Fausto Arrighi
Il 14 novembre a Milano, e probabilmente all’Istituto alberghiero Carlo Porta, si presenta la Guida Michelin 2013.
L’ultima curata da Fausto Arrighi, che da gennaio entra ufficialmente in “pensione”. Lascia il posto di comando della pubblicazione, relativa all'Italia, più temuta dal mondo della ristorazione e più letta dai gourmand. Colui che conosce meglio di chiunque altro tutte le espressioni dell’alta cucina del nostro Paese ha concluso l’ultima tappa della sua carriera, ma già la squadra dei suoi ispettori, fa sapere, ha pianificato programma e calendario per le visite propedeutiche alla stesura dell'edizione 2014. “Non ci fermiamo mai”, dice Arrighi. Sul suo successore non si sbottona. Non sarà però una mano femminile a dirigere la guida Michelin, come era stato anticipato anzitempo come rumour. Dell’uomo che prenderà il suo posto non si sa nulla. “I vertici dell’azienda stanno ancora valutando – tiene a spiegare Arrighi -. La scelta richiede una valutazione attenta. Il candidato deve dimostrare di conoscere a fondo la cucina di tutto il mondo e dimostrare capacità manageriali in grado di coordinare una macchina delicata come è quella della guida. La selezione è un processo che richiede molto tempo, a volte anche un anno”.
Per sapere quali saranno le stelle della gastronomia che brilleranno in questa edizione c'è ancora da attendere, verranno messe a conoscenza del grande pubblico il giorno della presentazione. Di sicuro sono molte le conferme, da nord a sud della Penisola, tra queste i capisaldi del gotha dell’enogastronomia. Ma ce ne saranno anche di nuove. L’olimpo dell’alta ristorazione rimane comunque ben popolato. “Nonostante la crisi non c’è stato un calo, le stelle hanno saputo tenere il momento sfavorevole”, prosegue Arrighi. Secondo le indiscrezioni filtrate dai blindatissimi uffici della Michelin Italia la compagine degli stellati siciliani non subirà variazioni, confermando lo straripante primato della parte orientale dell'Isola nel novero dei risotratori premiati, dai locati bistellati alle stelle promesse.
Il direttore della guida intanto è anche impegnato, in questi giorni, a sbrigare le ultime pratiche per potere chiudere questo lungo capitolo di carriera. Ma il suo mondo non lo abbandonerà. Tanti i progetti in cantiere, tra attività di consulenza, redazione di articoli e recensioni. E forse anche un libro. Come ci anticipa: “Vorrei raccontare trentacinque anni di ristorazione italiana”.
Marina V. Carrera