Ufficialmente sarà presentata il 31 maggio. E sarà disponibile in edicola, in libreria e in formato App a partire dall’1 giugno.
Stiamo parlando della guida “I Ristoranti e i Vini d’Italia de L’Espresso 2021”, che stacca l’edizione numero 43, la 21esima con alla direzione Enzo Vizzari. “In quest’anno, così pesantemente segnato per tutte le attività legate all’enogastronomia e al turismo, il buono non si ferma – scrive nell’introduzione il direttore – Abbiamo scelto di appoggiare la fatica del settore sforzandoci di sembrare normali, fotografando il buono invece della desolazione, non per miopia ma per precisa scelta editoriale. Non conosciamo il destino di molti ristoranti appesi a un filo, ma crediamo che ogni persona che sta dietro a un locale aperto anche solo pochi giorni nell’arco di quest’anno sciagurato meriti per i suoi sacrifici di venire sostenuto e celebrato”. Le novità più importanti riguardano i cappelli, ovviamente.
Ci sono nuovi “cappelli d’oro”, ben 2 che portano il totale a 14. Si tratta di quei locali che entrano nella stretta cerchia della “hall of fame”. Poi tre nuovi “cinque cappelli”, il massimo riconoscimento possibile in guida che fanno lievitare il totale a 13 ristoranti”. “Poi – aggiunge Vizzari – ci sono promozioni, c’è qualche retrocessione. Non abbiamo regalato nulla a nessuno, ma come sempre abbiamo semplicemente cercato di essere obiettivi, di valutare i ristoranti guardando nel piatto nonostante le bombe fuori dalla finestra. Non sono tempi di cambiamenti radicali quelli che, al di là della congiuntura negativa, la ristorazione italiana sta vivendo, rispetto ai fermenti e alle novità di altre parti del mondo. Certo, è evidente che la qualità dei nostri ristoranti è nel complesso molto cresciuta negli ultimi dieci, quindici anni, ma è anche vero che sono poche le tavole che hanno meritato significative promozioni nella parte alta della classifica, dai 3 cappelli in su”. Nella Guida ci sono poco più di 2.000 ristoranti e trattorie a cui è dedicata una scheda. Di questi sono 14 con il “Cappello d’oro” (12 nell’edizione 2020), 13 con “5 Cappelli” (10), 29 con “4 Cappelli” (27), 79 con “3 Cappelli” (79), 236 con “2 Cappelli” (213) e 619 con “1 Cappello” (597). Nella Guida sono presenti senza testo di descrizione, ma con il giudizio attribuito nell’edizione precedente indicato fra parentesi, i ristoranti che al momento della chiusura redazionale della Guida stessa risultavano non aver ancora ripreso l’attività.
G.V.