di Michele Pizzillo
“Chic-Charming Italian Chef” è stata la prima associazione del settore culinario a riunire diverse professionalità, arrivando a 120 professionisti – di cui 5 che lavorano all’estero – capaci di interpretare e riscrivere, con estro, l’universo di sapori che nasce dall’incontro di territori e prodotti unici, eccellenze di cui l’Italia è ricca.
L’esaltazione delle eccellenze italiane, unitamente ad una particolare sensibilità verso il principio della sostenibilità, che ha caratterizzato la presentazione della guida del decennale della fondazione dell’associazione (ma, di fatto, siamo all’11° anno, però il 2020 è praticamente depennato) evocando un consumo sostenibile delle risorse del pianeta e promuovendo una dieta equilibrata, a beneficio della salute dell’uomo e dell’ambiente, ha commentato il presidente Angelo Sabatelli. E, ha aggiunto che “la responsabilità ambientale è uno dei temi a cui l’Associazione presta particolare attenzione e il Progetto “Chic Respect” testimonia il suo impegno su questo fronte, consapevole che è necessaria una forte attenzione verso la ricerca, e lo sviluppo e l’implementazione di buone pratiche “green friendly. Ridurre l’impatto sull’ambiente e sulle sue risorse è una questione di etica, ma anche un’opportunità di sviluppo per il comparto culinario italiano”. Come pure la ripresa degli eventi B-to-b, la possibilità di svolgere attività in presenza, ritornare a socializzare con colleghi, clienti, partner che forniscono le eccellenze alimentari importanti per professionisti che esaltano amicizia, confronto, creatività, tradizione, innovazione, sostenibilità, è importante per fare tornare alla normalità un settore che è il più penalizzato dall’emergenza sanitaria. Tant’è che rispondendo a precise e documentate domande proposte da Francesca Romana Barberini incaricata di “gestire” la diretta streaming della presentazione della pubblicazione, il direttore di Chic, Raffaele Geminiani, ha sottolineato che “appena l’emergenza sanitaria lo permetterà contiamo di riprendere gli eventi in giro per l’Italia volti alla promozione e valorizzazione dei professionisti e dei prodotti d’eccellenza italiani e al consolidamento dei rapporti con le aziende, anche nell’ottica di “dare un po’ di respiro” nella fase di ripresa”. E, il momento clou per poter affermare che stiamo uscendo dal tunnel, dovrebbe essere il 25 ottobre, data anticipata da Geminiani, scelta per il Congresso annuale nazionale che si terrà a Milano.
(Angelo Sabatelli)
Nella nuova Guida Chic 2021 sono 13 le nuove strutture associate in Italia, i cui protagonisti sono stati presentati da Francesca Barberini. E, cioè:
- Christian Balzo, Ristorante “Piano35”, a Torino, poliedrico talento cresciuto e formatosi in Piemonte, che approda in questo locale nel 2019, conquistando subito la stella Michelin.
- Mauro Vielmi, Ristorante “Sapì”, ad Esine (Brescia), chef studioso di qualunque materia possa accompagnarsi alla ricerca; ha un rapporto diretto coi piccoli produttori artigiani, la tradizione , l’innovazione e la sperimentazione.
- Rosario Giannattasio, Pizzeria “Acqua e Farina”, a Vicenza, che muove i primi passi nella sua Salerno, trasferendosi poi a Vicenza, dove alle sue pizze fatte con un impasto leggerissimo e aromatico, abbina i migliori vini naturali italiani.
- Massimiliano Sabinot, Ristorante “Vitello D’Oro”, a Udine: il suo arrivo in cucina coincide con un profondo rinnovamento dell’offerta gastronomica prevalentemente marinara, recuperando e ammodernando i piatti della tradizione.
- Marco Talamini, Ristorante “La Torre a Spilimbergo” (Pordenone), che nel 2000 diventa socio del locale aperto da Stefano Zannier e che dal 1992 è ubicato nel Castello medievale di Spilimbergo, dando la giusta impronta alla cucina che si guadagna così un posto di prestigio nella ristorazione Friulana e Internazionale.
- Andrea Spina, Ristorante “Al Gallo”, a Pordenone, chef che propone una cucina di pesce mescolando con garbo e buon gusto il pesce dell’Alto Adriatico con prodotti dell’entroterra in un sapiente gioco di colori-profumi-sapori.
- Luca Collami, Ristorante “La Veranda”Grand Hotel, di Arenzano (Genova): chef che ha accresciuto ed affinato un concetto di cucina fatta di intuizioni e ricerca delle eccellenti materie prime del territorio Ligure, unite all’uso sapiente di abbinamenti a volte arditi mai stonati. Percorso premiato dalla Michelin con la stella.
- Giacomo Devoto, “Officine del cibo”, a Sarzana (La Spezia): inizia a lavorare come tirocinante per Angelo Paracucchi, per poi spostarsi in Valle D’Aosta, dove apre il Rifugio Belvedere, a Champoluc. Dopo aver conosciuto Giuseppe Messina e aver frequentato con lui i corsi dell’Università della Pizza, decide di tornare a Sarzana, nel Levante ligure.
- Sergio Dondoli, “Gelateria Dondoli”, a San Giminiano (Siena): una passione per il vero artigianato italiano che lo ha portato in tutta Europa, acquisendo esperienza culinaria e competenze come ristoratore e gelatiere. È membro del direttivo e commissario di gara della Coppa del Mondo della Gelateria.
- Fabio Fraulini, Pasticceria “Tola Dolza”, a Vignola (Modena): esperienze in Italia e all’estero, fino ad essere capo-partita di pasticceria da Carlo Cracco, prima di ritornare nella sua città.
- Massimo Carleo, “Massimo Carleo Restaurant”, a Potenza: ha una idea di cucina semplice e di gusto che si basa sulla filosofia del grande Gualtiero Marchesi, dal quale ha imparato le arti del mestiere .
- Vitantonio Lombardo, “Vitantonio Lombardo Restaurant”, a Matera: numerose esperienze anche internazionali per apprendere tecniche moderne, raffinatezza nei sapori e creatività. Nel 2018 si trasferisce a Matera, ridando vita ad una grotta abbandonata da anni, con il suo ristorante che ha subito conquistato la stella Michelin.
- Cosimo Cassano, Le Lampare al Fortino, a Trani: per anni anima del famoso ristorante Bacco di Barletta “stella Michelin dal 1987 al 2020 e 2 stelle nel 1993” e poi esperienze in in giro per il mondo, prima dell’approdo a Trani, dove utilizza i migliori ingredienti del territorio.
A conclusione della presentazione della guida di Chic, il direttore Geminiani ha presentato la nuova App della Chic che è già scaricabile gratuitamente. L’applicazione consente di consultare e contattare tutti i soci Chic, nonché comprensiva di geolocalizzazione, in grado di garantire la visibilità dei singoli ristoranti sul territorio italiano: i clienti potranno contattare il ristorante direttamente dall’applicazione con una telefonata oppure via email. Sarà inoltre possibile visualizzare anche i menu, aspetto fondamentale oggi in cui devono essere obbligatoriamente digitalizzati. L’App è un’opportunità anche per i clienti. Gli utenti che la scaricano e si registrano ricevono una tessera digitale unica, che dà la possibilità di usufruire di una serie di benefit in base al numero di visite effettuate nei ristoranti affiliati Chic.