Dal latte crudo ai fermenti, dai pascoli alle contraffazioni alimentari, ecco i temi di Cheese, la manifestazione internazionale di Slow Food in programma a Bra dal 20 al 23 settembre.
Protagonisti saranno i formaggi da salvare, quelli che faranno parte dell'Arca del Gusto focus della manifestazione, il progetto della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus che dal 1996 cataloga i prodotti simbolo delle tradizioni, della cultura e della storia dei cinque continenti.
“A Cheese ognuno di noi sarà chiamato a portare a Bra il prodotto caseario ritenuto meritevole di salire sull’Arca con l’iniziativa Salva un formaggio! Solo così, infatti, si preservano razze, pascoli, paesaggi e saperi delle piccole comunità, spesso tramandati da generazioni”, racconta Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia.
Ospiti della manifestazione, le Isole Britanniche con i loro formaggi artigianali, creati recuperando antiche tecniche di produzione e restituendo i sapori autentici del territorio, di cui ci parla oggi Jason Hinds, colonna portante della londinese Neal’s Yard Dairy, forse il miglior affinatore di formaggi artigianali delle Isole Britanniche. “Con il nostro lavoro siamo riusciti, negli anni, a salvare dall’estinzione molte produzioni artigianali. E quando abbiamo visitato Cheese per la prima volta, abbiamo capito di aver trovato la nostra casa”. Di qui l’idea di creare la Via degli Affinatori e coinvolgere altri artigiani in una collaborazione che va al di là di Cheese. “Siamo molto orgogliosi di portare a Bra i nostri formaggi e farli assaggiare, in questa che è la migliore manifestazione dedicata al mondo caseario”. Degli oltre 150 formaggi presenti nella Gran Sala, quest’anno un terzo proviene da queste isole, offrendo un perfetto abbinamento con più di 800 etichette della vicina Enoteca.
Ed è Carlo Petrini, presidente di Slow Food, a tirare le somme guardando a come Cheese è cambiata in questi 16 anni: “Quante battaglie abbiamo combattuto in questi anni, dal Regno Unito degli anni ’90, in cui lo stilton tradizionale era completamente scomparso, al divieto di produrre formaggi a latte crudo negli USA. Oggi per fortuna il panorama è completamente diverso, dalle Isole Britanniche arrivano prodotti meravigliosi, frutto di ricerca e nuovi metodi di affinamento. E poi, ricordiamolo, già il medico piemontese Pantaleone da Confienza nel suo Summa lacticinorum, il primo libro sui formaggi, celebrava le produzioni lattiero casearie inglesi!”.
“Molti i Paesi che hanno cominciato a produrre i loro formaggi, dall’Africa al Sud America, sintomo che la biodiversità non si protegge imponendo a tutti il cibo europeo, ma insegnando a valorizzare le proprie ricchezze”. E Petrini conclude con un augurio per la sua città e per quella che secondo lui è la “più bella manifestazione di Slow Food: venite a Bra per conoscere i produttori, godere appieno della varietà culturale che si respira in quei giorni e lasciarvi tentare dalle moltissime leccornie approdate da ogni parte del mondo a bordo dell’Arca del Gusto”.
Cheese sarà palcoscenico naturale di cultura e altissima gastronomia, dichiara Bruna Sibille, Sindaco di Bra. “Un’invasione colorata e festosa di food trotter da tutta Europa, un modo di ripensare una città che si vuole Slow anche nelle buone pratiche, dalla valorizzazione del territorio alle idee per un futuro possibile”.