(Tutti i nuovi chef stellati)
Nell’anno in cui l’omino Michelin festeggia il suo 120° compleanno, la nuova Guida Michelin Italia festeggia i ristoranti tre stelle con un voto pieno: 10.
Il numero di ristoranti o nella nostra Penisola passa alla doppia cifra grazie al ristorante Uliassi, a Senigallia (AN). “Una storia, una passione, il mare. Da questo nasce una cucina che i fratelli Catia, in sala, e Mauro, lo chef, amano definire semplice e contemporanea. Vi convivono tecnica e tecnologia e una tradizione in continuo movimento, che si nutre dei loro viaggi e di tutto quello che li circonda – dice Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia – Il fascino di un mare sferzato dal vento si rispecchia nei piatti, di cui il pesce è l’ingrediente principe, ma co-protagonista a pieno titolo della loro sorprendente scena culinaria è la selvaggina.In un “posto pieno di energia, che è bello sempre”, un’esperienza memorabile, una cucina unica, che merita il viaggio, come richiedono le tre stelle Michelin”.
Dieci è il numero perfetto che nelle nostre scuole denota l’eccellenza, nel calcio identifica la maglia più prestigiosa e nel linguaggio comune è espressione di massimo apprezzamento, per cui si parla di “magia del numero dieci”.La Guida Michelin Italia si merita un “bel 10”, perché tanti sono i ristoranti o in questa edizione 2019. Nel linguaggio della Guida, o è un’indicazione per gli appassionati gourmet di tutto il mondo, che, quest’anno, li orienta verso 10 destinazioni di viaggio in Italia. Il pittogramma delle tre stelle segnala i ristoranti per i quali Michelin suggerisce di pianificare un viaggio.Nella 64a edizione della Guida, oltre alle nuovissime o Michelin che brillano sulla cucina dello chef Mauro Uliassi, dell’omonimo ristorante di Senigallia, confermano di avere una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le o Michelin, i ristoranti dell’edizione 2018: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ).
Sono 39 i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le due stelle Michelin; 318 i ristoranti dalla “cucina di grande qualità, che merita la tappa”, dei quali 29 new entry con una stella. La regione più ricca di novità (5) al nord è il Piemonte, dove Antonino Cannavacciuolo si concede il bis di stelle a Torino, al Cannavacciuolo Bistrot Torino, con lo chef Nicola Somma, e a Novara, al Cannavacciuolo Cafè & Bistrot, con Vincenzo Manicone, mentre Enrico Bartolini aggiunge alla sua collezione una nuova stella, attribuita alla Locanda del Sant'Uffizio Enrico Bartolini, a Cioccaro di Penango (AT), con lo chef Gabriele Boffa. Molte le novità al sud, in particolare il ritorno della stella in Basilicata, a Matera, al ristorante Vitantonio Lombardo, e una nuova stella in Calabria al ristorante Quafiz, dello chef “Nino” Rossi, a Santa Cristina d'Aspromonte (RC). Nelle isole ritroviamo volti noti: in Sicilia, il tristellato Heinz Beck a Taormina (ME) conquista una stella al St. George by Heinz Beck, guidato dallo chef Giovanni Solofra, mentre in Sardegna, a Porto Cervo (SS), Italo Bassi riconquista la stella al ristorante ConFusion Lounge.
Il panorama stellato della Guida Michelin 2019:
UNA STELLA
318 ristoranti (29 novità)
DUE STELLE
39 ristoranti (0 novità)
TRE STELLE
10 ristoranti (1 novità)
Per un totale di 367 ristoranti stellati.
(Marco Do e Gwendal Poullennec)
La Lombardia è la regione più stellata, con 2 novità: 60 ristoranti (2 tre stelle 6 due stelle 52 una stella). Il Piemonte, con 5 novità, riconquista la seconda posizione, con 45 ristoranti (1 tre stelle 4 due stelle 40 una stella), mentre la Campania, con due novità, si colloca al terzo posto del podio, con 43 ristoranti, (6 due stelle 37 una stella). A seguire il Veneto, a quota 39, con due novità (1 tre stelle 3 due stelle 34 una stella), e la Toscana, con 3 novità, per un totale di 36 ristoranti (1 tre stelle 4 due stelle 30 una stella). Cambio al vertice tra le province: Napoli conquista la vetta con 24 ristoranti (6 due stelle 18 una stella), Roma passa in seconda posizione con 23 ristoranti stellati (1 tre stelle 2 due stelle 20 una stella), mentre Bolzano riconquista il terzo posto (1 tre stelle 5 due stelle 15 una stella). Seguono Milano, con 18 ristoranti (4 due stelle 14 una stella), e Cuneo, a quota 17 (1 tre stelle 1 due stelle 15 unaa stella). “Anche quest’anno, le stelle che i nostri team di ispettori hanno attribuito a 367 ristoranti sono un indubbio riconoscimento della ricchezza e diversità regionale della gastronomia italiana, fatta di prodotti, territorio e genuinità – dice Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale Guide Michelin – Ed è sempre appassionante vedere come gli chef e tutte le persone alla guida di questi ristoranti diano vita e linfa alla scena culinaria italiana, armonizzando rispetto delle tradizioni e innovazione”.
Tra le 30 novità stellate, è significativo il dato relativo ai giovani chef: 15 ristoranti sono guidati da giovani talenti che hanno un’età uguale o inferiore a 35 anni. Tra questi, 10 hanno un’età uguale o inferiore a 30 anni.
C.d.G.
LE STELLE DIVISE PER REGIONE