E’ gratuita, non assegna i voti, è scaricabile su tablet e smartphone.
Esce la guida Le buone tavole della tradizione curata dall’Accademia Italiana della Cucina, Istituzione culturale della Repubblica Italiana, da quasi sessanta anni impegnata nella salvaguardia della tradizione gastronomica regionale.
Non segue il sistema dei voti ma adotta una selezione rigida in partenza. “Sono tutti delle buone tavole e pertanto meritano almeno una visita”, dice l’autore Paolo Petroni, presidente del Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina. Hanno collaborato alla stesura 213 Dedegazioni italiane dell’AIC sotto il coordinamento e la supervisione di 26 Centri Studi Territoriali.
La guida è un appassionante viaggio nel cuore gastronomico italiano che svela anche un patrimonio di 350 ricette regionali, rivisitate con estro e fantasia dagli chef dei locali selezionati. nelle pagine sono 530 i locali recensiti, 160 in più rispetto alla precedente edizione. Una pagina per ciascun ristorante. Oltre alle indicazioni sui piatti e al tipo di cucina realizzata, ampio spazio viene dato alla storia e all’evoluzione avuta dal locale nel corso degli anni. A completare il quadro, numerosi suggerimenti sulle botteghe alimentari tradizionali dove poter acquistare i prodotti di nicchia del territorio e le indicazioni dei luoghi turistici da visitare nei pressi del locale. La si può consutlare gratuitamente su www.accademia1953.it.
“In un momento in cui gli italiani tagliano sull’alta ristorazione, afferma Giovanni Ballarini, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, la cucina regionale rappresenta un antidoto alla contrazione dei consumi alimentari fuori casa, anche in virtù di un ottimo rapporto qualità/prezzo. Ci auguriamo quindi che quest’opera sia d’aiuto, stimolo e incoraggiamento a tutti quei ristoratori che se da un lato sono tentati dalle sempre più spettacolari e complesse innovazioni culinarie, dall’altro non possono dimenticare che la voglia e la richiesta della buona tavola tradizionale è oggi in cima alle preferenze degli appassionati di cibo”.
La regione con il maggior numero di locali citati è la Toscana con ben 53 ristoranti. Subito dietro, a pari merito, Piemonte e Lombardia, entrambe con 47, seguite a ruota dal Lazio (43), dall’Emilia Romagna (42) e dal Veneto (41). Ottime performances per la Campania che conta ben 40 locali mentre tra le regioni del Sud trionfa la Sicilia con 29 ristoranti. In generale il Nord con 250 ristoranti fornisce circa la metà dei locali della tradizione presenti nella guida.
C.d.G.