(Diego Soracco)
di Francesca Landolina
Slow Food rinuncia alla guida dell’olio, dopo sedici edizioni. Forse il 17 porta sfiga? Scaramantici o meno, il nuovo numero della guida di riferimento per il mondo italiano dell’olio non ci sarà. La comunicazione si riduce all’osso ed emigra sulla Rete.
Si possono ricercare le aziende, ma al momento ci sono solo tre regioni disponibili, Liguria, Puglia e Marche. Ci sarà un completamento graduale dell’intero Paese, ma mancano alcuni aspetti a cui la vecchia guida aveva abituato: non ci sono le caratteristiche organolettiche degli oli. Aprendo il link delle aziende presenti, il pollice su, tipico simbolo del like del social network Facebook, manifesta un apprezzamento per chi ha superato la soglia della qualità modesta, nel quadro generale poco benevolo per l’anno in questione. Stando alle considerazioni del curatore della guida Diego Soracco, lo stacco della guida è dovuto alla necessità e volontà di riflettere per riorganizzarsi, rinnovare il “progetto olio” e rendere più incisiva la comunicazione, completandola con aspetti educativi e conoscitivi, utili sia al consumatore che al produttore. La scelta di spostare il minimo sindacale sulla Rete è momentanea, ma potrebbe essere arricchita e integrata. Nell’attesa nascono idee “ancora embrionali”, afferma Soracco. O meglio in stato di avanzamento, ma che richiedono riflessione, perché l’idea sarebbe quella di avviare un percorso conoscitivo attraverso cui il consumatore possa vivere e fare esperienza del mondo dell’olio, lungo tutta la filiera, dai campi alla bottiglia. In pratica, potrebbe realizzarsi una struttura, fissa o smontabile e trasportabile in giro per l’Italia, costruita come un museo multimediale e interattivo, ma è ancora presto per dare dettagli. Presentarla al prossimo Flow Fish di Genova a maggio? Non ci si espone ancora, servono risorse e bisogna capire se fattibile e come, in tempi stretti.
Ad ogni modo, rassicura “la guida è stata esclusivamente centrale fino ad ora. Non credo che la abbandoneremo, semmai integreremo per arricchire la comunicazione coinvolgendo altri aspetti, strumenti e risorse che possano integrare”. Di fatto si salta il 2017 e in compenso qualcosa online ci sarà. “L’annata è stata funesta e non sarebbe stato bello stroncare la comunicazione. Ecco perché in attesa di riorganizzarci, spostiamo parte delle informazioni sul sito”.