Presentata l’edizione 2023 di Vitae di Ais: tutti i Tastevin e gli oltre mille vini premiati

25 Novembre 2022

I_Tastevin_di_Vitae_2023

di Michele Pizzillo

Con la nona edizione, Vitae, la guida dei vini firmata dall’Ais (Associazione Italiana Sommelier) si conferma sempre come una vera enciclopedia-atlante del vino italiano.

Infatti, con l’idea di fare narrare ai soci i territori vitivinicoli della Penisola, l’Ais è arrivata a costruire un bagaglio tale da rendere la pubblicazione un immenso compendio di dati, nozioni, esperienze, che si aggiorna e si rinnova vendemmia dopo vendemmia. Tant’è che nelle 1.326 pagine del volume realizzato con carta proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile, sono presenti 2.276 aziende (su oltre 4.000 che hanno accettato di mettersi in discussione) e più di 30.000 vini degustati rigorosamente alla cieca da un migliaio di Sommelier. Da questa grande massa di buon vino italiano, sono state selezionate 1.011 etichette premiate con il massimo riconoscimento, le ormai ambite “Quattro Viti” ma, anche, 148 vini in grado di suscitare emozioni al primo sorso e indicati con il “Cuore di Cupido”; le 191 etichette di spiccata qualità, con un occhio attento al prezzo di vendita, indicate con il disegno della bilancia e, infine, la speciale classifica “Le Gemme del 2023”, 111 vini che hanno ottenuto i punteggi più elevati espressi in centesimi e che rappresentano un’accurata selezione tra l’eccellenza delle Quattro Viti, con il Piemonte (33 etichette) che precede Toscana (17 etichette) e Friuli Venezia Giulia, Campania e Puglia tutte con 6 etichette. E, poi, ci sono le 22 etichette – forse sarebbe meglio parlare di aziende o, ancora di più, di persone che portano avanti queste cantine – a cui è stato attribuito il Tastevin Ais, il prestigioso premio che l’Associazione conferisce a chi ha contribuito ad imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati. Da rammentare che il Tastevin non è ripetibile nel senso che alle aziende viene riconosciuto una sola volta, e una cantina per ogni regione.

(Nicola Bonera, Sandro Camilli e Gianluca Semprini)

I 22 produttori hanno partecipato – ritirando anche il trofeo – alla manifestazione di presentazione di Vitae, condotta dal giornalista Gianluca Semprini nella nuova sede dell’Ais, sempre a Milano. Una manifestazione che – intanto ha reso omaggio ad Antonello Maietta che con i suoi tre mandati consecutivi ha dato un grande impulso all’Ais oltre ad aver ideato Vitae – con gli interventi del nuovo presidente dell’Associazione Sandro Camilli, del referente della Guida Nicola Bonera, del direttore creativo della pubblicazione Davide Garofalo e, nel corso della consegna dei Tastevin con i presidenti regionali dell’Ais, i referenti regionali della guida in rappresentanza della nutrita squadra di degustator, è stata veramente sintetizzata la filiera del vino italiano. Tant’è che Bonera ha sottolineato che “Vitae non è solamente un progetto editoriale volto a comunicare l’operato dell’Associazione Italiana Sommelier, ma è un formidabile strumento capace di fare da collante tra molte diverse esperienze. Il mondo dell’enogastronomia è composto da una moltitudine di attori che calcano innumerevoli palcoscenici. Spesso diventa difficile notare il confine tra gli elementi che interagiscono al fine di emozionare. Poco importa se ci si trova a cena in un ristorante di altissimo profilo o ci si accomoda ai tavolini di un piccolo locale di periferia, l’importante è come ognuno di noi vive le proprie emozioni. Vitae vuole comunicare queste emozioni e lo fa con una serie di valori”.

