di Michele Pizzillo
Weekend da non perdere per gli appassionati di uno dei fascinosi vini italiani qual è il Barolo.
Sabato 19 e domenica 20, infatti, l’associazione Go Wine ripropone “I Grandi Terroir del Barolo”, un evento che è alla tredicesima edizione. Epicentro di questa manifestazione è uno dei comuni di riferimento della produzione del Barolo, Monforte d’Alba, con diverse location come Sala Grifoni di Palazzo Martinengo, il ristorante Moda Venue e il centro storico cittadino. Il resto è sempre lo stesso perché l’evento ha mantenuto negli anni il suo carattere: raccontare un grande vino come il Barolo attraverso il suo territorio, le differenti menzioni geografiche (cru) e l’incontro con i suoi produttori, esaltando differenze e ricchezze dei vari siti della denominazione. Un tema che ha contribuito ad esaltare la grandezza del Barolo e che trova in questo evento un’importante occasione di approfondimento. Un evento di nicchia, per degustazioni attente e commentate, con il racconto dei viticoltori presenti a spiegare la terra e il loro lavoro. A portata di mano dei partecipanti all’evento, i banchi d’assaggio alla presenza diretta delle cantine, esclusive masterclass e un nuovo master sul Barolo (in programma nella sola giornata di sabato 19 marzo): una formula di manifestazone rinnovata e molto gradita, che consentirà in un weekend di approfondire “sul campo” la conoscenza della nuova annata di uno dei più grandi vini del mondo, il Barolo. Non ci saranno solo le nuove annate del vino piemontese, visto che sarà disponibile una selezione di grandi vini italiani legati a vigne storiche e a terroir particolari per incentivare il dialogo con il Barolo. Tant’è vero che in questa edizione di “I Grandi Terroir del Barolo”, l’ospite speciale è il Consorzio Etna Doc che sarà presente al banco d’assaggio con una selezione di etichette di Etna Rosso di diverse cantine del territorio etneo e diversi versanti dell’areale di produzione per permettere di raccontare meglio e molto dettagliatamente la viticoltura che circonda il vulcano. L’Etna sarà anche protagonista di alcune masterclass in un avvincente confronto con il Barolo e, ovviamente, tra due importanti vitigni, Nerello Mascalese e Nebbiolo, una sorta di “competizione fra giganti”.
Le masterclass de “I Grandi Terroir del Barolo” saranno guidate da Gianni Fabrizio, curatore della guida ai Vini d’Italia del Gambero Rosso, cominciando sabato 19 marzo con “I percorsi nei terroir del Barolo: da Verduno a Barolo” e “Terroir a confronto: il Barolo e l’Etna, nebbiolo vs Nerello Mascalese, menzioni geografiche e contrade”. Quest’ultima masterclass sarà riproposta anche domenica, insieme a “I percorsi nei terroir del Barolo: da Barolo a Serralunga”. Ad arricchire il programma della manifestazione, un master sul Barolo, sabato 19: una giornata esclusiva, in cui si potrà approfondire sul campo la conoscenza di questo vino fra lezioni, percorsi nel territorio di produzione e degustazioni. In programma anche il tour delle cantine, con la prima tappa all’Enoteca Regionale del Barolo per conoscere l’istituzione, la sua storia, le attività, il castello di Barolo. Mentre a La Morra si visiterà la vigna di Brunate e “incontrare” il paesaggio del Barolo di La Morra. L’altro sito storico del Barolo è la collina di Cannubi, dove è prevista una breve comunicazione con dialoghi in vigna sul tema “le vigne storiche del Barolo”. Infine, una passeggiata in un altro grande terroir del Barolo, Serralunga, che si concluderà con la degustazione di proviene da quella vigna.