(Hosam Eldin Abou Eleyoun, Fiorendo Detti e Antonello Maietta)
di Michele Pizzillo
La città dove è nata l’Ais, Associazione Italiana Sommelier il 7 luglio del 1965, a 51 anni e 5 mesi da quella storica data, ha voluto onorare l’associazione con il conferimento della massima onorificanza civica alla delegazione Ais di Milano.
“Dal 1965 – si legge nella motivazione – è parte integrante della città e punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e per coloro che amano e apprezzano il vino, uno dei prodotti più rappresentativi del nostro Paese. Impegnata da sempre nel divulgare la passione e l’arte dell’accostare il vino al cibo con i suoi corsi, riconosciuti a livello nazionale e internazionale, ha formato generazioni di sommelier. Professionisti diventati ambasciatori del gusto e del bere bene e consapevole. Conta oltre 35mila soci impegnati ogni giorno nel valorizzare e promuovere il grande patrimonio culturale del vino italiano, uomini e donne che permettono al semplice consumatore come al professionista di conoscere e apprezzare le eccellenze dell’enogastronomia italiana”.
(Le benemerenze)
La cerimonia di consegna delle 36 “civiche benemerenze del Comune di Milano” – o Ambrogino d'oro: nome non ufficiale con cui sono comunemente chiamate le onorificenze conferite dalla civica amministrazione meneghina, perché ispirato a Sant'Ambrogio, patrono della città -, si è svolta in occasione della festa patronale di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre, nel grande Teatro Dal Verme, fra l’emozione del delegato Ais di Milano, Hosam Eldin Abou Eleyoun che al momento della consegna del riconoscimento da parte del sindaco Giuseppe Sala, ha sottolineato: “Ho l'onore di condurre un gruppo coeso e affiatato che in tutti questi anni si è dedicato in modo incredibile per valorizzare il mondo del vino. È un premio che da una parte corona il grande impegno che abbiamo messo in campo in questi anni, e dall'altro ci dà ancora più forza per andare avanti. Siamo consapevoli di essere diventati un punto di riferimento nel mondo del vino. Siamo immensamente felici e al tempo stesso ci sentiamo ancor più responsabilizzati a far bene. Tutti, giustamente, si aspettano sempre il meglio da noi. C'è ancora molto da fare e noi vogliamo continuare a dare il nostro contributo per rendere questa grande città anche capitale della cultura del vino”.
(Hosam Eldin Abou Eleyoun)
Milano, con 1.850 soci, è la Delegazione con il maggior numero di iscritti in Lombardia, capofila di un movimento che ha reso questa regione anche la più numerosa a livello nazionale all'interno dell'Associazione Italiana Sommelier. Così, alla soddisfazione di Hosam, si aggiunge quella del presidente Ais Lombardia, Fiorenzo Detti che, oltretutto, ha preceduto Hosam alla guida della delegazione meneghina, “È un attestato di grande prestigio che premia un intenso lavoro di squadra magnificamente orchestrato da Hosam. Penso sia il cameo finale che conclude un periodo di grande lavoro da parte di tutta AIS Lombardia, e della Delegazione di Milano in particolare. Una sorta di attestato di maturità, molto prestigioso considerando che a conferircelo è stato il Comune della città dove hanno sede Ais Milano, Ais Lombardia e Ais Italia”.
Insomma, un premio meritato anche per l’impegno della delegazione guidata da Hosam Eldin Abou Eleyoun, raffinato sommelier di origini egiziane, nella politica di valorizzazione del vino non solo quello prodotto in Lombardia, visto che ai banchi d’assaggio organizzati dall’Ais sono presenti prodotti provenienti da tutta Italia e dai principali paesi produttori di vini di qualità. Quindi, una delegazione che fa conoscere ai milanesi i migliori vini del mondo.