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La guida

Rivoluzione nella Guida ai ristoranti de L’Espresso: via i punteggi, arrivano i cappelli

15 Agosto 2016
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Valutazione stile Michelin: saranno assegnati da zero a 5 cappelli. Oltre duemila i ristoranti che saranno inseriti in Guida

 

Niente voti, solo “cappelli”. La rivoluzione della guida ai ristoranti d’Italia de L’Espresso è appena cominciata. 

Il curatore Enzo Vizzari lo aveva detto. Sarà una guida tutta nuova. Non solo per il team che affianca Vizzari, ma anche nella concezione strutturale della Guida stessa. Insomma, stop ai voti stile scuola, via ai cappelli, che ricordano le stelle Michelin, ma che in questa guida potranno essere fino a 5 e non tre come il top del firmamento targato Michelin. Saranno duemila i ristoranti recensiti. Per ognuno di loro il punteggio va da “nessun cappello” che non vuol dire bocciatura, ma una tavola valida nella sua categoria a cinque cappelli, un’eccellenza in cucina. “Un’esigenza, quella dei cappelli – spiega Vizzari – quella di evitare l’eccessiva frammentazione nei punteggi, figlia della crescita ulteriore della ristorazione”.

In un momento molto importante per la ristorazione italiana, che ha spostato l’eccellenza della qualità verso l’altro, e il trionfo di Massimo Bottura lo certifica, in un mix perfetto tra innovazione e tradizione. Proprio questo mix è quasi perfetto in Piemonte. Crescono notevolmente i locali di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Tra le città, Milano meglio di Roma. Ma c’è comunque una buona ristorazione in tutto il nostro Paese.

C.d.G.