Tocca al Trentino mostrare le sue chiocciole del 2016.
Una vendemmia, in realtà, poco felice: tante piogge, molta attenzione e quotidiani passaggi in vigna perché l’uva non marcisse. Solo l’esperienza dei viticoltori ha permesso di ottenere lo stesso grandi vini.
In generale sono cresciuti in qualità e interesse i vini bianchi, spesso poco considerati dal pubblico e dalla critica. Per quanto riguarda i rossi, buone prove dagli autoctoni – teroldego in primis – e conferme dai vini a base di varietà bordolesi. Trentodoc sempre piacevoli e affidabili, con alcuni vertici di qualità veramente significativi.
Ecco le chiocciole
VINO SLOW
- Anisos 2012, Eugenio Rosi
- Fuori Standard 2013, Rudi Vindimian
- Manzoni Bianco 2013, Vignaiolo Fanti
- Manzoni Bianco 2012, Maso Furli
- Teroldego Rotaliano Sgarzon 2013, Foradori
- Trentino Vino Santo 2003, Francesco Poli
- Trentino Vino Santo 2001, Pisoni
GRANDE VINO
- Besler Biank 2011, Pojer & Sandri
- Cabernet Franc Erminio 2009, Bruno Grigolli
- San Leonardo 2010, Tenuta San Leonardo
- Teroldego Rotaliano 2013, De Vescovi Ulzbach
- Trento Dosaggio Zero Ris. 2010, Nicola Balter
- Trento Extra Brut Riserva Lunelli 2007, Ferrari
VINO QUOTIDIANO
- Nosiola 2014, Pisoni
- Schiava Nera 2013, Gino Pedrotti
- Teroldego Armìlo 2013, Bolognani
- Teroldego Rotaliano Rosato Assolto 2014, Redondel
- Trentino Marzemino 2014, Armando Simoncelli
- Trentino Müller Thurgau San Lorenz 2014, Bellaveder
- Trentino Rebo 2013, Fratelli Dorigati
- Trentino Schiava 2014, Cembra – Cantina di Montagna
C.d.G.