Da Vittorio a Shanghai è il Ristorante dell’Anno, lo Chef dell’Anno è Mario Gamba a Monaco. La Pizzeria è Peppe Napoli sta’ ca’’ a Tokyo.
In sintesi, ecco tutte le novità della guida digitale Top Italian Restaurants, al suo quarto anno, che monitora da vicino l’evoluzione della cucina tricolore all’estero raccontando il lavoro virtuoso dei migliori ristoranti, premiati con le forchette, trattorie e bistrot con i gamberi, wine bar ed enotavole con le bottiglie e pizzerie con gli spicchi. In totale sono oltre 700 i locali selezionati in più di 100 città nel mondo. Le metropoli con più premi? New York, Tokyo, Parigi e Singapore. “In questi 4 anni abbiamo stimolato una sana competizione, valorizzando un percorso di crescita senza precedenti della ristorazione italiana nel mondo, la vera forza motrice del nostro export enogastronomico, uno dei pochi comparti capaci di tenere anche in questo 2020”, dice commenta Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso. “Quest’anno è emersa tutta la capacità manageriale, tipicamente italiana, di far fronte alle emergenze: flessibilità e creatività hanno saputo far quadrare i conti e insieme rinnovare l’offerta gastronomica”, aggiunge Luigi Salerno, Ad del Gambero Rosso.
TUTTI I PREMI
Premi speciali
- Pizzeria dell’Anno – Peppe Napoli sta’ ca’’di Giuseppe Erricchiello, Tokyo
- Ristorante dell’Anno – Da Vittorio a Shanghai
- Chef dell’Anno – Mario Gamba del ristorante Acquarello di Monaco di Baviera
- Carta dei vini dell’Anno – TentaziOni di Johanna e Giovanni Pireddu, Bordeaux
- Ristorante Emergente -Mono a Edimburgo
- Apertura dell’Anno – Cori Pastificio Trattoria di Accursio Lota a San Diego
- Premio Guardiano della Tradizione – Da Emma a Montreal
Tre Forchette (17)
- 8 e ½ Bombana, Hong Kong
- Acquarello, Monaco di Baviera
- Acquerello, San Francisco
- Aromi, Praga
- Braci, Singapore
- Buona Terra, Singapore
- Cioppino’s, Vancouver
- Da Vittorio, Shanghai
- Don Alfonso 1890, Toronto
- Fiola, Washington
- Il Ristorante Luca Fantin, Tokyo
- Lumi, Sydney
- Mancini, Stoccolma
- Mosconi, Bruxelles
- Pastamara, Vienna
- Senzanome, Bruxelles
- Terra, Copenaghen
Tre Gamberi (13)
- Angelini Osteria, Los Angeles
- Belotti – Ristoranti e Bottega, Oakland
- Dilia, Parigi
- Fico, Hobart
- Gianni, Bangkok
- Icaro, Tokyo
- Passerini, Parigi
- Pausa, San Mateo
- Pianeta Terra, Amsterdam
- Ruvida, Lisbona
- TentaziOni, Bordeaux
- Tipo 00, Melbourne
- Torno Subito, Dubai
Tre Spicchi (15)
- ‘O Munaciello, Miami
- 50 Kalò di Ciro Salvo, Londra
- Al Taglio, Sydney
- Bijou, Parigi
- Bottega, Pechino
- Futura, Berlino
- Leggera Pizza Napoletana, San Paolo
- Luigia, Ginevra/Dubai
- Montesacro Pinseria, San Francisco
- Peppe Napoli Sta Ca’, Tokyo
- nNea Pizza, Amsterdam
- Ribalta, New York
- Song’ e Napule, New York
- Spacca Napoli, Chicago
- The Pizza Bar on 38th, Tokyo
Tre Bottiglie (19)
- 1889 Enoteca, Brisbane
- A 16, San Francisco
- Ai Fiori, New York
- AltoVino, San Francisco
- Casa d’Angelo, Miami
- Enoteca Italiana, Bangkok
- Gallo Nero, Amburgo
- Garibaldi, Singapore
- Giando, Hong Kong
- L’Avventura, Stoccolma
- L’Enoteca di Mr. Brunello, Copenaghen
- Marea, New York
- Manifesto, Dublino
- Osteria del Becco, Città del Messico
- Piccola Enoteca, Zhubei City
- SaittaVini, Dusseldorf
- Sistina, New York
- Terroni Bar Centrale, Toronto
- Trattoria Popolare, Oslo
C.d.G.
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