di Francesca Lucchese
“In viaggio con le diversità del gusto”. Questo è quanto promette lo slogan di Taste, il salone ideato dal gastronauta Davide Paolini dedicato all’alta gastronomia andato di scena a Firenze.
E’ stato un viaggio alla scoperta di emozioni sempre nuove per il palato, una sorta di caccia al tesoro dove il tesoro era ovunque, in ciascuna delle 250 aziende in degustazione. Formaggi, confetture, salumi, biscotti e cioccolato, pasta artigianale e verdure sott’olio, caffè, birra e vino, un tripudio di sapori che conquistano perché il pianeta food è assolutamente straordinario.
Taste funziona così: ti immergi nel clima della suggestiva Stazione Leopolda e inizi il tour delle degustazioni. Puoi iniziare dal salato, assaggiare qualche vino o qualche birra e poi terminare con i prodotti dolciari, magari chiudere con un eccellente caffè. Oppure puoi saltare liberamente da un gusto all’altro, guidato semplicemente dalla curiosità del momento. Siamo andati in cerca di novità e abbiamo raccolto impressioni variegate e registrato sensazioni gustative sconosciute.
Ecco che nel nostro percorso abbiamo incontrato il Piacentinu Ennese Dop di Casalgismondo, pecorino allo zafferano con pepe nero in grani. Una denominazione nuova e di nicchia proveniente dal cuore della Sicilia. La grana è compatta, decisamente intriganti il profumo e il sapore deciso della spezia dorata.
Facciamo pochi passi e l’assaggio successivo è una pallina di gelato allo yogurt con un filo di olio extravergine di oliva. È Mate, l’oro verde proveniente da cultivar toscane coltivate in terra d’Istria. Sorprendente l’abbinamento con la piccola sfera fredda e dolce: il sapore dell’olio emerge inaspettatamente con prepotenza.
Torniamo in Italia. La Liguria ci regala una salumeria d’altri tempi, allevamenti e macellazione di bestiame nostrano. Siamo a Sassello, duemila anime in provincia di Savona, dove Giacobbe è una realtà aziendale molto piccola, fedele alle tradizioni antiche e alle ricette centenarie. Indimenticabile il patè di lardo alle erbe aromatiche.
Novità dal Salento: è Olivotto, crema di oliva autoctona cellina reinterpretata in chiave dolce. Un prodotto appena brevettato, sul mercato da pochissimi mesi. Un vero successo l’assaggio nel bicchierino di yogurt magro, ma Olivotto è ideale anche da spalmare e per accompagnare il formaggio come una mostarda.
E se l’occhio vuole la sua parte certo non poteva sfuggirci l’Aceto Balsamico di Modena Igp Leonardi, edizione limitata Diamond, una piccola bottiglia sfavillante con etichetta e confezione tempestate di vero cristallo Swarovsky. Senza dubbio un prodotto luxury per grandi appassionati. Un gioiello. Bellissima.
E infine la scoperta del riso Carnaroli Acquerello, il primo riso invecchiato in Italia: ben 7 anni in silos refrigerati che renderanno il chicco sodo e ricco di nutrienti come quello integrale. Ne abbiamo assaggiato in purezza la gemma, la parte vitale del riso che viene separata durante la sbiancatura. Contrariamente a quanto accade al riso comune, in Acquerello la gemma viene recuperata e restituita al chicco. Dolcissima, si scioglie in bocca. Un’esperienza gustativa rara, inaspettata.Qui la cura del dettaglio e l’attenzione alla qualità raggiungono la perfezione. Destinato all’alta ristorazione, ma anche alle gastronomie di eccellenza, Acquerello si presenta in un packaging stravagante e di effetto: un’elegante lattina.
Potremmo andare avanti per ore, esplorando l’area Taste Tools dedicata agli accessori di design per la cucina, oppure soffermarci al Taste Shop per fare incetta di cibi esclusivi: oltre 1500 prodotti in catalogo degustati durante il tour, da acquistare e portare a casa.
Invece a catturare la nostra attenzione è il Taste Ring, arena cultural-gastronomica diretta da Davide Paolini. Un luogo di incontro e dibattito con i protagonisti del mondo del cibo e dell’alta cucina. Ma questa è un’altra storia.