di Marco Sciarrini, Roma
Serata di presentazione della Guida Cantine d’Italia 2019 organizzata ed edita di Go Wine, presso l’Hotel Savoy Roma.
L’occasione non è stata solo presentare nella Capitale la nuova edizione della Guida, ma anche per conoscere e degustare vini interessanti e dialogare su itinerari e turismo alla scoperta di cantine e territori. E’ stata un’opportunità per compiere un’ideale viaggio fra diversi territori del vino italiano, raccontati da uomini e donne del vino che hanno fatto dell’incontro con il turista del vino una parte importante della loro filosofia aziendale, e che non intende rivolgersi soltanto agli addetti ai lavori, ma che desidera essere un’occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori. Un parterre di aziende ha partecipato animando il banco d’assaggio, mentre altre hanno incontrando direttamente il pubblico, ed altre ancora con i vini di riferimento nella speciale enoteca allestita allo scopo. Per quanto riguarda la guida sono oltre 750 cantine selezionate, e che valgono un viaggio, 230 “Impronte d’eccellenza” che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva, oltre 4.200 vini segnalati, 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire. Un volume che racconta luoghi e storie di uomini e donne del vino. Conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e come fattore che concorre alla promozione del turismo del vino.
Le cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie, dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare, dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali, dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere. Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle, su scala 1-5, suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l’accoglienza e i vini. La Guida tra le altre cose richiama l’attenzione per il fattore “D” come domenica. Ovvero un simbolo posto a fianco di quelle cantine che manifestano disponibilità effettiva ad accogliere i visitatori alla domenica, direttamente o su appuntamento. Nella speciale classifica per regioni ai vertici troviamo la Toscana con 49 impronte, seguita da Piemonte (41) e Veneto (34).
Sono 17 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”:
- Badia a Coltibuono (Toscana)
- Bellavista (Lombardia)
- Bisol (Veneto)
- Ca’ del Bosco (Lombardia)
- Capezzana (Toscana)
- Castello di Modanella (Toscana)
- Castello di Verduno (Piemonte)
- Ceretto (Piemonte)
- Donnafugata (Sicilia)
- Ferrari (Trentino)
- Florio (Sicilia)
- Fontanafredda (Piemonte)
- Lungarotti (Umbria)
- Malvirà (Piemonte)
- Masciarelli (Abruzzo)
- Planeta (Sicilia)
- Tenuta Vicchiomaggio (Toscana)
La serata ha visto protagoniste nei banchi di assaggio alcune delle cantine presenti nella guida che hanno presentato, alla presenza dei titolari dell’Azienda, alcuni dei loro prodotti tra cui:
Cantina Benforte, Valori e Verdicchio Cupramontana (An) con i vini Barbangelo, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore; è un frutto della selezione delle migliori uve e imbottigliato mediamente a sei mesi dalla vendemmia, fresco e al tempo stesso persistente, con l’inconfondibile sapidità e complessità del Verdicchio; Lucibello, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico “Lucibello”,il nome del vino ispirato al personaggio antagonista della fiaba popolare “Quattordici” raccolta sul territorio da Italo Calvino, è un Verdicchio Riserva dal colore giallo dorato e luminoso, dal profumo intenso con note fruttate e floreali, dall’albicocca matura alle mandorle alla ginestra. Gusto pieno e avvolgente.
Cantina Produttori Bolzano Soc. Coop. Bolzano con i vini: Chardonnay Doc Riserva 2015; pressatura soffice delle uve, fermentazione alcolica e malolattica, affinamento in barrique e tonneau, ulteriore maturazione in bottiglia, giallo paglierino con lievi riflessi verdognoli, note esotiche di ananas, mango e melone, leggeri sentori di vaniglia, piacevole nota minerale, grande equilibrio, un’acidità ben bilanciata e un eccellente potenziale di invecchiamento; Sauvignon Doc Riserva 2016; pressatura soffice delle uve, fermentazione alcolica e affinamento in barrique e tonneau, ulteriore maturazione in bottiglia, giallo paglierino con riflessi verdognoli, intense note fruttate, uva spina, fiori di sambuco, erbe aromatiche, pienezza armonica e robusta con un’acidità ben bilanciata; Gewürztraminer Doc Kleinstein 2018; breve macerazione, pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata in acciaio, giallo paglierino intenso con riflessi dorati, al naso aromatico, bouquet di note floreali con petali di rose e garofano, pompelmo e frutti esotici, leggero profumo di miele, sapore intenso e complesso, speziato, leggero retrogusto dolce.
Montecappone Jesi (An) con i vini Utopia Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Docg 2008; dopo la fermentazione il vino affina in cemento sulle proprie fecce fini per 12 mesi, seguono ulteriori 6 mesi di maturazione in bottiglia, paglierino intenso, dai riflessi dorati e brillanti, ha profumi decisi di nocciole e mandorle tostate, frutta tropicale matura, note minerali di pietra focaia e polvere da sparo, quindi tabacco da pipa, erbe aromatiche. Naso maturo ma ancora vivissimo e di grande complessità. Al palato offre buona struttura, secco, di buona acidità che compensa un generoso calore alcolico, molto sapido, ha un finale molto lungo, minerale, pulito, piacevolmente amaricante, con ricordi di erbe aromatiche e anice; Muntobe rose' Marche Igt; vinificazione con macerazione con le bucce per 3-4 ore in iper riduzione, rosa cerasuolo, profumo con sentori di garofani, viole e lavanda in bocca succoso e fruttato.
