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La guida

I migliori ristoranti belgi per Gault & Millau: François Piscitello è lo “Chef italien de l’année”

12 Novembre 2018
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(Il premio a Francois Piscitello)

di Alma Torretta, Bruxelles

Presentata questa settimana in Belgio l’edizione numero sedici della prestigiosa guida Gault & Millau per il Belux (Belgio e Lussemburgo). 

La notizia più importante è stata, come al solito, la rivelazione del nome dello “Chef of the Year 2019”, ma tanta l’attesa anche per i numerosi nuovi ingressi. La guida presenta quest’anno il numero record di 240 nuovi indirizzi. Anche quest’anno molti gli italiani, o belgi d’origine italiana, premiati come conseguenza anche del gran numero di locali italiani, o d’ispirazione italiana, presenti sul territorio, e non è un caso che tra i riconoscimenti ne è previsto pure uno per lo “Chef italien de l’année”. Sono stati valutati più di 1.400 tra ristoranti e locali Pop, quest’ultima una categoria creata l’anno scorso per recensire anche enoteche, caffé e street food.  

Se il titolo di “Chef of the Year 2019” quest'anno è andato a David Martin del Ristorante “La Paix” a Anderlecht a Bruxelles “Chef italien de l’année” è stato proclamato invece François Piscitello di “La Villa des Bégards” a Embourg, in provincia di Liegi. “Con David Martin come cuoco dell'anno, abbiamo premiato uno chef d’esperienza che fa prova di creatività ed audacia – è la motivazione della guida Gault & Millau – ispirandosi sia alla cucina francese e belga che a quella giapponese, innovando nel rispetto della tradizione”. Il suo ristorante Lapaix si è aggiudicato un punteggio di 17/20. E’ la seconda volta poi che la Gault & Millau premia François Piscitello, già eletto come “Chef Méditerranéen de l’année” nel 2010: “Sotto le sue dita, le irrinunciabili basi italiane beneficiano di un trattamento raffinato – si legge nella Guida – Un approccio che lo chef estende sino ai dolci: la sua tartare di fragole con pomodori (gelatina e sorbetto) o la sua versione di tiramisù rivalizzano in gusto e inventiva”. Piscitello è uno chef autodidatta, come tanti connazionali che hanno deciso di dedicarsi alla ristorazione in Belgio, ma che con tanto impegno e rigore lavorativo ha saputo far diventare il suo locale migliore, secondo Gault & Millau, in provincia di Liegi con la votazione di 16 su 20. 


(David Martin)

La città Bruxelles può vantare tra i punteggi più alti: 19,5/20 per “Bon Bon”, 18,5/20 per “Comme chez soi” e “Sea Grill”, 17,5/10 per “Le Chalet de la Foret”, 17/20 per “La Paix” e “La Villa in the Sky” di Alexandra Dioniso e 16,5/20 per “Samurai”, “Villa Lorraine” e “Bozar Brasserie”.  Tra i tre top della categoria Pop, con un ottimo rapporto “priz-plaisir” (prezzo-piacere) si è distinto poi “My Tannour”; la scoperta dell’anno a Bruxelles è “Le Canne en Ville”. Il miglior ristorante italiano a Bruxelles si conferma con 16/20 “Senza Nome” di Giovanni Bruno,  15/20 per “da Mimmo” e “San Daniele”, quest’ultimo con punteggio in crescita rispetto all’anno scorso. In crescita pure “Racines” di Ugo Federico che sale a 14/20. Tra i nuovi ingressi in Guida di ristoranti italiani a Bruxelles, entrambi con 13/20, “Bocconi”, chef Igor Rosi, e “Vini Divini” di Giambattista Suizzo. Tra le novità di quest’anno, infine, la creazione di una sezione “Great Cocktail Bars in Belgium” ed i primi premiati sono “La Pharmacie Anglaise” a Bruxelles, “Botanical by Alphonse” a Namur e  “BarBurbure” a Anversa.