Il “Verdello Fest”, la manifestazione di Bagheria, in provincia di Palermo, che celebra il limone verdello e il buon cibo del territorio, ha staccato la seconda edizione e si è conclusa con un risultato al di sopra delle aspettative.
Oltre 25 mila le presenze tra corso Umberto e via Palagonia. Facciamo il punto con Michele Balistreri, presidente dell’Associazione La Piana d’Oro, che ha organizzato l’evento insieme alla Pro Loco “Bagheria Città delle Ville” e con il patrocinio del Comune di Bagheria. “Abbiamo messo in moto una macchina organizzativa articolata e ci aspettavamo un buon risultato, ma tenendo conto del livello di felicità bagherese riscontrata, escono fuori due valutazioni. La prima è che ci sia stato un maggiore senso di identità rispetto alla festa patronale che negli ultimi tempi ha perso mordente; la seconda è che l’appellativo di Bagheria come “città delle ville”è felice, chiaramente, ma nel tempo non è bastato a fungere da fattore attrattivo. Le ville non sono così fruibili ad eccezione di Villa Cattolica, Villa Palagonia, Palazzo Cutò e Palazzo Butera. E questa debolezza è controproducente perché disattende le aspettative del turista. Bagheria può offrire di più, in modo sinergico, partendo proprio dal considerare altre potenzialità, quali quelle offerte dal cibo e dai prodotti tipici. Basti pensare al successo degli eventi legati al verdello e allo sfincione bagherese”.
Una crescita qualitativa dunque quella che è stata registrata in occasione delle due giornate, che ruota intorno al cibo di qualità per il rilancio produttivo e turistico. Venti le aziende coinvolte tra gelaterie e ristoranti, dieci quelle del market e quindici quelle di artigianato locale. Da queste premesse la città delle ville potrebbe essere rinominata “città del buon gusto”, osserva lo stesso Balistreri. “Questa proposta la avvieremo – afferma – in una tavola rotonda entro il mese di ottobre, con alcuni relatori”. Ora il prossimo programma è lo sfincione fest, in calendario per il 2 dicembre. “Al di là dei numeri, bisogna dire che tutto questo si traduce in termini economici, ma la soddisfazione più grande – dice Balistreri – è stata quella di aver retto bene nonostante la concomitanza di eventi importanti legati al food: il Cous Cous Fest a San Vito Lo Capo e Sherbeth Festival a Palermo”. Grande consenso popolare dunque e vicinanza dell’amministrazione comunale per la riuscita dell’evento. “Adesso dobbiamo solo mettere a sistema questi risultati per rilanciarli dal basso”, conclude.
F.L.