barolobrunello termina la prima trasferta internazionale a Lugano, in Svizzera, con un grande successo di pubblico: quasi 400 visitatori hanno avuto modo di degustare per due giorni consecutivi 125 vini rappresentativi della tradizione enoica montalcinese e piemontese, incontrando ben 38 produttori e maestri del Barolo e del Brunello.
Grande soddisfazione anche da parte degli organizzatori che hanno sottolineato quanto questa tappa sia stata rappresentativa: la Svizzera, caratterizzata da un mercato interessante, da scoprire e approfondire, è stata una conquista. Gli stessi produttori ci hanno creduto e hanno sfoderato gli assi migliori per ingolosire il pubblico presente. Un esempio è il giovane produttore Alberto Burzi che per Lugano ha proposto il suo Barolo Vecchie Viti Capalot 2013 con la storica etichetta utilizzata nel passato e ancora Daniele Pelassa, produttore di Roero, quasi timoroso di voler partecipare e invece ha stupito tutti con il suo Barolo Riserva 2009, ma potremmo continuare citando il Barolo di Vietti e dell’Azienda agricola Mascarello, il Brunello di Casanova di Neri e di Poggio di Sotto. Alla fine della prima giornata si è tenuta la Cena di Gala alla Villa Principe Leopoldo che ha visto la partecipazione di tutti i produttori, attori di una splendida serata in cui grandi vini sono stati accompagnati da piatti che ne hanno esaltato aromi e profumi. Si sono stappate circa 40 Magnum e l’annata più vecchia è stata il 1982 di Borgogno.
Ora barolobrunello si prende una pausa per preparare l’edizione autunnale: questa volta sarà la città di Milano al centro dell’attenzione con un format tutto rinnovato. Appuntamento il 18 e 19 novembre.
C.d.G.