Sono le 17 masterclass previste da Bottiglie Aperte, la manifestazione dedicata al vino ideata da Federico Gordini e in programma a Milano, Palazzo delle Stelline, domenica 8 e lunedì 9 ottobre (ne parlavamo in questo articolo).
Eccole di seguito
Domenica 8
- Alessandro Rossi guiderà la verticale di Soave Monte Fiorentine dell’azienda Ca’ Rugate: annate 2015, 2013, 2010, 2008, 2007, 2005.
- Cristiana Lauro sarà impegnata nella verticale di Montepulciano d’Abruzzo Plateo dell’azienda Agriverde: annate 2011, 2008, 2007, 2001, 2000, 1998.
- A Giampaolo Gravina è stato assegnato il compito di relazionare su “La Riscossa dei Rossi leggeri”: sette diverse declinazioni della bevibilità in chiave contemporanea e cioè, Schiava Romigberg di Alois Lageder, Cerasuolo di Vittoria di Gulfi, Chianti Classico Pratello di Lamole di Lamole, Valtenesi Torrazzo, Rouchet Briccorosa di Scarpa, Montepulciano d’Abruzzo Ottobre Rosso della Tenuta I Fauri, Coste della Sesia Casteltorto delle Tenute Sella.
- Daniele Cernilli guiderà la verticale di Jo prodotto da Gianfranco Fino: annate 2015, 2014, 2012, 2011 e 2010.
- I Vini Bianchi di Luca d’Attoma che saranno descritti da Andrea Grignaffini; Emilia Romagna: San Valentino Scabi Rebola 2016; Sardegna: Antonella Corda, Vermentino 2016; Toscana: Poggio al Tesoro Vermentino Solosole 2016, Sicilia: Terra Costantino Etna Bianco Contrada Blandano 2014; Abruzzo: Fattoria La Valentina Fiano Colline Pescareso Auha’ 2013.
- Sui 50 anni del Barolo Bussia di Prunotto, relazionerà Orazio Vagnozzi con Emanuele Baldi, con la degustazione delle annate 2011, 2005, 2001 e 1990.
- Ancora Alessandro Rossi, però, per la verticale del 16.00, della Tenuta di Liliano Chianti Classico Riserva 2013, 2011, 2010, 2008, 2005, 2004.
- A gestire la verticale di Barolo Sarmassa dei Marchesi di Barolo (annate 2010, 2000, 1990, 1980), Cernilli sarà accompagnato da Ernesto Abbona.
- Conclusione della prima giornata con i 50 Anni di Brunello di Montalcino dei Conti Costanti con Andrea Costanti che relazionerà sul Brunello 2013, 2012, 1995 e il Brunello riserva 2010, 2006, 2004, 1985, 1975.
Lunedì 9
- Riluce: Il gusto invisibile della natura su cui relazionerà Andrea Grignaffini con Giorgio Mercandelli.
- Si prosegue con tre vini di Vespa Vignaioli, Noitrè Brut Rosé 2013, Primitivo di Manduria Raccontami 2015,
- Nero di Troia Helena 2014 su cui relazioneranno Luciano Ferraro con Bruno Vespa.
- A Cristiana Lauro il compito di descrivere alcuni vini della Tenuta Caccia al Piano: Bolgheri Superiore Levia Gravia 2011, 2007, 2006, 2000; e, Bolgheri Ruit Hora 2011, 2007, 2006 e 2001.
- Sulle diverse anime del Trentodoc relazionerà Andrea Grignaffini con la degustazione di Pas Dosé 2009 di Altemasi, Brut Nature 2012 di Bellaveder, Ferrari Perlé 2010 delle Cantine Ferrari, Riserva 1673 Extra Brut 2010 di Cesarini Sforza, Dosaggio Zero Riserva 2010 di Letrari, Nature 2011di Opera; Brut Rosé 2013 della Pedrotti Spumanti e Alperegis Extra Brut 2011 di Rotari.
- Ad Alessandro Cellai il compito di raccontare quattro vendemmie – 2015, 2014, 2013, 2012 – della Rocca di Frassinello – Baffonero.
- Sulle vendemmie 2013, 2010, 2006, 2004 e 2001 di Bocca di Lupo di Tormaresca, relazionerà Orazio Vagnozzi con Renzo Cotarella.
- De “Il Brunello che verrà… il 2012 e il 2013…” ne parleranno Adua Villa e Riccardo Silla Viscardi, con la degustazione di Brunello di Montalcino 2012 di Paradiso di Frassina, Madonna delle Grazie 2012 de Il Marroneto, Poggio al Granchio 2012 di Val di Suga – Brunello di Montalcino 2013 di Caprili, Brunello di Montalcino 2012 di Villa al Cortile, Brunello di Montalcino 2012 di Ciacci Piccolomini, Tenuta Nuova 2013 di Casanova di Neri.
- Conclusione delle masterclass con il Montano di Falesco delle annate 2014, 2008, 2005, 2004, raccontato da Andrea Grignaffini con Riccardo Cotarella.
Fra conferme – come la donazione ai Cavalieri di Malta degli introiti delle masterclass – e novità, come la case history di successo del pop up restaurant di Food Genius Academy, Al Cortile – nato in occasione di Expo 2015 per poi rimanere aperto anche successivamente, rammenta la direttrice della scuola di alta cucina, Desirée Nardone -, che nei due giorni della manifestazione trasferisce a Bottiglie Aperte la brigata del ristorante, formata dai migliori alunni dei corsi di Alta Cucina e Pasticceria di Food Genius Academy, proporrà un esclusivo menù riservato ai visitatori. Oltre che preparare il menù della cena di gala in programma domenica 8, dopo il conferimento degli Awards di Bottiglie Aperte, che sono: i “wine list awards” per la migliore carta dei vini, con un occhio attento non solo a prezzi e varietà, ma anche ad originalità ed estetica che premiamo il mondo della ristorazione italiana suddiviso in sei categorie, dal “wine bar” al ristorante stellato. I “wine style awards” assegnati alle aziende per la “miglior presenza fieristica”, la “miglior comunicazione social”, il “miglior sito web”, il “miglior packaging” e il migliore evento aziendale.
Dopo il conferimento di questi premi molto attesi da operatori e pubblico perché indicano i cambiamenti e l’evoluzione del mondo del vino italiano, tutti a tavola a gustare il menù proposto dal ristorante “Al Cortile”: cubotto di focaccia a lievitazione naturale, ricotta al pepe, datterino confit e carbone di olive; raviolo di ossobuco, crema allo zafferano e glassa di vino rosso; pancia di maiale, limone piccante e salicornia; baccalà all'amatriciana; cannolo siciliano con guacamole, zucchine marinate, pistacchi salati e polvere di piselli al wasabi; avocado black tarte. Per i vini, ognuno penserà per se, visto che a disposizione ci saranno centinaia di etichette proposti da oltre 100 produttori di grandi vini. Mentre Federico Gordini potrà godersi un nuovo successo della sua idea e della possibilità di fare di Milano anche il punto di riferimento del vino italiano.
Michele Pizzillo