È online da qualche giorno sulla testata giornalistica Vinodabere.it la Guida ai Migliori Vini della Basilicata 2021, curata dai giornalisti enogastronomici Antonio Paolini e Maurizio Valeriani.
Si tratta di un vero e proprio focus sullo stato dell’arte della vitivicoltura regionale che passa attraverso la recensione di quelle etichette che hanno superato il punteggio medio di 90 centesimi nella degustazione alla cieca del panel composto da 17 giornalisti, critici ed esperti di settore (Salvatore Del Vasto, Paolo Frugoni, Federico Gabriele, Maurizio Gabriele, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Emanuela Pistoni, Giuseppe Picconi, Stefano Puhalovich, Carlotta Salvini, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini, Maurizio Valeriani). E i risultati sono assolutamente di grande interesse e rilievo se consideriamo che ben 50 vini su 120 assaggiati sono risultati meritevoli di essere inseriti in questo repertorio. L’obiettivo è quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che sono dunque al centro del lavoro. Il metodo scelto è quello della creazione di classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a fornire i giusti strumenti a chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia, nella costruzione di una cantina, ma anche di una carta dei vini o di un assortimento di scaffale, se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, poste a corredo della scheda di valutazione ciascun vino recensito. A dominare la classifica, come era in parte prevedibile, è stata la denominazione principe della regione, cioè l’Aglianico del Vulture, e proprio un Aglianico, l’Alvolo 2017 dell’azienda Alovini di questa zona si è aggiudicato il miglior punteggio con ben 98,6 centesimi.
Ma non sono mancate sorprese anche da vini di altre tipologie e altre zone. Esempio: il Matera Primitivo Terra Aspra della Tenuta Marino, premiato con 98 centesimi. Facendo riferimento ad un mondo diverso da quello enoico (e forse più trasversale e immediato) sono stati adottati come simboli dei diversi livelli di apprezzamento: 1 applauso (90-94,9 centesimi), due applausi (95-97,9 centesimi) e standing ovation (98-100 centesimi), sorta di “emoticon” che spiegano con immediatezza grafica le differenze qualitative tra i vini recensiti. L’intera Guida è disponibile gratuitamente in lettura cliccando in questo link
C.d.G.