A Mazara del Vallo, dopo la kermesse di tre giorni, si tirano le somme del Blue Sea Land.
L’Expo internazionale del gusto, manifestazione che mantiene una forte connotazione mediterranea, quest’anno è andata al sodo. Non sono mancati i convegni e i seminari. Ma il filo conduttore è stato il rapporto economico tra Paese diversi.
Sono stati circa trecento gli incontri tra i cinquanta produttori locali e meridionali ed i 20 buyers provenienti da Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Francia, Russia Cina, Giordania, Yemen Usa e Maldive. Grande l’interesse suscitato dai prodotti siciliani presso gli operatori economici giunti da tante parti del mondo. I prodotti più richiesti sono stati vino, olio extra vergine di oliva, formaggi e latticini in generale, prodotti ittici, pasticceria, pasta. Un certo interesse hanno suscitato anche le produzioni dell’industria edile e dell’impiantistica.
L’evento sorpresa della Blue Sea Land, se così si può dire, è stato rappresentato dalle partnership con Yemen, Maldive, Russia, Giordania, Cina e Inghilterra.
“Siamo soddisfatti degli incontri B2B tra gli operatori economici stranieri ed italiani – ha dichiarato Roberto Lovato dell'agenzia ICE – l'interesse mostrato dai buyers verso quest'area del Mediterraneo e per il paniere di prodotti d'eccellenza offerto dalle aziende presenti fa ben sperare per il rafforzamento del partenariato internazionale. Possiamo ritenerci soddisfatti, missione compiuta”.
Spiega Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto della Pesca di Mazara del Vallo, organizzatore della manifestazione insieme con la Regione siciliana e la Camera di Commercio di Trapani: “Sono soddisfatto del bilancio della manifestazione. Girando per i centocinquanta stand dislocati nel dedalo di viuzze della Casbah di Mazara del Vallo ho riscontrato il grande entusiasmo di espositori e visitatori. L’enogastronomia ha costituito uno straordinario momento di aggregazione concreta tra i Distretti agricoli, alimentari e della pesca, creando una vera e propria rete regionale ed extraregionale. Esempio concreto della capacità di fare sistema per creare sviluppo sostenibile e rispettoso dei tempi della natura e delle tradizioni del territorio”.
Più di 40 mila visitatori hanno potuto degustare, tra spettacoli e animazione, le prelibatezze delle eccellenze agroalimentari italiane e, in particolare, siciliane: dal pesce ai prodotti dell’agricoltura, dalla pasticceria ai prodotti caseari e soprattutto la grande varietà di vini e degli olii d’oliva. Insomma, il bio-Mediterraneo in mostra a Mazara del Vallo. Quasi una prova tecnica di trasmissione per l’Expo 2015 che vedrà proprio la Sicilia capofila. Un appuntamento dove saranno presenti anche le eccellenze dei Paesi rivieraschi e del Medioriente allargato.
Blue Sea Land ha ospitato anche un ‘viaggio’ tra i sapori e i saperi del mondo militare: “Rancio di bordo e i menù storici delle navi della Regia Marina”, curata dal capitano di vascello, Alessandro Pini. Pini, grazie ad uno studio di antichi testi e manoscritti e dall’archivio Storico della Marina Militare Italiana, ha illustrato come i marinai di tutti i tempi hanno affrontato (e risolto) il problema del cibo per mare.
Una lunga e affascinante digressione, dai Sumeri agli Egizi, dai Fenici ai Greci, dai Romani ai Vichinghi, dal Medioevo ai tempi delle Repubbliche Marinare, dai grandi navigatori (Colombo, Magellano e Cook) alla Francia di Colbert, dalla Marina Pontificia ai fasti dell’Ammiraglio Nelson, dalle invenzioni del XIX secolo fino alla Regia Marina e all’attuale Marina Militare.
“Il viaggio di Pini attraverso il rancio di bordo – dice Tumbiolo – parte dalla notte dei tempi ed in tutte le epoche rivela un carattere comune: e cioè che nella cambusa delle imbarcazioni non sono mai mancati alcuni alimenti alla base che ritroviamo oggi nella cosiddetta dieta mediterranea: olio, vino, uova, cereali, carne, pesce ed ortaggi. Su questi alimenti puntiamo ancor di più oggi per portare la salute sul piatto del consumatore”. “La mostra sui menù di bordo e la cena storica – aggiunge il presidente della distretto della Pesca di Mazara del Vallo – avvenuta per l’occasione nella cornice magica di piazzetta Madhia hanno arricchito il momento interculturale, a suggellare il gemellaggio fra le comunità mazarese e quella tunisina. Ancora una volta Mazara del Vallo diventa scenario dove il gusto oltre che incontrare il palato diviene formidabile strumento di dialogo e aggregazione tra popoli e culture diverse”.
Giulio Ambrosetti