Il racconto del vino italiano è in buone mani, grazie ad un’opera corale da manuale. Questo il leit-motive che ha accompagnato l’appuntamento milanese di presentazione di Vitae, la guida dei vini che da quattro anni pubblica l’Associazione italiana sommelier.
Riprendendo i due concetti, cioè il racconto del vino, ben 16 mila etichette e 2.500 aziende recensite; e la coralità dell’opera, visto che è stata coinvolta una grande squadra di sommelier per le degustazioni rigorosamente alla cieca di oltre 30 mila vini, in modo da estrapolare, da questa massa di vini, le 500 etichette che hanno meritato il punteggio massimo, e segnalati e premiati con le Quattro Viti, nonché individuare i 22 vini meritevoli dei uno dei titoli Ais più ambiti, il Tastevin, uno per ogni regione (con lo sdoppiamento di Alto Adige e Trentino, e Emilia e Romagna), che sono i “più rappresentativi” delle regioni d’appartenenza.
Eccoli, i 22 grandi vini:
- Le Prisonnier, Maison Anselmet – Valle d’Aosta
- Carema etichetta nera 2013, Ferrando – Piemonte
- Franciacorta extra brut cuvée Annamaria Clementi riserva 2007, Cà del Bosco – Lombardia
- Colli Euganei rosso Gemola 2013, Vignalta – Veneto
- San Leonardo 2013, Tenuta San Leonardo – Trentino
- Alto Adige Terlano sauvignon Tannenberg 2015, Manincor – Alto Adige
- Friuli Colli Orientali Pignolo riserva 2011, Moschion – Friuli Venezia Giulia
- Colli di Luni Vermentino Pianacce 2016, Giacomelli – Liguria
- Gutturnio superiore Vignamorello 2015, La Tosa – Emilia
- Romagna Albana seccovitalba 2016, Tre Mori – Romagna
- L’Apparita 2014, Castello di Ama – Toscana
- Montefalco Sagrantino 25 anni 2013, Arnaldo Caprai – Umbria
- Kupra 2014, Oasi degli Angeli – Marche
- Cesanese del Piglio superiore Torre del Piano riserva 2015, Casale della Ioria – Lazio
- Pecorin Casadonna 2015, Feudo Antico – Abruzzo
- Tintilia del Molise Tintillia 66 2012, Claudio Cipressi – Molise
- Asprinio di Aversa Santa Patena 2015, I Borboni – Campania
- Castel del Monte Nero di Troia Vigna Pedale riserva 2014, Torrevento – Puglia
- Aglianico del Vulture superiore Martino riserva 2011, Martino – Basilicata
- Cirò rosso classico superiore Federico Scala riserva 2014, Santa Venere – Calabria
- Sicilia nero d’Avola Lu Patri 2015, Baglio del Cristo di Campobello – Sicilia
- Alghero liquoroso Anghelu Ruju riserva 2006, Sella & Mosca – Sardegna.
Quello che è emerso nel corso della presentazione della guida e dalla successiva mega degustazione dei vini premiati allestita nel grande salone The Mall, ubicato nel distretto della “nuova” Milano, è l’attenzione per le produzioni ottenuti da lavorazioni molto attenti al rispetto della tradizione e del terroir. Ha detto Antonello Maietta, presidente nazionale di Aisi: “Il settore vitivinicolo si dimostra sempre più sensibile nei confronti della sostenibilità ambientale. È un tema coinvolgente e di grande attualità. Anche quest’anno nella scansione delle pagine appare nitido l’orientamento sempre più green del vino italiano, non più legato a calcoli di marketing o di comunicazione, come poteva accadere in passato, ma attuato come scelta responsabile. A noi dell’Ais la questione sta particolarmente a cuore e mettiamo in campo tutte le nostre energie, anche attraverso la guida, per affrontarlo e comunicarlo”.
Anche attraverso i nuovi simboli introdotti già lo scorso anno, come la “Freccia di Cupido” e il “Salvadanaio”, che hanno riscosso consensi per l’immediatezza del messaggio: emozione al primo sorso e percezione di un valore che travalica i parametri di prezzo e tipologia. Le pagine mettono in evidenza un’attenzione crescente verso le produzioni “green”, in cui sostenibilità ed etica produttiva danno origine a vini di grande originalità ed espressione qualitativa.
Ed è questa la forza di Vitae, unitamente alla immagini che arricchiscono la nuova edizione della guida che celebrano il gesto manuale, il saper fare, con le mani protagoniste: lavoro, forza, conoscenza, ma anche amore, convivialità e amicizia sono i sentimenti che emergono dagli scatti fotografici che impreziosiscono la guida.
Michele Pizzillo