Infatti, la pubblicazione è frutto di un lavoro durato parecchi mesi che ha coinvolto moltissime persone (Presidenti Regionali e tutto il Consiglio Nazionale dell’Ais, la redazione centrale, i referenti regionali di Vitae, i redattori, il gruppo che ha lavorato al progetto grafico e all’impaginazione e, infine, la nutrita squadra dei Degustatori Ais, esperti che hanno messo le proprie competenze al servizio del vino italiano, per capitalizzare quel patrimonio immenso che ci circonda tramite degustazioni attente, scrupolose, volte alla ricerca del legame del vino con il territorio che lo ospita e con il saper fare dei produttori. Tant’è che il presidente Camilli ha evidenziato che “questa edizione di Vitae, la prima che ho l’onore di introdurre in qualità di Presidente nazionale, rappresenta più che mai il nostro omaggio al territorio italiano, un territorio inteso sia in senso geografico sia in senso culturale, e quindi umano; un territorio di cui l’Associazione Italiana Sommelier è parte integrante, raccogliendo da quasi sessant’anni le voci degli attori dell’enogastronomia”.

(Sandro Camilli, Antonello Maietta e Gianluca Semprini)

Qual è il messaggio della nona edizione di Vitae? Che il binomio tra cibo e vino costituisce uno dei più immediati simboli del nostro Paese, nonché un fondamentale strumento di promozione grazie alle migliaia di professionisti che ogni giorno lavorano perché entrambi possano arricchirsi di valori e significati. “Non è un caso che le ventidue copertine a introduzione delle regioni – ha spiegato Davide Garofalo, direttore creativo della pubblicazione– rappresentino alcuni luoghi, piatti e materie prime dove più forte appare il legame tra la geografia del luogo e quella dell’anima: scorci urbani e paesaggistici dove si consumano relazioni e si intrecciano scambi di vedute, cibi che saziano appetiti e alimentano culture. A tenerli insieme il vino, cui ancora troppo spesso lasciamo il ruolo di comparsa, anziché tributargli gli onori riservati ai protagonisti più grandi, eppure più generosi”. Ecco l’idea delle introduzioni regionali, curate da Fabio Rizzari, con testi introduttivi corredati da grafici relativi alla produzione e da dettagliate mappe enografiche a beneficio non solo dei lettori più esperti ma anche di chi si avvicina per la prima volta all’affascinante mondo del vino.

I TASTEVIN 2023

Valle d’Aosta

Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de La Salle – Pas Dosé Pavese XLVIII 2016 – Ermes Pavese

Piemonte

Freisa d’Asti l’Altra 2020 – La Montagnetta

Lombardia

Franciacorta Pas Dosé Riedizione 2022 Riserva 2007 – Mosnel

Veneto

Sogno Dosaggio Zero 2016 – Cirotto

Trentino

Teroldego Rotaliano Le Fron 2019 – De Vescovi Ulzbach

Alto Adige

Alto Adige Sauvignon Rachtl Riserva 2019 – Tiefenbrunner – Schlosskellerei Turmhof

Friuli Venezia Giulia

Collio Malvasia Italo & Bruno 2020 – Borgo del Tiglio

Liguria

Colli di Luni Vermentino Superiore Solarancio 2021 – La Pietra del Focolare

Emilia

Colli Bolognesi Barbera del Monticino Riserva 2018 – Il Monticino

Romagna

Romagna Albana Secco Fiorile 2021 – Fondo San Giuseppe

Toscana

Flaccianello della Pieve 2019 – Fontodi

Umbria

Montefalco Sagrantino Molino dell’Attone 2016 – Antonelli San Marco

Marche

Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 – Velenosi

Lazio

Cesanese di A!le Capozzano Riserva 2020 – Formiconi

Abruzzo

Trebbiano d’Abruzzo Emidio Pepe 2020 – Emidio Pepe

Molise

Biferno Rosso Gironia Riserva 2015 – Borgo di Colloredo

Campania

Falerno del Massico Rosso Etichetta Bronzo 2017 – Masseria Felicia

Puglia

Brindisi Rosso Torre Testa 2019 – Tenute Rubino

Basilicata

Calata delle Brecce 2019 – Terra dei Re

Calabria

Cirò Rosato Mabilia 2021 – Ippolito 1845

Sicilia

Franchetti 2020 – Passopisciaro

Sardegna

Vermentino di Sardegna C’era una Volta 2019 – Chessa

LE QUATTRO VITI