Ricchi F.lli Stefanoni Monzambano (Mn) con i vini Espressione 8 Spumante brut, Chardonnay e Pinot nero, selezione delle migliori uve raccolte, prima viene preparata la base spumante con vinificazione in bianco e dopo qualche mese il mosto ottenuto viene imbottigliato con aggiunta di lieviti e zuccheri per la rifermentazione in bottiglia con tappo a corona, lasciato riposare per 24 mesi in appositi locali, con giusta temperatura e in assenza di luce, si procede poi all’eliminazione delle fecce dalla bottiglia prima con odierno remouage sulle pupitres e poi con degorgement per procedere alla tappatura finale. Di color giallo paglierino brillante, con perlage fine e persistente, intenso e fragrante, immediata percezione di note biscottate e sentori di lieviti e crosta di pane, nocciola, al palato gode di buona morbidezza sostenuta da una vivace freschezza; Essenza 0 Pas Dosè; stesso procedimento ed identico uvaggio dell’altro lasciato però riposare per 36 mesi. Color giallo paglierino brillante, con perlage fine e persistente. Intenso e fragrante al naso con le stesse note dell’Espressione 8. In bocca elegante, secco, e asciutto con una gradevole vena acidula.
Tenuta Le Velette Orvieto (Tr) con il vino Lunato Orvieto D.O.C. Classico Superiore; terreni di origine vulcanica, collinari, posti a 200 m s.l.m. esposizione da sud-est a sud-ovest, vitigni Procanico (20%), Grechetto (40%), Malvasia (20%), Verdello (15%), Drupeggio (5%) prodotto con le uve dei vigneti più vecchi19 ai 30 anni, ricchi di energia ma poco produttivi, allevato a cordone speronato, Guyot. Fermentazione in acciaio inox per 16-18 giorni a bassa temperatura fino al completo esaurimento degli zuccheri, dopo un mese di affinamento sulle fecce. Colore giallo paglierino con riflessi dorati presenta aromi floreali di acacia uniti a sensazioni di frutta matura, di mela golden e albicocca molto persistenti. In bocca è morbido e avvolgente, caldo e ricco ma con una fresca e vivace acidità .
Vignalta Arquà Petrarca (Pd) con i vini Brut Nature Metodo Classico Vsq; prodotto con uva autoctona a bacca rossa e vinificato in bianco, il vitigno Friularo è un biotipo del Raboso Piave, vitigno autoctono della provincia di Treviso, e coltivato nella bassa Padovana. Il vitigno originario è a sua volta derivato presumibilmente dalla addomesticazione di viti selvatiche che crescevano spontaneamente sulle colline attorno al fiume Piave. Il suo nome deriva probabilmente da “rabbioso”, cioè l’impressione che si aveva assagiando il vino prodotto da quest’uva, che spiccava per il suo contenuto di acidità e tannini, che combinati assieme danno un effetto decisamente astringente. Pressatura soffice con resa del 50% in mosto, fermentazione in bianco in acciaio Inox a temperatura controllata, seguita da fermentazione malolattica, rifermentazione in bottiglia, e permanenza sui lieviti 4 anni, alla sboccatura il vino non è addizionato di “liqueur” né di zuccheri; Marrano Rosso del Veneto Igt 2010; Cabernet Savignon 50% Merlot 50%, vigne da 12 a 20 anni su suolo sedimentario (scaglia calcarea) ed argille, impianto a cordone speronato, fermentazione a temperatura controllata per due settimane e frequenti rimontaggi, Affinamento in tonneau (500 lt.) di rovere francese per 36 mesi e almeno 6 mesi in bottiglia. Colore rosso granato intenso, sensazioni speziate e balsamiche di ciliegie sotto spirito, rose appassite, tabacco, cuoio ed erbe balsamiche, il sorso è caldo, morbido, robusto e di lunghissima progressione; Gemola Colli Euganei Rosso Doc 2012, prodotto con uve Merlot 70%, Cabernet Franc 30%, su terreno di origine vulcanica disgregata, vigneti di 22 anni, fermentazione tradizionale, con 4 rimontaggi al giorno per 20 giorni in acciaio con temperatura termo controllata elettronicamente a 27-28° C, con affinamento in botti nuove in rovere francesce da 500 lt per 36 mesi poi in bottiglia per almeno 12 mesi. Rosso rubino con sfumature che virano al granato, note di frutti di bosco, more di gelso, cacao, accenni speziati e minerali su sfondo balsamico. Al sorso estremamente equilibrato, potente ma leggero, con tannino di esemplare tessitura e alcol ben integrato nella struttura, lunga persistenza.