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La guida

L’Ais presenta la guida “Vitae”: ecco le 22 etichette premiate

14 Novembre 2015
Antonello_Maietta Antonello_Maietta


(Antonello Maietta, presidente dell'Ais)

da Milano, Michele Pizzillo

Di Vitae, la guida dei vini firmata dall’Associazione italiana sommelier, la prima novità che si vede quest’anno è il colore. 

Per la seconda edizione di un prodotto editoriale pensato come strumento di lavoro dei sommelier, infatti, è stato scelto il tema dell’arte rappresentata dalla collezione di un unico artista, Boyan Dimitrov, costituita da 23 dipinti ad olio su tela per illustrare la copertina e la prima pagina di ogni regione. Emerge così un fantastico viaggio attraverso la Penisola da cui si torna con un impressionante bagaglio di colori offerti da paesaggi, scorci, dettagli.

Secondo il presidente dell’Ais, Antonello Maietta, questo bagaglio di colori è la sintesi di quella che si può definire “tavolozza organolettica”, che poi è la chiave interpretativa che trasforma un volume di matrice tecnica in un’opera multi-prospettica realizzata ad arte perché il lettore si trova sì di fronte ad un panorama enologico ben delineato da oltre 900 degustatori, ma al tempo stesso è consapevole dell’ampio margine d’interpretazione sensoriale a sua disposizione. D’altronde i vini sono raccontati da un punto di vista tecnico, ma con linguaggio chiaro, incisivo, fruibile. In oltre 2.000 pagine ci sono, infatti, i profili delle grandi case vinicole accanto a quelli di tantissimi piccoli produttori e persino di micro realtà da poche centinaia di bottiglie l’anno, a testimonianza di una ricchezza che colorano l’appassionante quadro nazionale del vino.

Nel presentare Vitae, realizzata con risorse finanziarie dell’associazione, Maietta ha voluto sottolineare che i protagonisti della guida sono i vignaioli, il territorio, l’ambiente. Ed è una scelta logica, perché la professione del vignaiolo ha forti ricadute sociali e culturali, visto che le viti mantengono vivo il territorio dal punto di vista orografico tutelandone anche le specificità spesso secolari. A questa logica di valorizzazione delle aziende e delle bottiglie capaci di esaltare un territorio, di vinificarlo, si lega uno dei contenuti – forse il più affascinante – di Vitae. Individuando con il tastevin i vini che si pongono quali modelli di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona o che hanno strappato all’oblio e riportato all’attenzione del settore vitigni dimenticati, risvegliando l’interesse di altri produttori. Sono le “avanguardie di vigna”, ha detto Maietta nel presentare le 22 magnifiche etichette premiate con il tastevin, uno per ogni regione ad eccezione del Trentino separato dall’Alto Adige e l’Emilia dalla Romagna. Ai 22 produttori è stata regalata l’Italia fusa in bronzo con base in marmo.


(Il premio assegnato a 22 vini)

L’edizione 2016 della guida porta un’altra grande novità: la nuova app che fa da cornice a quella cartacea, integrandola con aziende e vini che non hanno trovato spazio nel poderoso volume. L’app sarà costantemente aggiornata, assicurano i tecnici che hanno curato l’aspetto informatico della guida.
Durante la vernissage di presentazione della guida 2016, Maietta ha voluto presentare uno dei reduci del gruppo di sottoscrittori dell’atto di costituzione dell’Ais, il 7 luglio del 1965, Angelo Solci. Così ne ha approfittato per esaltare l’opera di divulgazione della cultura del vino portata avanti dai sommelier in questi primi cinquant’anni di attività. Ma, anche, per fare un excursus su come è cambiato, in meglio, il vino italiano che oggi presenta una qualità diffusa lungo tutto lo Stivale a differenza di quanto avveniva qualche decennio addietro: spesso si proponevano vini veramente imbevibili.

A margine della manifestazione di presentazione di Vitae abbiamo chiesto a leader dei sommelier italiani se sotto l’aspetto comunicativo non avverta qualche passo avanti del cibo sul vino. “Ritengo che sia il contrario”, è la risposta. E spiega anche le motivazioni. “Come impatto mediatico sicuramente la cucina attira di più, tant’è vero che aumenta la gente che vuole assistere agli show cooking. Una degustazione di vini non ha lo stesso appeal. E tanto meno il vino possa trascinare spettatori ad una degustazione che generalmente non coinvolge il pubblico. Però il vino ha più sostenitori del cibo, più gente che si sottopone a lunghe trasferte per visitare vigne e cantine e godere il piacere di degustare il vino dove si produce. Non per niente l’enoturismo è in crescita e attira sempre più viaggiatori, anche stranieri”. Secondo il presidente dell’Ais, comunque, sono due mondi diversi, però complementari. Ma con il vino che aggrega di più e che offre maggiori spunti di conversazione a tavola.
Conclusione dell’anteprima del congresso, il 49° dalla fondazione dell’Ais, in programma a Milano il 14 e 15 novembre, con la mega degustazione dei vini premiati con le 4 vite.

Durante i lavori congressuali si parlerà del gusto del vino e di quando la sensorialità ha un ruolo sociologico con le relazioni di due docenti universitari, Giuseppe Scaratti della Cattolica e Vincenzo Russo dello Iulm oltre all’intervento del direttore generale del Ministero delle politiche agricole Oreste Gerini. Poi c’è l’assegnazione del Premio Bonaventura Maschio e il concorso “Miglior Sommelier d’Italia Premio Franciacorta”. Ma, anche, una serie di banchi d’assaggio per far conoscere ancora di più le eccellenze italiane e del mondo: dalla Franciacorta a Trento, dalla Sicilia all’Oltrepò Pavese, da Bolgheri al Lugana, dall’Alto Adige alla Valtellina, dalla Toscana alle Marche, dalla Borgogna a Bordeaux, dallo Champagne al Tokaji.
 
I 22 tastevin

  • Vallée d’Aoste Fumin 2013, Ottin
  • Barolo Monvigliero 2011, Comm. G.B. Burlotto
  • Mattia Vezzola Grande Annata Rosé 2010, Costaripa
  • Vin Santo di Gambellara 2003, Roberto Zonin
  • Isidor 2012, Vignaiolo Fanti
  • Alto Adige Brut Comitissa Riserva 2010, Cantina spumanti Lorenz Martini
  • Ribolla Anfora 2008, Gravner
  • Underwood 2012, Walter De Battè
  • Lambrusco di Sorbara del Fondatore 2014, Cleto Chiarli
  • Romagna Albana Passito Scacco Matto 22012, Fattoria Zerbina
  • Maremma Toscana Ciliegiolo San Lorenzo 2012, Sassotondo
  • Cervaro della Sala 2013, Castello della Sala
  • Verdicchio di Matelica Mirum Riserva 2013, Fattoria La Monacesca
  • Fiorano Rosso 2009, Tenuta di Fiorano
  • Trebbiano d’Abruzzo 2012, Valentini
  • Rosso del Molise Vincè 2010, Cantine Catabbo
  • Taurasi Vigna Quintodecimo 2010, Quintodecimo
  • D’Araprì Riserva Nabile 2011, D’Araprì
  • Aglianico del Vulture La Firma 2012, Cantine del Notaio
  • Efeso 2014, Librandi
  • Contessa Entellina Rosso Mille e Una Notte 2010, Donnafugata
  • Barrile 2012, Attilio Contini