta una promessa nel panorama culinario non solo siciliano ma anche internazionale grazie alle sue esperienze nelle cucine di alcuni dei principali ristoranti di Londra, tra cui il famoso stellato Roux at Parliament Square. Non manca, ovviamente, attenzione alla cantina, con Giorgio Dragotta, direttore del Museo del vino di Palermo e sommelier del Charleston dal 1974. Non a caso, infatti, il ristorante può vantare una carta dei vini composta da circa 500 etichette pregiate tra vini italiani ed esteri.
(Caprese in un sol boccone)
Per festeggiare questo importante traguardo il Charleston ha in programma una serie di eventi e di iniziative volte a dimostrare il desiderio di restare al passo con i tempi nonostante la “veneranda” età. Per farlo, innanzitutto, il ristorante ha deciso di “aprirsi” anche ad un pubblico più giovane per diffondere la cucina gourmet rendendo accessibile ad un pubblico di ragazzi l’alta ristorazione, l’attenzione per le materie prime e lo studio delle tecniche culinarie più evolute. Nasce così “Il Giovane”, il menù presente nella nuova carta del Charleston che dà la possibilità di vivere un’esperienza di alto livello ad un costo “light”. I piatti previsti dal menù consistono in amuse-bouche, un piatto e un dessert a scelta dal menù, a cui è possibile aggiungere un calice di vino a scelta tra la vasta carta dei vini del ristorante. Il tutto ad un costo di poco più alto della classica pizza e birra.
(Cannoncino con crema al caffé e gelato di anice stellato)
A seguire giovedì 29 giugno con la cena esclusiva dello chef Enrico Bartolini, il più premiato dalla Guida Michelin 2017, per la prima volta a Palermo (ne parliamo qui e qui). Bartolini, classe 1979, ha ottenuto quest’anno due stelle Michelin per il “Ristorante Bartolini” all’interno del museo Mudec di Milano, una per il “Casual” di Bergamo e un’altra per “La Trattoria Enrico Bartolini” a Castiglion della Pescaia, diventando così lo chef più stellato d’Italia. A luglio, sarà poi la volta del fotografo palermitano Pucci Scafidi che presenterà il suo docufilm “Terra madre”, un omaggio alle eccellenze agroalimentari e alle bellezze della Sicilia attraverso immagini spettacolari di siti archeologici, di spiagge selvagge, di borghi arroccati, di tramonti sul mare e di sapienti artigiani narrati dalla voce di Giancarlo Giannini.
(Mousse ai frutti rossi con cialda croccante al cioccolato)
Inoltre a settembre, per valorizzare il lavoro degli chef siciliani, il Charleston lancerà un concorso, i cui dettagli saranno resi noti nelle prossime settimane, rivolto ai giovani talenti che saranno chiamati a sfidarsi davanti ad una giuria composta da alcuni chef di fama internazionale. In premio una borsa di studio che consentirà di effettuare uno stage presso uno dei migliori ristoranti d’Italia. Ad ottobre, infine, si terrà la grande festa per celebrare questo importante anniversario di un ristorante che ha fatto la storia di Palermo con l’auspicio che non sia un punto di arrivo bensì di partenza verso la continua e costante apertura a target di clientela diversi e dal palato sempre più esigente.